La Klippan vince anche a Roma

La Klippan vince anche a Roma I pallavolisti torinesi battono (3 a 2) i campioni d'Italia La Klippan vince anche a Roma L'Ariccia era imbattuta in casa da 22 mesi - Karoc e Nannini decisivi nelle due ore e mezzo di gioco accanto - La presenza-portafortuna di Nebiolo - Duello con la Panini per lo scudetto (Dal nostro inviato speciale) Roma, 14 febbraio. La Klippan è i'anti-Panini, anche se i modenesi, dopo il successo esterno di Catania, «massacrano» nel derby modenese la Greslux. I torinesi vincono soffrendo da matti a Roma contro i campioni in carica dell'Ariccia, privi di Kilgour, solo al quinto set d'una partita ricca di toni agonistici ma solo a sprazzi ricca di elevato tono tecnico. E' una vittoria importante, in quanto segna la caduta del campo romano dopo ventidue mesi di imbattibilità in campionato. Un mito che gravava quasi come un incubo sui giocatori torinesi, sempre sconfitti a Roma in passato. Un blocco psicologico che ha attanagliato la Klippan per un set e mezzo nella prima parte della contesa, durata 2 ore e 30'. La Klippan partiva con la formazione sperimentata contro il Gorena, vale a dire Lanfranco regista al posto di Karov. La mossa si rivelava decisamente sbagliata, ma ad aggravarla c'era la psicosi dell'Ariccia che attanagliava tutto il complesso, anche se i campioni, senza Kilgour, non sono affatto trascendentali. L'Ariccia vinceva facile il primo set per 15 a 5 e nel secondo, dopo che Leone aveva riportato la formazione allo schieramento della prima fase del campionato, i torinesi si trovavano sotto per 4 a 0. A questo punto, Karov, tornato regista unico, incomincia a far girare tutto il complesso, con schemi e ritmi che solo lui può imprimere al gioco, anche se non è in perfetta trficienza fisica come questa sera. Tutti i compagni così incominciano a svegliarsi dal letargo iniziale. L'avversario incomincia ad apparire meno brutto di come era apparso. Mattioli gioca con grande grinta, ben assecondato da Salemme e Nencini e da Di Coste, ma la Klippan rimonta. Vince il set per 15 a 12 e il successivo per 15 a 13. Poi la Klippan incomincia ad accusare la desuetudine agli impegni di elevato ritmo e dispendio di energìa. Pilotti e Borgna accusano qualche battuta a vuoto. Gli unici a girare sempre al massimo sono un Karov letteralmente «mostruoso» per bravura e Andrea Nannini che finalmente dimostra tutto il suo elevato valore come uu.no-campionato. Ma l'Aricela pareggia aggiudicandosi il quarto set per 15 a 7. Si va quindi al quinto e decisivo set. L'Ariccia parte di slancio e va 3 a 1. Oddo Federzoni, ex tecnico azzurro, mi chiede quale sia la «tenuta» della Klippan. Rispondo che è un mistero anche se la squadra si è allenata bene, però ha un Karov in non perfetta efficienza fisica u un Lanfranco che prima del match ha rimesso due volte. Ma proprio in quel momento nell'arena del Palazzetto romano appare Primo Nebiolo, « Mister Fortuna ». Con lui l'Italia ha conquistato la qualificazione olimpica contro la Bulgaria, con lui la Klippan, che è sempre legata al Cus Torino, non può perdere il big match. E anche questa volta il presidente della Federazione di atletica leggera, sempre più affezionato alla pallavolo, tiene fede al suo ruolo. Karov inventa alcune « alzate » e alcuni salvataggi da fantascienza. Nannini si batte con grande freschezza. Pilotti ritrova con i nervi le energie fisiche ormai dileguate. Lanfranco vende le ultime stille di energia, così come Pelìssero, che ha sostituito per gran parte della gara Forlani, of¬ frendo un rendimento più che positivo. L'Ariccia accusa il calo fisico di Di Coste. Vive in attacco ormai solo più sui giri offensivi di Nencini. Troppo poco. Ed è la fine, con la Klippan vittoriosa per 15 a 9. Arbitraggio ottimo in Facchettin primo arbitro, equamente « catastrofico » nel secondo arbitro Moro. Palazzetto quasi vuoto, per soli 450 biglietti venduti, per un totale — a esser buoni — di 800 persone. Senza Ammannito a Roma la pallavolo è tornata sport da parrocchia, nonostante la qualificazione olimpica. Dispiace ma è così, anche se diluviava prima del match. Rino Cacioppo Ariccia: Mattioli, Colasantl, Scafati, Belmonte, Vassallo, Olivotti, Di Coste, Nencini, Bianchini, Salemme, Coletti, Albertini. Klippan: Karov, Nannini, Pilotti, Lanfranco, Pelissero, Borgna, Forlani, Scardino, Piola, Fasson, Scaccabarozzi, Gatti. Arbitri: Facchettin di Trieste e Moro di Padova. RISULTATI - Serie A maschile « Poole scudetto »: Paoletti Catania-Gorena Petrarca Padova 3 a 1 (15-10; 5-15; 15-11; 16-14); Panini Modena-Greslux Modena 3 a 0 (15-9; 15-8; 15-6); Gaiotti RavennaDenicotin Cesenatico 3 a 0 (16-14; 15-8; 16-14); Klippan-Ariccia 3 a 2 i (5-15; 15-12; 15-13; 7-15; 15-9).