Due mete per Claudio Sala nel Torino la maglia azzurra e vincere lo scudetto di Fabio Vergnano

Due mete per Claudio Sala nel Torino la maglia azzurra e vincere lo scudetto Due mete per Claudio Sala nel Torino la maglia azzurra e vincere lo scudetto "In nazionale potrei svolgere un compito analogo a quello affidatomi da Radica" - "I bianconeri stanno marciando a un ritmo mostruoso, ma c'è il derby " - Juve tranquilla Le cifre parlano chiaro. Rispetto allo scorso campionato, il Torino ha in classifica sei punti in più, ha segnato sei reti in più (ventidue contro sedici) e ne ha subite due in meno (nove contro undici), senza considerare che ben altro era l'ambiente intorno alla squadra, allora scossa dalla contestazione. Tutto bene, dunque, il Torino sarebbe da scudetto, solo che neppure quest'anno tutto fila liscio in casa granata, perché una certa Juventus fa da guastafeste, imprimendo al campionato un ritmo furioso, che per ora solo un Torino in gran forma riesce a regge e. Graziani, prima di raggiungere il raduno della Nazionale, commentava: « E' dalla seconda giornata che slamo in serie positiva, un anno fa saremmo stati in testa alla classifica, invece adesso siamo solo secondi. Non si era mai verificato che una squadra concludesse II girone d'andata a più tre In media inglese e con ventisei punti all'attivo, visto che non posso credere che la Juve non batta domenica il Perugia. L'Importante è non lasciarsi abbattere e continuare serenamente per la no tra strada. La Juve avrà anche lei prima o poi una piccola crisi e noi saremo lì, pronti ad approfittarne ». Chi avrebbe motivo per mordersi doppiamente I pugni e non lo fa. è Claudio Sala. Il capitano granata nella sua annata più strepitosa non ha ancora avuto la soddisfazione di un gol né il premio della maglia azzurra. Soltanto ora è stata ventilata la possibilità di una sua prossima convocazione. Diceva Radice: • E' assurdo lasciare a casa Sala. Credo, però, che al momento buono si ricorderanno di lui. Sarebbe una follia negargli la possibilità di andare in Argentina ». Più laconico il diretto Interessato: • Non so nulla circa una mia convocazione, quello che so lo hanno scritto i giornali. Penso co- . munque di rientrare in certi programmi azzurri ». — Lei come si vedrebbe In questa Nazionale? « // mio ruolo potrebbe essere analogo a quello che occupo nel Torino. Con la maglia numero sette potrei svolgere gli stessi compiti che mi affida Radice ». Un Sala nuovo, vero trascinatore della squadra. • Sono cambiato 10 — riconosce — come è mutato il Torino. Si svolge una maggiore mole dì gioco e tutti hanno più possibilità di ben figurare. Radice, inoltre, mi utilizza In una posizione più congeniale, mi permette di sfruttare II maggior spazio delle fasce laterali e tutto viene spontaneo ». Finora, però, è mancato l'appuntamento con il gol, domenica ci si sono messi anche i pali della porta a negargli la soddisfazione della prima rete. « Con due punte come le nostre — replica Sala — non è compito mio segnare. E poi è inutile farsene un problema, quando sarà 11 momento arriveranno anche I gol ». — Questa Juventus che non perde un colpo alla lunga potrebbe innervosirvi. Sala s! stringe nelle spalle e dice: » Se non bastassero alla fine 44 o 45 punti per vincere il titolo beh, allora sì che ci sarebbe da disperarsi, perché la Juventus avrebbe tenuto un ritmo mostruoso, roba da 50 punti finali. Resta da disputare tutto il girone di ritorno, In cui noi abbiamo rispetto alla Juventus più partite in casa, anche se veramente loro hanno dimostrato di andare forte pure in trasferia ». — Intanto sarebbe importante uscire indenni da Cesena. Sala alza gli occhi al cielo. -Partila dura quella di domenica — commenta —, troveremo un ambiente difficile. Un pareggio non lo rifiuterei a priori, anche perché se dovessimo avere tre punti di distacco dalla Juve, nulla sarebbe perduto, c'è sempre un certo scontro diretto ancore tutto da giocare ». La squadra, « ricaricatasi » col Verona, gira di nuovo a mille. Esclusi Salvador! (che lamenta una lussazione al polso) e Roccotelli '.caviglia distorta) tutti sono al cento per cento. Stasera col rientro dei nazionali Radice inizierà la vera operazione Cesena. Intanto nel pomeriggio alle 14,30 la Under 23 granata rinforzata da Cazzanlga, Gorin, Lombardo, Bacchili e Garritane incontrerà II Novara al Filadelfia. Si è rivisto anche Gori ieri mattina nella Juventus. Ha giocherellato, senza forzare tanto da far escludere fin d'ora un suo rientro contro il Perugia, ultima fatica del girone d'andata. Si parla già della partita di domenica come di quella del record, che la Juventus conquisterebbe qualora riuscisse a doppiare la boa dell'andata a quota 26 punti. Parola invita come suo solito a stare coi piedi a terra e rileva che « l'aspetto più importante di questo record è che al ritorno la Juventus potrà permettersi qualche distrazione in più. In pratica con ventisei punti all'attivo nei ritorno ne basterebbero venti, per tenere la media scudetto ». « Noi non ci adagiamo — riprende Parola —, non ci fermiamo a contemplare i nostri primati. Chi spera che la Juve si "cuoeia" nella seconda parte del campionato s'inganna, perché non tiene conto dei ricambi freschi di cui disponiamo. Ormai senza obiettivi di Coppa, lo scudetto resta l'unica meta da raggiungere ». Assenti I sei nazionali, la ripresa è stata in tono minore. Solo Damiani si trascina dietro da Bergamo una contusione al ginocchio, ma è cosa di poco conto, da oggi a domenica tutto sparirà. La paura di perdere II posto in squadra fa questo e altro. Fabio Vergnano 1 *^ Claudio Sala

Luoghi citati: Argentina, Bergamo, Cesena, Filadelfia, Novara, Verona