Sai: "Programma concreto" Toro: "Pronti a discutere"
Sai: "Programma concreto" Toro: "Pronti a discutere"Società di assicurazione sulle case-pareheggio Sai: "Programma concreto" Toro: "Pronti a discutere" Tocca comunque al potere politico coltivare e gestire l'iniziativa degli industriali piemontesi per risolvere il grave problema - "Daremo tutta la nostra esperienza di idee e, se c'è, di denaro" - "Occorre coordinare gli interventi sociali su piano nazionale" Si definiscono le posizioni intorno al piano per la casa proposto dall'Unione Industriale (utilizzazione di mille alloggi-pareheggio da destinare temporaneamente a famiglie in attesa di ottenere una casa in edilizia popolare). Vi sono talune perplessità (« Il meccanismo è troppo complesso », è stato detto), ma prevalgono i consensi. « Il progetto merita non soltanto la migliore attenzione, ma anche un elogio per la sua concretezza e l'alto senso di socialità che 10 ispira », ha commentato 11 senatore Giuseppe Pella. Le compagnie di assicurazione pubbliche e private (insieme agli enti previdenziali) sono state chiamate a collaborare per la soluzione di un problema che a Torino ha ormai le dimensioni del dramma. Secondo il presidente dell'Unione Industriale, ing. Carlo De Benedetti, esse potrebbero costituire un'agency pubblica che prenda in affitto le case-pareheggio, garantendo ai finanziatori un'accettabile remunerazione (5 per cento sul valore iniziale della casa) e la liberazione dell'alloggio in una decina d'anni. « Si tratta di una proposta concreta », ha detto l'amministratore delegato della Sai, Benedetto Salaroli. A suo avviso -< ora tocca al potere politico coltivare e gestire questa iniziativa », ma soprattutto « occorre molto realismo ». Oggi il mercato delle abitazioni è praticamente paralizzato sia per i « grandi investitori » (enti previdenziali e compagnie di assicurazione, per esempio, che facevano costruire edifici a copertura dei loro impegni verso gli assicurati), sia per i privati. « Il desiderio di possedere una casa — afferma Salaroli — risponde a un'esigenza di sicurezza e tranquillità per l'oggi e per il domani; è un'ancora di certezza in un mondo in cui molti altri valori economici si sgretolano, primo ira tutti il risparmio ». Ma perché non si sono più fatti investimenti nel settore delle abitazioni? «Occorre individuare le cause e rimuoverle con il concorso di tutte le parti interessate — risponde l'amministratore delegato della Sai —, Se riusciamo a farlo, sarà la stessa filosofia di mercato a provvedere al resto». Gli assicuratori sono stati chiamati a partecipare in prima persona al progetto casa: «Bisogna però fare un discorso chiaro, soprattutto per coloro che si sono specializzati nel settore della responsabilità civile autoveicoli o hanno una preponderanza di affari in tale settore». In sostanza — afferma Salaroli — ci sono difficoltà economiche anche per le compagnie di assicurazione. «Ciò nonostante — precisa — confermo che siamo pronti a dare tutta la nostra collaborazione di esperìenza, di idee e, se c'è, di denaro per risolvere al di fuori di ogni demagogia e adottando il metodo di impresa, questo grave problema che tocca tutti, direttamente o indirettamente, come privati o come imprenditori». E ha aggiunto: «La Sai ha già fatto molto. I nostri investimenti immobiliari sono in buona parte realizzati nell'area torinese. Si tratta in prevalenza di abitazioni non di lusso. Recentemente ci sono stati requisiti 70 alloggi e altri 8 sono stati occupati abusivamente. Siamo quindi doppiamente coinvolti nel problema. Ma soprattutto disponibili a un colloquio costruttivo con imprenditori e politici, come abbiamo assicurato anche al sindaco Novelli». Il presidente della Toro Assicurazioni Spa, Giuseppe Zanon, afferma che la proposta dell'ing. De- Benedetti lo « trova aperto alla discussione ». A riprova di ciò — commenta — non va dimenticato che il settore assicurativo già prevede nel proprio contratto collettivo, di recente rinnovo, la destinazione di parte degli incrementi delle riserve a investimenti sociali. Il problema, però, a suo avviso va affrontato in modo globale: « Aspetto con interesse — ha detto — la risposta degli altri interpellali, in particolare quella degli enti previdenziali. Vorrei inoltre osservare, a sostegno del¬ la necessità di una soluzione globale, che la Toro, pur essendo una società torinese e quindi particolarmente sensibile ai problemi della nostra città, opera in tutto il Paese ». Secondo Giuseppe Zanon, « destinare fondi provenienti da attività assicurativa per la soluzione locale di problemi a carattere sociale, potrebbe essere pericoloso qualora questo non venisse coordinato su scala nazionale ». re- rD-
Persone citate: Benedetti, Benedetto Salaroli, Carlo De Benedetti, Giuseppe Pella, Giuseppe Zanon, Salaroli
Luoghi citati: Torino
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