Tre arrestati, coinvolti in vorticosi trattiti per decine di miliardi tra società di comodo

Tre arrestati, coinvolti in vorticosi trattiti per decine di miliardi tra società di comodo Caso Ovazza: smascherate 4 persone "al di sopra d'ogni sospetto,, Tre arrestati, coinvolti in vorticosi trattiti per decine di miliardi tra società di comodo In carcere Anna Presutto "protagonista di grosse operazioni con terreni e diamanti"; il bresciano Rolando Pelizza, considerato un filantropo a Chiari (finanzia congressi di medicina, sta per donare alla città parco e piscina) e il loro amico Pietro Patti "Hanno versato grosse somme ai rapitori di Carla Ovazza, e certamente dovranno rispondere di reati valutari e fiscali" Il romanzo ilei rapimento di Carla Ovazza si arricchisce di un nuovo. Imprevedibile capitolo. Lo hanno scritto I carabinieri e, se tutto sarà avallato dal magistrato, dott. Pepino, l'Intricata sciarada avrà forse una soluzione clamorosa: sarà { provato per la prima volta che al sequestro hanno partecipato (anzi l'hanno gestito) persone « al di sopra di ogni sospetto », legate al giro vorticoso delle speculazioni finanziarie con aiti- { Dizioni internazionali. Per il ino- ] mento, comunque, è meglio andare cauti, gU stessi Inquirenti, I pur non mascherando la soddisfazione per aver fatto un colpo grosso, preferiscono non sbilanciarsi troppo, le dichiarazioni sono permeate di « se », di frasi prudenti del tipo, « slamo a buon punto, però aspettiamo ancora 1 risultati degli ultimi accertamenti. In ogni modo, quel tre signori avranno un sacco di cose Interessanti da chiarirci ». Sicuramente, almeno, « per gravi violazioni alla legislazione societaria, fiscale e valutaria per un volume di affari di diverse decine di miliardi ». « Quei tre signori » nono: Anna Presutto, 42 anni, nota ope ratrice commerciale di Torino, abitante in un lussuoso alloggio di corso Massimo d'Azeglio 60; Rolando Pelizza, 38 anni, collezionista di quadri ed imprenditore internazionale, avrebbe compiuto compravendite di terreni per miliardi appoggiandosi a multinazionali attive nel principato di Monaco. In Svizzera, nel Liechtenstein: Pietro Patti, 40 anni, da Tunisi, conosciuto negli ambienti della « mala » marsigliese come « Pierrot », già abituato ad aver a che fare con la giustizia. In caserma risulta «nullafacente » e ! povero in canna, ma è stato ar- ! restato In un elegante condominio I di sua proprietà sul litorale di Gaeta, dove si era trasferito da un mese. Sospettato, a detta degli investigatori, di essere Implicato In un duplice omicidio avvenuto l'estate scorsa sulla Riviera ligure, è stupefacente che fosse in contatto con personaggi di grosso calibro nel mondo flnan ziario. Tutti e tre sono stati arrestati, dopo lunghe indagini ed un'azio ne congiunta dei carabinieri dei a , i i i a , o o 1 nuclei investigativi di Torino, Milano, Brescia, Roma, Gaeta, In collaborazione con alcuni agenti della Guardia di Finanza, nei giorni scorsi. Ma soltanto ieri ne è stata data notizia ufficiale. «Non è finita — dicono 1 carabinieri — nella rete deve cadere ancora un "pesce grosso". Anch'egll è un pregiudicato, famoso per certe sue imprese a Torino e nel Nord Italia. Abbiamo solide prove sui suoi legami strani con gente che mai ci saremmo sognati potesse essere immischiata nella vicenda Ovazza ». Sulla sua Identità riserbo assoluto, è dato unicamente sapere che nel mondo del crimine è conosciuto e stimato come «Salvatore il tunisino, pistola facile e bocca fidata». Sulla posizione del terzetto consegnato nelle mani del giudice 1 carabinieri sono, come al solito, laconici, si sono limitati a diffondere in serata un comunicato in cui si legge: « Per il momento Presutto, Pelizza e Patti sona incriminati per favoreggiamento, avendo corrisposto a più riprese, soprattutto durante la prigionia della singora Ovazza, rilevanti somme di denaro a Luigi Chiarello, Ernesto Brandestìni ed Antonio lannizzi, i presunti autori materiali del sequestro ». Un alto ufficiale ha inoltre confidato che gli arrestati conoscevano bene (ed erano in affari con lui anche Valerio Genesio, che fino a qualche giorno fa era indicato come il cervello della banda. Guardiamoli da vicino 1 tre nuovi personaggi alla ribalta di un caso delittuoso che continua a fornire colpi di scena. Anna Presutto. E' stata arrestata domenica scorsa. Una settimana di permanenza alle « Nuove » non sembra averle fatto perdere la sua sicurezza di « imprenditrice commerciale », le domande del magistrato non hanno scalfito la sua tranquillità. Alla vista dei fotografi con moto civettuolo si ravvia 1 lunghi capelli neri, si aggiusta meglio sulle spalle la costosa pelliccia di visone. Titolare del « Magazzino della plastica » di via Nizza 19, ne ha ceduto lo scorso agosto la parte riservata alla vendita al minuto ad Olimpia Carenini, madre di Ettore, oggi alle «Nuove» sotto la pesante imputazione di concorso nel ratto di Carla Ovazza. L'affare però non filò liscio, dopo una serie di reciproche denunce la transazione fu rifatta ad una cifra notevolmente infe riore. Il negozio, che nell'estate del '68 era stato distrutto da un Incendio, non era l'unica rendita della donna. I carabinieri assicurano che Anna Presutto ha portato a termine grosse speculazioni immobiliari, che ha commerciato in preziosi, « addirittura — sostiene un colonnello — pagava in diamanti i terreni acquistati ». L'ordine di cattura spiccato dal dott. Livio Pepino parla di favoreggiamento personale di Ernesto Brandestìni. ilslgztcvEnsAncfntumdeebamruhcc— Rolando Pelizza. Da tre giorni \ tin cella non ha ancora superato lo « choc » delle manette ai polsi. Pallido, Invecchiato, la barba lunga, oppone alle domande degli inquirenti un ostinato silenzio, le poche spiegazioni hanno toni queruli. Quando entra nella caserma cerca di nascondere il volto, quasi si mette a piangere. E' l'ombra del dinamico « manager », avvezzo ai viaggi all'estero, ai grossi colpi finanziari. Abita una lussuosa villa con maneggio e piscina a Chiari, i concittadini lo reputano un benefattore: amante dell'arte, ha finanziato mostre e congressi Internazionali di medicina, trami- pcdnpmtdoiuceèzdc te una fondazione intestata al paflre ha contribuito alla pubbli cazione di studi sulla sacra Sindone. Attualmente stava per donare al suo paese un parco con piscina. La filantropia non esclude comunque l'anima delle speculatotore: attraverso complicati girl di multinazionali e « compagnie ombra » opera sul floridi mercati immobiliari stranieri. Una delle ultime operazioni lo vede al fianco di Gianni ed Ettore Carenini e di Anna Presutto. Il progetto è di comperare un vasto appezzamento a Montecarlo, nel pressi del Museo Oceanografico, e edificarvi un complesso residenziale con tanto di albergo e autostazione. L'anticipo di 100 milioni sarebbe stato sborsato dal Pelizza, poi nell'affare, secondo indiscrezioni, sarebbe entrato pure 11 Brandestìni. Nella combriccola non regna p;rò l'accordo, tutto va a monte, il « manager » dd Chiari denuncia i due Carenini ed Anna Presutto. Pietro Patti. La figura più enigmatica. A dicembri lascia Torino, va a vivere a Gaeta, si stabilisce in un'elegante casa sul mare. « Qui — raccontano i carabinieri — bazzicava il giro di via Barbaroux, pensiamo abbia contattt con il clan dei marsigliesi e del marocchini. Tra ì compari è noto come "il tunisino". Non ha mai fatto grandi cose, soltanto mll'estate scorsa la sua carriera di "travet" del crimine ha avuto un'impennata, Patti è stato sospettato di essere coinvolto in un duplice assassinio ». Se ne va al Sud senza un soldo, 1 carabinieri lo arrestano l'altro ieri sera, sulle primi credono di aver sbagliato indirizzo perché Pietro Patti non vive comi un barbone, ma conduce una vita dispendiosa, è l'immagine di un arrivato uomo d'affari, l'alloggio è arredato con sfarzo. Non manca nsppure la confortevole assistenza di una splendida giovane ingloiellata. « Dove ha preso tutti quei soldi in così poco tempo? », gli chiedono gli Inquirenti. Patti non risponde. Una notte in guardina ed il viaggio fino a Torino lo segnano, in caserma il giovane torna a vestire 1 dimessi panni del piccolo pesoi, qual era Uno ad un mese fa. « Chi l'avrebbe mai detto che vantava amicizie così altolocate? — dice sorpreso un alto ufficiale —. Per stabilire ì collegamenti fra questo trio e il rapimento Ovazza abbiamo fatto urta fatica titanica: perquisizioni di appartamenti, studi legali, uffici finanziari, analisi di conti correnti e di complicati valzer di assegni e cambiali. Ci vorrà almeno un mese per studiare tutto », Claudio Giacchino mi i IP I ?w Anna Presutto e Rolando Pelizza, fermato in provincia di Brescia, sono rinchiusi alle "Nuove" - Pietro Patti