Il costo della vita rincarato dell'1,23 per cento in gennaio

Il costo della vita rincarato dell'1,23 per cento in gennaio Prima della svalutazione della lira Il costo della vita rincarato dell'1,23 per cento in gennaio Gli aumenti hanno colpito due capitoli fondamentali: l'alimentazione (ad esempio patate, piatto di stagione, a + 16,24%) e i beni vari Amaro inizio d'anno: sui bilanci familiari si sono abbattuti rincari, soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari di prima necessità. No sanno qualcosa le donne di casa che da un giorno all'altro si sono trovate di fronte a prezzi più alti per carni, formaggi e verdure. Queste esperienze quotidiane delle massaie trovano puntuale riscontro nelle statistiche: il costo della vita — informa infatti il Comune — in questo primo mese del '76 è aumentato dell'I,23 per cento, il che corrisponde in assoluto a punti 2,20. Ciò significa in sostanza che il numero indice di dicembre (178,4) è già salito a gennaio a 180,6 (base 1970 uguale a 100). Purtroppo, le brutte notizie non finiscono qui. La variazione dell'indice è stata valutata in base ad un'indagine sui prezzi condotta nell'arco delle prime tre settimane del mese. Non sono state, quindi, registrate e tradotte in percentuali le conseguenze della tempesta monetaria scatenatasi in questi ultimi giorni: deprezzamento della lira, quindi più onerose importazioni dall'estero con relativo aumento dei prezzi. « Tutto lascia presumere — commenta il vicesin- daco Sergio Borgogno, responsabile dell'assessorato alla statistica — che la prossima rilevazione del prezzi possa riflettere un nuovo aumento del costo della vita derivante in buona parte dalla sospensione delle quotazioni ufficiali della lira e della conseguente, inevitabile inflazione ». Il vicesindaco si dice preoccupato. L'intera amministrazione comunale guarda con ansia a questa escalation del costo della vita. « Peserà ancora una volta — dice Borgogno — sulla fascia meno favorita della popolazione torinese ». Vediamo da vicino ciascuna delle voci in base alle quali si calcola il costo della vita. Alimentazione: l'aumento è stato deU'1,23 per cento (2,20 la variazione in punti); abbigliamento: più 0,50 per cento (0,90 punti); elettricità e combustibili: nessuna variazione; abitazione: più 1,50 (2 punti); beni e servizi vari: più 1,52 (2,90 punti). Questi alcuni fra i generi alimentari rincarati in gennaio: polpa suina (più 2,84 per cento), carne suina con osso (2,44), agnello (5,90), coniglio (8,16), pollo (5,10), fegato di vitello, salame, mortadella, prosciutto crudo (dall'1,31 per cento al 2,43); uova (4,76), formaggi (dal 2,09 per cento al 4,47, a seconda della qualità). Più pesante, naturalmente, l'aumento di prezzo dei prodotti fuori stagione: più 6,54 per i pomodori tondi lisci, più 24,28 per gli spinaci ricci, più 29,39 per gli zucchinl piccoli. Ma straordinario anche il rincaro delle patate (più 16,24 per cento), che di questa stagione solitamente toccavano i prezzi più bassi. Purtroppo, la produzione nazionale ed estera è stata scarsa; all'ingrosso si pagano a 250 lire il chilo. Un limite che si alzerà ancora per effetto del guai capitati alla lira. Fra i capi d'abbigliamento sono rincarate le camicie, le maglie di lana, le calze, i cappelli. Le percentuali vanno da un mi¬ nimo dello 0,66 a un massimo del 4,43. Rincarate anche le cravatte. Un prezzo intorno alle 5-6 mila lire oggi è normale. Sono In aumento anche gli affitti liberi. Il capitolo in cui i rincari sono stati più forti è quello dei beni e servizi vari: costa di più andare al cinema (3 per cento) e alla partita (1,02), ma anche leggere un giallo Mondadori (più 20 per cento). Sempre più oneroso l'acquisto dell'auto nuova. Recentemente sono entrati in vigore i nuovi listini della Fiat. Il rincaro della più piccola tra le auto prodotte (la 126) è stato del 2,59 per cento. Anche così si spiega quel più 1,52 per cento sotto la voce beni e servizi vari, che più degli altri ha gravato sul computo complessivo del costo della vita.

Persone citate: Borgogno, Sergio Borgogno