Wilson conferma l'uccisione di mercenari inglesi in Angola di Mario Ciriello

Wilson conferma l'uccisione di mercenari inglesi in Angola Angoscia e sgomento in Gran Bretagna Wilson conferma l'uccisione di mercenari inglesi in Angola (Dal nostro corrispondente) Londra, 9 febbraio. « Mi addolora informare questa Camera — ha detto oggi il premier Wilson ai Comuni — che mercenari britannici sono probabilmente morti in Angola. Alcuni in combattimento, altri in tragici incidenti ». Sembrano così confermate le terribili notizie di iersera secondo le quali 14 soldati inglesi di ventura sono stati massacrati da altri soldati inglesi, agli ordini di un sanguinario comandante noto come « Colonnello Callan». Wilson ha rinviato a domani la conferma definitiva, ma le speranze sono ormai svanite. Improvvisamente, crudelmente, la guerra civile in Angola ha teso sull'Inghilterra un velo di angoscia. E' da tre settimane che, tramite un'« agenzia» in una cittadina inglese, la Security Advisory Services, o Sas, gruppi di mercenari britannici vengono fatti affluire nell'Angola settentrionale nel tentativo di impedire il collasso dei reparti di Holden Roberto, presidente dell'Fnla. Almeno 120 uomini avrebbero lasciato l'Inghilterra, forse 150, attratti da un soldo di 300 dollari la settimana, dal desiderio di avventura e, non di rado, dal richiamo della violenza. La polizie ha cercato di ostacolare le partenze, ma non può far nulla, non è possibile impedire ad un cittadino di lasciare il paese, può essere un turista. I fondi provengono ovviamente o dall'Fnla o dai suoi sostenitori africani. Iersera, la tremenda notizia. Un giornalista australiano della rete televisiva americana Nbc comunicava da Kinshasa nello Zaire che quattordici mercenari inglesi erano stati uccisi « per non essersi dimostrati buoni soldati ». L'eccidio era avvenuto a Sao Salvador, l'ultima cittadina ancora nelle mani dell'Fnla. Non che i quattordi¬ ci fossero fuggiti dinanzi al nemico: i volontari cubani sui loro carri armati sovietici non erano ancora nella zona. Ma avevano protestato per il trattamento e avevano chiesto di essere rimpatriati. Il « Colonnello Callan » aveva allora ordinato ad altri mercenari inglesi di massacrare, con due mitragliatrici, i compagni. Il giornalista ha parlato con quattro giovani del plotone d'esecuzione, fuggiti poco dopo. « Non potevamo disobbedire. Callan era pronto a far fuoco su di noi. Quell'uomo è una belva ». Fra le vittime sembra esservi un ragazzo di diciassette anni, arruolatosi soltanto due giorni prima alla ricerca di « excitement ». Chi è « Callan »? Il nome non è il suo, è quello di un detective inglese, un « duro » eroe della tv. Per ora, si sa che è un greco o un cipriota nato in Inghilterra e in possesso di passaporto britannico: avrebbe combattuto con i guerriglieri dell'Eoka, a Cipro: avrebbe poi fatto contrabbando di armi. Più che un terrorista sarebbe un maniaco della disciplina. Si sa che ha ammazzato uno stupratore, in Angola, scaricandogli il fucile all'interno della bocca. Secondo le testimonianze raccolte oggi dalle autorità e dai giornali, « Callan » è forse morto. Sarebbe scappato subito dopo la strage, inseguito da agenti dello stesso Fnla. Mario Ciriello

Persone citate: Holden Roberto