Insegnante è uccisa a rivoltellate sul "diretto" Parigi-Ventimiglia

Insegnante è uccisa a rivoltellate sul "diretto" Parigi-Ventimiglia Misterioso delitto nei pressi di Nizza Marittima Insegnante è uccisa a rivoltellate sul "diretto" Parigi-Ventimiglia Il crimine domenica scorsa - La vittima (29 anni, professoressa di musica alle Medie) abitava in un paesino del Var e si recava in gita - E' stata freddata nello scompartimento del treno (Dal nostro inviato speciale) | Nizza Marittima, 26 genn. Delitto in uno scompartimento di seconda classe del Parigi-Ventimiglia: con cinque colpi di pistola calibro 7,65 è stata uccisa, domenica mattina, una insegnante di 29 anni, Martine Bouvet, che da Lue, nel Var, dove insegnava musica e arti domestiche alle scuole secondarie, si recava a Nizza Marittima. Cinque colpi di pistola, esplosi tra le 8,15 e le 9,45, su un vagone ferroviario dove i passeggeri erano abbastanza numerosi; eppure nessuno ha sentito nulla, nessuno si è accorto che nello scompartimento accanto una ragazza era stata assassinata. Sembra impossibile ma è così. Ancora stasera la squadra giudiziaria della polizia di Nizza non ha potuto rintracciare un solo viaggiatore che abbia notato la giovane alla partenza o durante il percorso, né si sono trovati testimoni che abbiano udito i colpi di pistola. Martine Bouvet era una ragazza semplice e tranquilla, conduceva una vita normale. Piuttosto delicata di salute aveva dovuto abbandonare il sogno di diventare pianista e da un paio d'anni si era dedicata all'insegnamento ottenendo un posto alla scuola secondaria di Lue, a un centinaio di chilometri dalla sua città natale. Aveva affittato una stanza nel piccolo centro e, di solito, ogni martedì sera si recava a far visita alla famiglia: il padre, impiegato presso una compagnia petro- lifera all'aeroporto di Nizza, e la madre, da poco tempo pen sionata dell'«Air France». Martedì scorso, come d'abitudine, Martine va a Nizza dai genitori ed il giorno dopo teslicsprientra a Lue. Apparentemen- ; 8 te non c'è nulla che la turbi, sembra tranquilla come al solito. Ieri mattina, domenica, con la sua «850» si reca alla stazione ferroviaria di Arcs, poco distante da Lue, ed alle 8,15 sale in uno scomparti- mento di seconda classe del «diretto» Parigi-Ventimiglia. Non si conoscono i motivi di questa sua partenza domenicale; si suppone che avesse appuntamento con amici nizzardi per trascorrere insieme la giornata festiva. Lungo il tragitto, il dramma. Qualcuno (ancora non si sa se è salito assieme a lei alla stazione di Arcs) estrae una rivoltella e la uccide freddamente: due pallottole al cuore, altre due a vuoto, una quinta che ha colpito alla mano la ragazza mentre forse tenta un gesto di difesa. La morte è stata quasi istantanea: nessuno (e ciò lascia perplessi gli inquirenti) s'è accorto di nulla. Verso le 10 il treno ParigiVentimiglia arriva a Nizza. Alcuni viaggiatori, uscendo dalla stazione, avvisano il personale ferroviario che in imo scompartimento c'è una donna accasciata sul sedile, deve essere in preda a malore. La polizia si reca nel vagone e scopre il cadavere di Martine Bouvet. Il commissario Besson, che conduce l'inchiesta, dice: «Non si tratta di un delitto a scopo di rapina perché la vittima aveva nella borsa una grossa somma. Le indagini devono necessariamente rivolgersi a Lue e ad Arcs se, come pensiamo, la ragazza ha trascorso la notte fra sabato e domenica nella sua stanza». Una ricognizione a Lue ha provocato qualche sorpresa. Nella cameretta che la vittima occupava la polizia ha trovato disordine: letto sfatto, indumenti sulla spalliera delle seggiole, carte di scuola e personali ammucchiate sul tavolo e sulla scrivania; infine i resti di una colazione consumata in fretta tanto da lasciare mezza piena la tazza di the. Negligenza di Martine o impossibilità materiale di riordinare. Finora una risposta non è possibile. A Lue gli studenti parlano di Martine Bouvet come di una professoressa brava sotto tutti gli aspetti. José Gomez, bidello della scuola secondaria, ha dichiarato: «Era una ragazza simpatica, sempre sorridente anche se molto discreta. Il suo comportamento era tutto l'opposto da quello di una persona frivola». Dunque, Martine Bouvet aveva una vita privata normale e regolare: nessuno le conosceva relazioni al di fuori dell'ambiente scolastico e tanto meno amicizie maschili di natura intima. Per tutti questi motivi, gli inquirenti non sanno da dove iniziare le indagini poiché non esiste finora alcun movente per un delitto del genere. Soprattutto non si comprende come nessun viaggiatore abbia udito i cinque colpi di pistola e le grida che, probabilmente, la vittima ha avuto tempo di lanciare prima di essere freddata. E' impossibile (si dice negli ambienti della polizia) che almeno una delle tante persone I che si trovavano su quel vagone non si sia accorta che stava succedendo qualcosa fuori dal normale. Eppure fino a stasera, malgrado gli appelli degli inquirenti, nessuno si è presentato per aprire uno spiraglio di luce sul delitto. Vittorio Preve

Persone citate: Besson, José Gomez, Martine Bouvet, Vittorio Preve

Luoghi citati: Nizza, Nizza Marittima Insegnante, Parigi