A Pasolini non fu teso un agguato lo hanno confermato 3 testimoni

A Pasolini non fu teso un agguato lo hanno confermato 3 testimoni "Ragazzi di vita" interrogati al processo A Pasolini non fu teso un agguato lo hanno confermato 3 testimoni (Dalla redazione romana) Roma, 12 febbraio. «La verità alternativa» per cui Pier Paolo Pasolini potrebbe essere stato vittima di un agguato e Giuseppe Pelosi potrebbe, invece, essere stato strumentalizzato dai veri assassini attribuendogli un omicidio che non ha compiuto, è saltata. Un giovane, Mario Appignani, all'inizio del processo, presentò un memoriale al tribunale dei minorenni per sostenere di avere saputo che lo scrittore era stato ucciso da tre ragazzi i quali avevano voluto vendicarsi di lui. Il depositario di questa «verità alternativa» ha ammesso di avere lavorato di fantasia nei giorni scorsi; oggi, due testimoni, sono venuti in aula per spiegare al tribunale dei minori che Mario Appignani ha attribuito loro quello che non hanno mai detto. Pietro Centi ha precisato che non ha mai parlato con Appignani, ovvero che neanche lo conosce. Salvatore Deidda, invece, ha sostenuto che Appignani è un bugiardo; Giuseppe Raffa, addirittura, ha aggiunto che Appignani cercò di convincerlo a confermare la tesi dell'agguato promettendogli centomila lire come compenso e la certezza di «diventare famoso». I giudici hanno ricostruito poi le ore ed i movimenti di Giuseppe Pelosi sino al momento del suo incontro con Pier Paolo Pasolini sul piazzale della stazione Termini. « Pino la Rana » trascorse quel pomeriggio prima in una « balera » sino alle nove di sera: poi, si spostò in un'altra zona della città, andò in un bar dove fu avvicinato dallo scrittore. Più o meno, i testimoni hanno ripetuto gli stessi dettagli. Soltanto Claudio Seminara ha aggiunto: « Pino Pelosi prima salì sull'auto dello scrittore, ma poi tornò indietro per pregarmi di lasciargli la "850" a Guidonia. Io gli gridai, mentre si allontanava e tornava in macchina, di stare attento perché andava con Pasolini. Mo non so se mi ha sentito. 10 volevo metterlo in guardia perché nell'ambiente circolava la voce che Pasolini era un tipo... come si dice?... un po' rude ». Il processo è tutt'altro che avviato alla conclusione: i testimoni da interrogare sono ancora numerosi e fra gli altri dovranno essere presi in esame i medici legali e gli psichiatri, mentre deve essere ancora fissato il giorno in cui 11 tribunale andrà a compiere il sopralluogo all'idroscalo di Ostia dove Pasolini venne ucciso. Se si tiene conto che il processo va avanti con due udienze alla settimana, è da prevedersi che alla sentenza si arriverà soltanto fra tre o quattro settimane. Roma. La madre di Giuseppe Pelosi (Telef. Ansa)

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