Una imponente storia della Chiesa di Carlo Falconi

Una imponente storia della Chiesa Una imponente storia della Chiesa Lutero senza leggenda E. Iserloh, J. Glazik e H. Jedin: « Riforma e Controriforma » (VI volume della «Storia della Chiesa» diretta da H. Jedin), Ed. Jaca Book, pag. 864, s. i. p. Mentre annunciano l'ardito tentativo dì tradurre i sette volumi dell'estetica teologica Herlickheit (Gloria) di Hans Urs von Balthasar, ecco le edizioni Jaca Book distribuire il sesto dei dieci imponenti volumi della Storia della Chiesa diretta da Hubert Jedin, dedicato a Riforma e Controriforma. Il fatto costituisce un autentico avvenimento culturale anche perché i tentativi falliti in precedenza da altri editori avevano finito per farlo ritenere pressoché irrealizzabile. Quasi certamente la pubblicazione del sesto volume prima degli altri nove non è dovuta ad altro che alla rapidità di lavoro dei suoi elaboratori italiani, ma difficilmente un altro di quelli pubblicati nella lingua originale avrebbe potuto caratterizzare meglio l'opera intera, realizzata nella quasi totalità da autori tedeschi a partire dal 1956, col preciso intento di operare una sintesi dei risultati storiografici raggiunti in Germania durante il periodo nazista e nel primo dopoguerra. La Germania infatti entra in questo volume come protagonista incontrastata dell'avvenimento più importante della storia del cristianesimo occidentale, e ben presto, in seguito agli sviluppi del colonialismo, anche mondiale: la Riforma. E il peso di questa preponderanza si traduce quantitativamente in modo visibile nell'assegnazione a questo primo argomento di oltre cinquecento pagine su ottocento, con uno scarto forse ingiusto per la Riforma in Inghilterra (neppure quindici pagine) e persino per il Calvinismo (una cinquantina). Ma la vigoria e la sicurezza con cui è ricostruita la personalità di Lutero, e la sicurezza con la quale viene seguito il consolidarsi e il dilatarsi della sua opera, fanno dimenticare questi appunti. Tanto più che l'approccio alla figura del grande ex agostiniano, nonostante l'abbandono di certe leggende, come quelle dell'affissione delle famose 95 tesi e del primato cronologico nella traduzione in tedesco della Bibbia, è fatto con una sensibilità di comprensione ecumenica difflcìl- mente superabile. Tale merito infatti è dovuto a un eminente ecumenista come Erwin Iserloh, dell'Università di Munster. Un altro merito di questa trattazione della Riforma protestante è quello della puntualizzazione geografica del suo propagarsi nei vari Paesi fatta nella speciale sezione dedicata all'Europa dominata dal pluralismo delle confessioni. E' invece da rimpiangere la mancanza di un capitolo relativo ai primi contatti tra la Riforma e il mondo ortodosso orientale. La stessa minuziosa, eppure mai pedante, rilevazione geografica dei suc¬ cessi missionari e un apprezzabilissima caratteristica del conciso ma illuminante contributo dato al volume da Josef Glazik, altro docente di Munster. Specie nel fissare le caratteristiche dell'azione missionaria condotta allora nell'ambito del patronato spagnolo e portoghese, il Glazik non vela minimamente gli aspetti di una situazione estremamente compromettente per la Chiesa, così come non si trattiene da coraggiose demitizzazioni, come quella di Bartolomeo Las Casas. La parte riservatasi dal direttore generale di questa moderna Storia della Chiesa, il notissimo Hubert Jedin dell'Università di Bonn, che tocca in questo volume proprio la sua specializzazione (il secolo XVI e specialmente la storia del Concìlio di Trento, ecc.). sebbene notevole, non è grande (250 pagine circa), ma offre in compenso una sintesi efficacissima sia della Riforma cattolica sia della Controriforma. La lettura di un qualsiasi profilo dei protagonisti del Concilio di Trento o di qualche pontefice dell'epoca basta a provarlo. Forse può sembrare che il volume non abbia rispettato una delle finalità e delle novità maggiori dì questa Storia della Chiesa: quella di dare speciale rilievo agli avvenimenti più propriamente spirituali delle vicende della Chiesa: la vita di fede del popolo di Dio, l'influenza del senso cristiano della vita sulle forme associate, i modi dell'annuncio evangelico, le forme di pietà individuali e associate, le scuole di spiritualità, ecc. Ma mentre la trattazione distinta di questi temi è facilitata in epoche dove gli avvenimenti profani sono prevalenti nelle stesse vicende ecclesiastiche, è chiaro che, in un volume come questo di storia prettamente religiosa, queste tematiche si risolvono e in parte si dissolvono negli stessi avvenimenti generali. Carlo Falconi Martin Lutero

Persone citate: Bartolomeo Las Casas, Erwin Iserloh, H. Jedin, Hans Urs, Hubert Jedin, J. Glazik, Josef Glazik, Lutero, Martin Lutero

Luoghi citati: Europa, Germania, Inghilterra, Trento