Costretta a togliersi la vita una diciottenne causainvolontaria del delitto di S. Silvestro
Costretta a togliersi la vita una diciottenne causainvolontaria del delitto di S. Silvestro Prostituzione e night: le fila del racket saldate in uno squallido albergo Costretta a togliersi la vita una diciottenne causainvolontaria del delitto di S. Silvestro Si è uccisa con 150 pastiglie di analgesico il giorno dopo l'omicidio di un industriale - Nella sua stanza, al Moderno, trovato un abito da sera sporco di sangue: fu selvaggiamente picchiata - Ordine di riesumazione della salma La polizia scopre due taglieggiatori che offrivano protezione ai proprietari dell'albergo equivoco - Uno è arrestato Il racket della prostituzione e del « night » ha radici sempre più profonde e ramificate a Torino. La cronaca quotidiana Illumina a squarci l'attività sotterranea di chi vive sul vizio e sul ricatto: episodi slegati tra loro acquistano un significato terribile e preciso, quando finalmente se ne intuisce II filo conduttore. La notte di San Silvestro alla Tavernetta, via Amendola 5, Carlo Barile, un industriale di 47 anni, in compagnia dell'amica Antonia Gasparotta, viene ucciso con un colpo di pistola durante una rissa scatenata da una frase detta da una ragazza di vita alla compagna dell'industriale. Questa stessa ragazza — « Loredana », la chiamavano nel giro — muore tredici giorni dopo alle Molinette per intossicazione da farmaci. Si era avvelenata, il giorno dopo il delitto in uno squallido albergo a ore, l'Hotel Moderno di via Pellico 11, un locale in cui le fila del vizio e della violenza sembrano saldarsi. I proprietari dell'albergo sono in carcere accusati di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Al Moderno un mese fa, si erano fatti vivi due rappresentanti del racket; domenica 18 gennaio una bomba incendiarla era stata fatta scoppiare davanti alla porta dell'albergo. Un « avvertimento » secondo la polizia, che è sulla pista dell'organizzazione ma non ha ancora collegato il suicidio di Loredana al delitto della notte dì San Silvestro. Ieri la Criminalpol e la Mobile hanno arrestato uno dei taglieggiatori. L'altro è ricercato. Eivediamo 1 fatti ad uno ad uno. Eosetta Jannella, che il 13 dicembre aveva compiuto 18 anni, è stata trovata rantolante, la mattina del 2 gennaio, sul letto privo di lenzuola della stanza n. 17 all'Hotel Moderno. Soccorsa e accompagnata alle Molinette è rimasta in coma per sette giorni. Aveva ingerito, dicono i sanitari, 1150 pastiglie di Optalidon. Muore alle 11 del 13 gennaio. Cinque giorni dopo il giudice istruttore Corsi che indaga sul delitto di S. Silvestro fa riesumare il cadavere di « Loredana ». Cerca, attraverso l'esame del perito, prof. Baima Bollone, le tracce di un possibile delitto da che Eosetta Jannella è la testimone più scomoda dell'omicidio della Tavernetta. Ha scoperto che è stata lei a dire la frase che l'ha provocato e che l'« organizzazione » voleva toglierla di mezzo. Nell'armadio della stanza la polizia ha trovato un abito da sera macchiato di sangue. Una prova in più che « Loredana » quella notte era al centro della scena del delitto. Il perito non anticipa conclusioni ma da indiscrezioni trapelate nell'ambiente della procura sul volto della ragazza vi sarebbero vaste ecchimosi: la testimonianza eloquente delle selvagge percosse, a cui è stata sottoposta prima di « suicidarsi » Non si potrà forse provare che è stata uccisa, ma è stata ridotta in condizioni tali da dover scegliere il suicidio come unica alternativa ad una situazione divenuta insostenibile. Perché Eosetta-Loredana è andata a morire nella stanza del Moderno? E' uno dei quesiti che il giudice istruttore Corsi dovrà risolvere. I proprietari dell'albergo, Franco Franchetti, 46 anni, e la moglie Silvana Dentlco, 39 anni, sono stati arrestati il 13 gennaio su mandato di cattura di un altro giudice istruttore, il dottor Poggi, che indaga sul racket della prostituzione, per avsr adibito il « Moderno » a casa d'appuntamenti. Silvana Dentlco però alle Nuove c'è rimasta soltanto dodici ore. Come altri detenuti « ammalati » di riguardo si è fatta trasferire al reparto speciale dslle Molinette. Il giudice Poggi, che l'ha interrogata nel suo ufficio, l'ha trovata in condizioni fisiche non buone « ma forse a causa delle preoccupazioni o di notti insonni — ha detto — non per mali specifici ». E ha ordinato una visita fiscale sull'imputata, per vedere quanto ci sia di vero sulla sua malattia. E' chiaro ormai chs le due vicende processuali, quella del racket della prostituzione che fa capo alla Dentlco e a suo marito e quella del delitto della notte di San Silvestro, si intrecciano. Parallelamente a queste inchieste, che potrebbero portare a nuovi mandati di cattura in breve giro di tempo, la Mobile e la Criminalpol conducono la loro lotta al crimine organizzato. E' stata proprio la proprietaria del « Moderno » a denunciare alla polizia, un mese fa, un episodio di racket. Due giovani si erano presentati da lei a offrirle protezione: 50.000 lire al giorno era il compenso richissto. Una protezione che lei ha rifiutato. La risposta dell'organizzazione non si è fatta attendere. Domenica scorsa alle 23 e 30 una bomba incendiarla è esplosa davanti all'ingresso del Moderno. La pesanti porta dell'albergo è stata divelta, i vetri delle case vicine sono andati in frantumi. Le indagini Intanto avevano portato all'identificazione degli esecutori: Calogero Cilano, 24 anni, e Vincenzo Eabita, 40 anni, entrambi di Caltanissetta, ssnza fissa dimora a Torino. E' stato lo stesso giudice Poggi a spiccare contro di loro i mandati di cattura per tentata estorsione. Il Celano è stato catturato alla stazione ferroviaria di Moncalieri dal maresciallo della Criminalpol, all'alba di ieri. Stava per fuggire n=l Sud con un altro pregiudicato, Pasquale Guggino, 25 anni, anch'egli di Caltanissetta e sospettato di far parte del racket. Vincenzo Eabita è latitante e attivamente ricercato. c. cer. imiiimmiummimmi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimi Rosetta Jannella, spinta al suicidio - Calogero Cilano è in carcere - Vincenzo Rubila
Luoghi citati: Caltanissetta, Moncalieri, Torino
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