Aerei: sui fondi neri smentite e conferme di Silvana Mazzocchi

Aerei: sui fondi neri smentite e conferme Il caso della Lockheed Corporation Aerei: sui fondi neri smentite e conferme Roma, 7 febbraio. Le nuove testimonianze provenienti dagli Stati Uniti sulla presunta opera di corruzione svolta tra il 1969 e il 1970 in Italia dalla Lockheed Corporation per « sollecitare « l'acquisto di 14 aerei Hercules C-130, hanno provocato anche oggi dichiarazioni di risposta dei due ex ministri della Difesa chiamati in causa. « Sono in attesa del famoso rapporto del senatore Church, che il presidente del Consiglio ha chiesto a Washington tramite la nostra ambasciata — ha detto l'onorevole Luigi Gui —; ho già negato di aver preso soldi da chicchessia e chi lo afferma dice il falso ». Il ministro dell'Interno ha continuato annunciando che, appena entrerà in possesso di elementi più compiuti, li sottoporrà al vaglio del magistrato. Del resto, anche prima di poter compiere un esame diretto del rapporto americano si possono trarre, secondo il ministro, « chiare indicazioni sulla montatura messa in opera ». L'onorevole Gui ha concluso la sua dichiarazione con una ipotesi: « Cosa poteva valere meglio — ha detto — per indurre la Lockheed a sborsare più dollari per ottenere la fornitura se non sostenere che era necessario a questo fine corrompere sia i componenti degli organi tecnici ed amministrativi, sia gli stessi ministri? Come questo possa essere preso per prova nominativa che l'asserita corruzione ci sia stata è un salto che può essere compiuto solo per ingiusta prevenzione o per strumentalizzazione politica ». Anche l'onorevole Mario Tanassi è intervenuto in merito alle nuove rivelazioni con un comunicato nel quale fa notare che le « dettagliate corrispondenze » sulla vicenda degli aerei della Lockheed, « si riferiscono a versamenti a società delle quali non ho mai conosciuto l'esistenza ». Nonostante le smentite quotidiane, le fonti americane continuano a ribadire che nella vicenda, oltre ai corruttori esistono anche i corrotti. Ripetono, pur senza accuse dirette e personali, i nomi dei due ex ministri della Difesa italiani: Luigi Gui, che ricoprì la carica per un breve periodo, e Mario Tanassi, che restò al dicastero per un periodo più lungo. Di loro si occuperà la Commissione parlamentare inquirente. La magistratura ordinaria, infatti, che indagava sull'episodio degli Hercules già da due mesi, dovrà trasmetterle gli atti al più presto per competenza. E' stato indicato il canale intermediario: lo studio dell'avvocato Antonio Lefebvre D'Ovidio, i cui titolari sono il legale e il fratello Mario. Accanto a loro, il terzo componente della famiglia, Ovidio Lefebvre D'Ovidio, professore in economia. Nella lista dei corrotti c'è posto anche per tutti coloro i quali, dall'inizio della trattativa per la ricca commessa militare (i quattordici aerei furono pagati in totale circa 45 miliardi), consigliarono l'acquisto di questo aereo preferendolo ad altri tipi concorrenziali italiani. Infine, esiste l'oggetto della corruzione: l'« Hercules C-130 », un aereo in grado di trasportare 64 paracadutisti e 16 mila chili di armi e di volare con una autonomia di 7 mila chilometri. La scelta era stata vigorosamente sconsigliata all'epoca dal generale Nino Pasti, allora responsabile del programma d'acquisto, ora trasferito a Washington. « Non c'era nessuna giustificazione operativa per acquistare quegli aerei », ha dichiarato il generale. E questa fu l'impressione che ebbero anche alla Corte dei Conti quando nel settembre 1974, grazie ad alcune notizie provenienti dalla stampa americana, fu aperta l'inchie¬ sta amministrativa sulla vicenda. I magistrati inquirenti stabilirono che un modello italiano il « G 222 » dell'Aeritalia sembrava ad alcuni esperti « più adatto alle esigenze dell'aeronautica militare » dell'Hercules C-130. La Corte dei Conti potrebbe continuare ad indagare su quanti, a livello amministrativo, possono aver commesso degli illeciti durante le trattative. La Procura della Repubblica invece dovrebbe, fermo restando il trasferimento alla commissione inquirente per le presunte responsabilità dei due ex ministri della Difesa, interrogare al più presto i personaggi « laici » dell'episodio di corruzione: quel, li già indicati e gli altri, ancora da individuare. Silvana Mazzocchi

Persone citate: Antonio Lefebvre D'ovidio, Church, Gui, Luigi Gui, Mario Tanassi, Nino Pasti, Ovidio Lefebvre

Luoghi citati: Italia, Roma, Stati Uniti, Washington