Sci nuovi e " anonimi" per gli azzurri di Giorgio Viglino

Sci nuovi e " anonimi" per gli azzurri Un clamoroso colpo di scena alla vigilia delle Olimpiadi: dirigenti e tecnici della Fisi, d'accordo con Onesti, decidono di cambiare la marca degli sci dei discesisti buttando per aria gli accordi del "pool,, Sci nuovi e " anonimi" per gli azzurri Plank correrà con i Rossignol, Rolly Thoeni con i Fischer: soltanto Gustavo rimarrà fedele agli Spalding - Gli attrezzi saranno verniciati per renderli irriconoscibili - Ultime febbrili prove (Dal nostro Inviato speciale) Innsbruck, 3 febbraio. La lunga diatriba sul materiali dati In uso agli sciatori italiani ha registrato oggi una nuova tappa, forse non I ultima ma certamente una svolta decisiva nella organizzazione dell'intero mondo sciistico. Oggi gli azzurri nelle prove della « libera » hanno beccato distacchi da vertigine, dell'ordine di due secondi Plank, quattro o cinque gli altri. Non è la prima volta ma è quella buona. La federazione, che si sente spalleggiati dal Coni, decide di fare il colpo di mano mascherandolo da test disperato per II valore del traguardo olimpico, e annuncia per domani il cambio degli sci per tutti gli atleti equipaggiati Spalding. L'annuncio è dato in modo perlomeno strano e leggero in un Incontro casuale o provocato non saprei fra tre o quattro giornalisti da un lato, Cotelli e Vaghi, più Onesti in parole riportate dall'altra. Domani cambiano tutti. Plank bloccato In un angolo da Chlavegato ammet¬ te a malincuore: « lo domani metto nei piedi un palo di Rossignol. Però lo non te l'ho detto ». Il nostro collega incastra anche Rolly Thoeni che con bella ingenuità dice: « Noi avevamo preparato la lettera per Onesti già da qualche giorno, lo lo avevo annunciato che avremmo cambiato gli sci ». La manovra comincia a delinearsi. Il contrasto di Campiglio non è mai stato chiarito, anzi nemmeno sono state messe in luce le grane che ci furono a monte, proprio perché è nell'uso della Fisi di non affrontare mal le situazioni di petto. Così con questa abitudine al sotterfugio anche questa volta si è cercata la via più traversa per tirare il siluro alla Spalding che, per carità, ha le colpe sue ma anche fior di contratti che garantiscono I suoi diritti. L'avallo del Coni, il supremo interesse olimpico, la volontà dei ragazzi, tutto viene tirato in ballo da Cotelli che non so fino a che punto giochi questo gioco, ne sia vittima o complice. Rimane il fatto che la manovra viene comunque avallata. L'unico che non sta al gioco è Gustavo Thoeni. Al mattino era il più deluso. Uscendo dal recinto aveva risposto a una mia domanda sintetica con una risposta ancora più secca: - E' andata benissimo ». « Che razza di replica » sbottava il collega Bianco, e lui premuroso e sincero: « Guarda che dico davvero, non ho fatto un solo errore, vero Mario? ». Cotelli annuiva scuotendo il baffo stanco e riservandosi la mossa per il pomeriggio. Gustavo non voleva correre la seconda manche, poi dopo quella accoglieva la proposta di golpe, salvo poi defilarsi nel primo pomeriggio quando presumibilmente gli arrivavano le prime minacce. Certo se avesse mollato anche lui la Spalding avrebbe rotto I ponti in modo brusco e ad onta degli occhi chiusi del Ciò una squalifica non l'avrebbe tolta nessuno a un Gustavo con i contratti sottobanco pubblicati a chiare lettere dall'altro contraente, la Spalding appunto. Dal punto di vista della Casa, che di errori ne ha fatti a iosa ma ben aiutata dalla Fisi, la rinuncia di domani è una catastrofe. Lo scorso anno sono stati messi in cassa integrazione 300 operai per una flessione di vendite, quest'anno con i nuovi modelli si era ripreso quota ma già le critiche avanzate da Plank e dagli altri per 10 sci da discesa avevano annullato l'effetto favorevole delle vittorie ottenute da Gustavo Thoeni in gigante. Ora io posso ripetere per venti volte che lo sci che si trova in commercio non è identico a nessuno da gara ma per lomeno è fratello di quello da slalom, conoscente lontano di quello da discesa, posso scriverlo ma nessuno rinuncerà al suo margine di dubbio, e nell'incertezza si indirizzerà verso un'altra marca Non so se alla Fisi si rendono conto di quanto danno stanno procurando, non so se gli atleti capiscono che comportarsi così, con reazioni all'ultimo momento, è agire da irresponsabili. Questi mutamenti ora non hanno alcun alibi che regga, indipendentemente dal risultato sportivo cui possono approdare. I soldi, quattrini in quantità, Plank e Rolly Thoeni, e la Fisi tutta li hanno beccati dalla Casa In questione e si doveva trovare una soluzione che non procurasse un danno tanto grave, lo non sarei nemmeno tanto contento fossi al posto dei responsabili della Fischer e della Rossignol che pure domani saranno in lizza quando non se l'aspettavano, perché chi agisce in un certo modo nei confronti di un contraente farà presto altrettanto con gli altri. Si sfiora poi la comica quando si apprende che una ditta di Novate Milanese ha ultimato una soletta denominata Poliolefine, realizzata su un brevetto del professor Natta, Premio h'obel per la chimica, e che dieci strisce sono state consegnate ad Andreoletti della Spalding che le ha portate a Innsbruck stasera. Chi ci ha telefonato in giornale, un certo signor Clerico, ancora non sapeva che la Spalding stava per essere cacciata da questa discesa olimpica. In definitiva la situazione è quindi questa. Rolly Thoeni corre con Fischer la prova unica di domani, e Herbert Plank con Rossignol. Per salvare la parvenza di legalità della manovra gli sci saranno pitturati in modo da essere resi irriconoscibili. Gustavo Thoeni correrà con gli Spalding, presumibilmente con le nuove solette. Mantenendo un po' più di sangue freddo Erwin Tricker e gli uomini Maxvell si danno reciprocamente fiducia. La casa italiana ha fabbricato solette per conto proprio, in più ha recuperato ieri grazie ad un inviato speciale in Svezia alcune centinaia di metri della famosa pellicola «Pex» e adesso sta studiando i numeri buoni per incollarla agli sci. Siamo anche qui nell'improvvisazione, ma non dimentichiamo che all'origine dei guai stanno le Indecisioni continue della Fisi e le sue beghe interne. Domani si inaugura la casa Italia, un punto di ritrovo messo insieme dalla Federazione e dalle ditte del «pool». Sarei curioso di sapere quanto resterà aperta dopo lo scioglimento dei «pool» stesso. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Campiglio, Innsbruck, Italia, Novate Milanese, Svezia