Napoli: i rapinatori sono fuggiti senza bottino

Napoli: i rapinatori sono fuggiti senza bottino Napoli: i rapinatori sono fuggiti senza bottino Impiegato ucciso da 4 banditi mentre tenta di dare l'allarme Il tragico assalto in una sede distaccata delle poste - La vittima sposata e padre di due figli, in passato aveva sventato un altro "colpo" - Due fattorini chiusi in un ripostiglio dai banditi (Dal nostro corrispondente) Napoli, 22 gennaio. (a.l.) Tragica rapina oggi verso le 13 all'ufficio consegne pacchi postali di via Seggio del Popolo. Quattro banditi, armati di pistola e col volto nascosto da passamontagna, hanno fatto irruzione nel locale, dov'erano l'impiegato postale Elio Barberio, 52 anni, e due commessi in attesa di ritirare dei plichi. I quattro, armi in pugno, hanno rinchiuso in uno sgabuzzino i due fattorini. Il Barberio mentre tentava di dare l'allarme, è stato freddato con un colpo di pistola. Nel 1968, Elio Barberio era riuscito a far fallire una analoga impresa alla succursale della posta n. 9 inseguendo un bandito, e lo aveva fatto arrestare. In quell'occasione, ebbe un encomio dal ministero. Oggi ha pagato con la vita la sua reazione. I banditi sono fuggiti a piedi dileguandosi nelle anguste strade che conducono alla «casbah» di Forcella, il malfamato quartiere alle spalle di via Seggio del Popolo. Un primo inventario ha permesso di stabilire che il «colpo» non ha fruttato alcun bottino: nell'ufficio non mancano pacchi e anche le chiavi delle due casseforti sono state trovate al loro posto, dove era solito tenerle nascoste la vittima. Elio Barberio, sposato e padre di due figli, da dieci anni lavorava presso la sede distaccata. L'agghiacciante as- salto di oggi è avvenuto dopo le 13: la ricostruzione è stata fatta dai funzionari della «mobile» solo in serata, quando sono riusciti a rintracciare Gennaro Esposito, 51 anni, commesso di una ditta di tessuti, e Simeone Pellegrino, 19 anni, fattorino della gioielleria Pane. I due si trovavano nell'ufficio al momento dell'irruzione dei banditi e, dopo la tragica fine dell'impiegato, presi dal panico, si erano allontanati in preda a choc emotivo. Hanno detto agli inquirenti: «Davamo le spqlle alla porta e eravamo in attesa che il Barberio ci consegnasse i pacchi. Soltanto quando abbiamo sentito le canne delle pistole puntate alla schiena ci siamo resi conto di ciò che stava accadendo. Con modi bruschi, i banditi ci hanno spinti nello sgabuzzino...». Secondo il loro racconto, dall'interno del ripostiglio non hanno sentito né il Barberio né i banditi parlare. Il silenzio è stato rotto dopo qualche istante da una secca detonazione, poi rumori di passi precipitosi come di gente che scappa. «Siamo rimasti per qualche attimo atterriti, non sapevamo che cosa fare. Soltanto quando abbiamo sentito gente urlare e accorrere nell'ufficio, a spallate abbiamo aperto la porta. Non dovevamo fuggire, ma è stato più forte di noi...». A soccorrere il Barberio è stato un guardamacchine della zona, che ha visto i quattro banditi in fuga. Purtroppo, per il povero impiegato non vi era più nulla da fare: quando è stato rimosso per essere adagiato su una barella, i soccorritori hanno notato che l'uomo aveva il piede destro proteso a toccare il dispositivo d'allarme. «7 banditi — dicono gli inquirenti — hanno intuito il suo gesto e hanno fatto fuoco senza esitazione». Poi ferisce la suocera edilizia popolare) di Barbaricina, alla periferia della città. Vincenzo La Corte, dopo un violento litigio con la moglie, ha afferrato un coltello a serramanico ed ha colpito alla schiena la donna che, aperta la porta, tentava di raggiungere le scale. Poi l'ha inseguita fino sul pianerottolo dove le ha inferto altri colpi di coltello. In aiuto della Storiale è intervenuta la madre che, nel tentativo di farle scudo con il corpo, è stata raggiunta da due coltellate al petto. La donna è ora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Santa Chiara dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Il La Corte si è poi chiuso in casa ed ha aperto la porta soltanto quando la polizia è giunta sul posto. L'uxoricida aveva nel frattempo lavato il coltello intriso di sangue nascondendolo nel cassetto del soggiorno. Napoli. L'impiegato postale ucciso (Telefoto Ansa)

Persone citate: Barberio, Elio Barberio, Forcella, Gennaro Esposito, Simeone Pellegrino

Luoghi citati: Napoli