Un diffusore di cultura di Giorgio Calcagno
Un diffusore di cultura Un diffusore di cultura Alberto Mondadori era stalo scrittore, poeta, creatore di ' importanti iniziative giornali-1 stiche. Aveva vinto un premio Viareggio di poesia, con il velume «Quasi una vicenda» \(1957). Era stato il creatore' del primo rotocalco italiano, I «Tempo», nel 1939, era stato il primo direttore di «Epoca», j dal '49 al '51. Ma, nel mondo, della nostra cultura, il suo nome rimane legato al «Sag- | giatore»: quella casa editrice scomoda, poco redditizia, oscurata dall'ombra della grande Mondadori paterna, alla quale una generazione di italiani deve alcune fra le più sollecitanti esperienze intellettuali degli anni tra il '60 e il 75. Alberto Mondadori fece conoscere al pubblico, puntando sempre sulla rischiosa te cnica di «arrivare un anno prima», tanti fra i testi che oggi formano la base della nostra biblioteca, alcune fra le indicazioni fondamentali per orientarsi nella sempre più difficile mappa delle nuove scienze umane. Basta pensare ai nomi di Lévi-Strauss, di Marshall Mac Luhan, di Teilhard de Chardin: con una serie di libri chiave, diventati per qualche tempo gli abracadabra indispensabili ad aprire la porta del dibattito culturale. Militante in un partito politico (era esponente del pri), Alberto Mondadori aveva voluto mantenere la sua disponibilità verso correnti di pensiero anche molto diverse: i suoi autori andavano dal Sartre di «Les mots» al Loisy delle «Origini del cristianesimo»: | una pubblicazione che fece conoscere, ai lettori di oggi, la fonte prima del grande dibattito religioso sul modernismo. Proprio lui, laico, era stato uno fra gli uomini più attenti a cogliere gli stimoli della nuova teologia e di quella fioritura di studi che : avrebbe preceduto e accomI pugnato il Concilio Vaticano ] secondo. I suoi interessi più precisi 1 andavano all'antropologia, alle nuove ricerche sul mito, alla psicologia, alla sociologia. Ma il figlio «ribelle» del più importante editore italiano non dimenticava la sua più segreta inclinazione letteraria, che lo portava a intuizioni difficili quanto preziose. Apparve nel suo catalogo «Il paradiso» di Lezama Lima, uno fra i nuovi autori della letteratura latino americana. Il suo destino era quello di arrivare troppo presto: ed era, a volte, anche la sua punizione. «Io vendo in cinquecento copie i libri che fra tre anni potranno vendere diecimila», diceva. E anche in tirature maggiori. Ma non sempre il giocare in anticipo riuscì a contemperarsi con le esigenze economiche della casa. «Il saggiatore» ebbe una grave crisi, per qualche tempo dovette sospendere l'attività. Pochi mesi dopo, Alberto Mondadori era di nuovo lì, al suo posto: per progettare con la stessa costanza di prima, lo stesso tipo di libri, difficili e fecondi. Giorgio Calcagno
Persone citate: Alberto Mondadori, Chardin, Loisy, Marshall Mac Luhan, Sartre, Strauss
Luoghi citati: Viareggio
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