Pasolini, sulla scena torna al mito d'Edipo

Pasolini, sulla scena torna al mito d'Edipo "Affabulazione,, in prima assoluta a Torino Pasolini, sulla scena torna al mito d'Edipo Proibito sullo schermo a Milano, Pasolini arriva sulla scena a Torino. Nello stesso minuto in cui i giudici milanesi emettevano la condanna contro il Salò-Sade, al « Cabaret Voltaire » si apriva il sipario su Affabulazione, presentato in « prima » assoluta dalla compagnia del Teatro proposta. La novità era attesa, il contesto in cui si inseriva lo spettacolo, per varie ragioni, stuzzicante. L'avvenimento meritava questa attesa? L'opera di Pasolini è uno degli esempi paradigmatici di quel « teatro di parola » che l'autore annunciò in un famoso manifesto del 1968: per distinguersi sia dal « teatro della chiacchiera» (cioè del natu- ralismo borghese), sia dal « teatro del gesto o dell'urlo » (cioè del rituale antiborghese). Il nuovo teatro, sosteneva lo scrittore, doveva essere rivolto ai gruppi culturali avanzati della borghesia, la sola classe da lui riconosciuta come legittima interlocutrice. E l'opera teatrale, che si richiamava esplicitamente al teatro ateniese, doveva caratterizzarsi per « la mancanza quasi totale di azione scenica ». Aggiungeva l'autore, con tono di sfida: « Venite ad assistere alle rappresentazioni del teatro dì parola con l'idea più di ascoltare che di vedere ». Ma, fin dal primo esempio che egli stesso ne avrebbe dato sulla scena, proprio a Torino, questi canoni dovevano essere disattesi. Chi fu presente alle recite di Orgia, in un garage di là dal Po, ricorda uno spettacolo allestito da un regista che, dopo avere predicato — e scritto — la parola, sentiva la necessità di piegarla, e renderla evidente, attraverso l'immagine. Beppe Navello, regista di questa Affabulazione, sembra avere invece applicato quasi alla lettera la prima prescrizione dell'autore. Il pubblico ha ascoltato, per due ore, e non ha visto quasi nulla. L'azione è stata tenuta intenzionalmente bloccata entro schemi rigidi, dove i pochi gesti e gli elementi accessori di scena sembravano calcolatamente, quasi provocatoriamente dissociati dallo sviluppo del dialogo. Affabulazione è una sorta di apologo freudiano rovesciato, la storia di un Edipo che proietta le sue nevrosi sulla figura del padre anziché su quella del figlio. E innesta, nel lunghissimo contrasto fra i due recitanti protagonisti, emblemi anche troppo mitizzati delle due opposte generazioni, tutti i temi che Pasolini andava agitando in queptli anni. C'è la critica della borghesia industriale, la rivoluzione studentesca, la messa in crisi del concetto di educazione e di famiglia, il dibattito sul linguaggio, l'attenzione alla fisicità del corpo contro le strumentalizzazioni di un falso intellettualismo, perfino la persistente nostalgia verso una religiosità elementare, accennata attraverso i ricorrenti brandelli della preghiera. Sono i temi riscontraoili in Teorema, in Porcile, soprattutto in Edipo, i film di quegli anni: i soli, veri esempi, in cui il teatro di parola trovò la sua risoluzione. Qui, la parola emerge con la sua pe¬ santezza, perfino con la sua retorica. La epigrafìcità di certi versi riesce solo in alcuni tratti a condensare i temi del dibattito, che spesso scivola nello gnomico, degrada nel sentenzioso. Un testo di questo tipo, in un allestimento tanto sobrio, richiederebbe uno stile di recitazione altissimo, per sostenersi. Agli attori che lo hanno rappresentato, e in particolare al protagonista Aldo Turco, si può riconoscere la generosità dello sfor-"j zo, e il coraggio della sfida. Ma la parola dell'autore sembra battere continuamente contro uno schermo diafano, che ne filtra i residui veleni, ne trattiene gli umori, ne lascia passare soltanto la polvere di una sminuzzata verbosità. Gli applausi, al termine, vanno al riconoscimento della fatica, all'impegno della scelta, forse all'autore scomparso; e, un poco, alla difesa della sua opera, anche quella che oggi non è possibile vedere, e discutere. S- c.

Persone citate: Aldo Turco, Beppe Navello, Pasolini

Luoghi citati: Milano, Torino