Gli imprenditori torinesi "ritorneranno a scuola,,

Gli imprenditori torinesi "ritorneranno a scuola,, Avviato un programma di formazione Gli imprenditori torinesi "ritorneranno a scuola,, L'iniziativa presentata ieri all'Unione Industriale - Gli interventi di Carlo De Benedetti e Mario Corbino - I corsi iniziano a febbraio In una riunione svoltasi ieri sera a Torino è stato ufficialmente presentato il « Programma di formazione per imprenditori », realizzato dall'Unione industriale. All'incontro hanno partecipato autorità e numerosi esponenti delle attività economiche: Umberto Agnelli, amministratore delegato della Fiat; Mario Corbino, presidente del Comitato nazionale piccola industria, con i vicepresidenti Conti, Macchi, Modiano, Torretta. Le finalità e le caratteristiche dell'iniziativa sono state illustrate dal presidente dell'Unione Industriale, Carlo De Benedetti, e dal presidente del Comitato piccola industria di Torino, Sergio Caccamo. Il programma — indicato con la sigla «PF3» — è riservato agli imprenditori ed ai massimi responsabili delle aziende associate all'Unione Industriale; si articola in un periodo di tre anni e ha lo scopo di favorire l'adeguamento delle strutture e degli uomini di impresa alla realtà sociale del Paese. Il presidente De Benedetti ha affermato che il program¬ ma nasce dalla convinzione che un elevato livello professionale della direzione di impresa è essenziale per il nostro sistema economico, se vogliamo che esso progredisca e si mantenga competitivo con i Paesi più avanzati. « Le difficoltà economiche — ha detto De Benedetti — impongono un ulteriore sforzo collettivo per un recupero di produttività globale, se si vuole uscire dalla crisi. E' in questo spirito che gli imprenditori si apprestano a migliorare le loro conoscenze e a valorizzare gli strumenti che hanno a disposizione. Al tempo stesso essi si impegnano ad approfondire le tematiche che stanno alla base della nuova realtà sociale, nell'intento di ritrovare una matrice comune sulla quale ricostruire un dialogo. Questa consapevolezza ed impegno ad agire rimarranno però uno sforzo sterile e privo di significato se lo sviluppo del Paese seguirà altre strade, altri modelli, in cui non sia lasciato spazio all'impresa e non venga riconosciuto un ruolo certo all'iniziativa privata ». Sergio Caccamo, presiden- te del Comitato piccola industria, ha rilevato dal canto suo che il programma è stato messo a punto con il contributo di esperti del settore, dopo un'ampia indagine conoscitiva presso gli associati ed una sperimentazione con seminari specializzati durata circa due anni. L'iniziativa è stata studiata « su misura » per i piccoli e medi imprenditori e intende avere una costante aderenza alla realtà. E' stato pertanto elaborato un progetto flessibile, che permette di variare temi e contenuti secondo le esigenze che man mano verranno riscontrate. Il programma di formazione — ha precisato Caccamo — prevede di affrontare ogni anno un tema di fondo. Argomento del 1976 sarà il miglioramento delle capacità professionali dell'imprenditore; nel 1977 verrà studiato l'imprenditore come stimolo di innovazione all'interno della propria azienda; infine, il 1978 sarà dedicato all'approfondimento del ruolo dell'imprenditore come agente di mutamento sociale attraverso la sua azienda. Questi temi verranno affrontati con 4 tipi di programmi: informativi (su argomenti di attualità), di specializzazione (per il perfezionamento professionale), di generalizzazione (fatti e testimonianze del mondo esterno all'azienda, esperienza di altri imprenditori), di ricerca (con la costituzione di gruppi di lavoro misti coadiuvati da esperti). A conclusione della riunione, Mario Corbino ha sottolineato il significato di questa iniziativa che ripropone le esigenze di un'articolata po. litica della formazione degli 1 imprenditori, alla quale i piccoli industriali non possono né vogliono rimanere estranei. « E' nella prospettiva di una sempre maggiore corresponsabilizzazione sul piano della crescita sociale e civile — ha detto Corbino — che i piccoli imprenditori accettano, in piena umiltà, di "tornare sui banchi di scuola" per verificare per se stessi e garantire agli altri la loro professionalità». Al fine di dare una impostazione rigorosamente scientifica all'iniziativa, è stato costituito un « Comitato dei garanti », composto da alcuni tra gli esperti di formazione più quotati in Europa. Ne fanno parte Ludovico BiraghiLossetti (vice presidente Confindustria). Luigi Dusmet de Smours (direttore Imede ■ Losanna), Aldo Fabris (direttore Ifap - Roma), Gianfranco Gambigliani Zoccoli (direttore Isvor - Marentino), Giancarlo Lunati (direttore Dra Olivetti - Ivrea); Giovanni Baiiista Massa (direttore Istud ■ Varese), Salvatore Teresi (direttore Cedep ■ Fontainebleau). Le attività di formazione avranno inizio nella seconda metà di febbraio. r. s.

Luoghi citati: Europa, Ivrea, Marentino, Roma, Torino, Varese