Sciopero generale (4 ore) "per i posti di lavoro"

Sciopero generale (4 ore) "per i posti di lavoro"Sciopero generale (4 ore) "per i posti di lavoro" Proclamato per il 6 febbraio dalla segreteria della Federazione Cgil - Cisl - Uil Roma, 28 gennaio. Non sarà più limitato a tre settori industriali, ma avrà carattere generale, Io sciopero nazionale di quattro ore proclamato per il 6 febbraio a sostegno dell'occupazione e del contratti. La decisione di estendere l'astensione a tutte le categorie dell'industria (metalmeccanici, edili, chimici, tessili, alimentaristi, grafici, ecc.) e ai lavoratori dei servizi (con modalità da definire) è stata presa oggi dalla segreteria unitaria della Federazione Cgil-Cisl-Uil. Perché lo sciopero generale ? La Federazione ha ritenuto di dover reagire con una prima azione «di fronte all'aggravarsi della situazione economica, a nuovi e massicci attacchi all'occupazione e alla minaccia dell'avvio di misure restrittive di politica economica, dopo la chiusura ufficiale dei cambi, che deprimerebbero ulteriormente il livello già insufficiente degli investimenti con gravissimo pericolo per le prospettive dell'occupazione». Lo sciopero generale costituirà, dunque, «un momento importante dell'iniziativa della Federazione per l'occupazione e lo sviluppo». Si propone come obiettivi immediati: 1) superare la posizione negativa della Confindustria sull'Invito del governo a sospendere temporaneamente le procedure di licenziamento e impegnare il governo stesso a realizzare l'azione politica necessaria perché l'Invito sia accolto al fine di consentire un esame complessivo di tutte le situazioni occupazionali più acute; 2) spingere il governo a decidere subito i provvedimenti di emergenza che permettano effettivamente di garantire la continuità del rapporto di lavoro particolarmente nelle aziende abbandonate dalle multinazionali (in tale ambito, precisa la Federazione, l'impegno della Gepi dev'essere realizzato immediatamente, deve garantire sostanzialmente la continuità del rapporto di lavoro e deve prefigurare la ricerca degli sbocchi produttivi aziendali in un quadro coerente di scelte settoriali; 3) conseguire effettivamente primi interventi urgenti nel Mezzogiorno e per l'avvio dell'occupazione dei giovani; 4) impedire i processi di smobilitazione che sono In corso nel settore tessile e dell'abbigliamento, e appoggiare specifiche misure di sostegno dell'occupazione; 5) «battere le posizioni di reale rifiuto alla trattative per i rinnovi contrattuali da parte delle associazioni padronali per ottenere il riconoscimento sostanziale delle rivendicazioni salariali e normative. i _ 1. c. (A pagina 17: si affrontano le vertenze sindacali fra tensioni e incontri). Milano. Un « picchetto » della « Innocenti-Leyland » presidia la stazione di Lambrate

Luoghi citati: Lambrate, Milano, Roma