Interrogativi dopo i voli inaugurali a Rio e Bahrein di Mario Ciriello

Interrogativi dopo i voli inaugurali a Rio e Bahrein Interrogativi dopo i voli inaugurali a Rio e Bahrein Dove potrà volare il Concorde? Che si dice a Londra - Per l'equipaggio francese colazione all'Eliseo con il presidente Giscard (Dal nostro corrispondente) Londra, 22 gennaio. Il Concorde britannico è tornato oggi dal suo volo inaugurale a Bahrein, un balzo di 3500 miglia compiuto in quattro ore e 13 minuti. La stessa distanza era stata coperta ieri in tre ore e 37 minuti. Un ritardo alla partenza e venti avversi sui 2 mila chilometri orari hanno reso più lungo il viaggio di ritorno, che resta però inferiore di circa tre ore a quello « convenzionale » con i jet subsonici più possenti. Un trionfo tecnologico, dunque, come quello del Concorde francese: e in questa inebriante, e un po' nazionalistica, atmosfera, le voci dei dubbiosi e dei critici sono soffocate dal coro degli hurrah. Ma queste voci sono autorevoli e tenaci, e riflettono giustificati timori. L'interrogativo è questo: riuscirà il successo tecnologico a divenire un successo commerciale? La risposta si avrà entro due settimane, quando William Coleman, ministro americano dei Trasporti, deciderà se autorizzare lo atterraggio dei Concorde a Washington e New York. Il suo verdetto è imprevedibile, ma nessuno osa essere ottimista. Il governo statunitense è sotto una duplice pressione, quella delle proprie linee aeree e quella, assai più implacabile ed esplosiva, degli ecologi. Si afferma che i sìipersonici non soltanto sono troppo rumorosi, ma forano altresì la « fascia di ozono » che protegge la Terra dai raggi ultravioletti del Sole. Se aumentassero le radiazioni aumenterebbe il cancro della pelle. Se gli Stati Uniti sbarreranno la porta ai Concorde, le prospettive commerciali diverranno fosche. Privati della possibilità d'inserirsi nella rotta nord-atlantica, una delle più importanti e redditizie del mondo, gli splendidi uccelli supersonici sarebbero costretti a ridimensionare le loro ambizioni. Secondo molti esperti, un «no» americano potrebbe arrestare la produzione dei Concorde ai soli sedici esemplari in fabbricazione. I france- sì sono più fortunati, perché Rio de Janeiro è destinazione allettante e il risparmio di tempo è notevole. Lo stesso non si può dire di Bahrein e tutte le altre località del Golfo Persico o arabico sono facilmente raggiungibili da Londra con voli diretti. Certo, nelle speranze britanniche, Bahrein non dovrebbe essere che il primo scalo verso l'Asia e l'Australia, ma anche su questo percorso gli ostacoli sono scoraggianti, il Concorde è Disio con sospetto. Londra-Johannesburg, allora? Ma, con la sua scarsa autonomia di volo, il supersonico dovrebbe far rifornimento in un paese dell'Africa Nera, e nessuno darà carburante a un aereo diretto in Sud Africa. Londra-Tokyo, via Siberia? L'Unione Sovietica esige prima ingresso libero in Europa per il suo supersonico, il Tu-144. Riassumiamo. Se non potrà viaggiare tra Europa e Nord-America, il Concorde avrà vita assai diffìcile, anche ammesso che riesca ad allungare le sue brevi rotte attuali. Purtroppo, l'aereo ha due grandi difetti: è troppo piccolo, non può portare che un centinaio di passeggeri, e ha una modesta autonomia. Questi difetti potrebbero essere eliminati, ma per progettare e costruire una seconda generazione di Concorde con almeno 200 posti e autonomia intercontinentale bisognerebbe spendere cinque miliardi di sterline dopo il miliardo e più speso finora. Non c'è dubbio, un giorno tutti gli aerei saranno supersonici, ma non siamo ancora che alla vigilia della vigilia. Mario Ciriello Parigi, 22 gennaio, (p.pat.) Il «Concorde» è tornato a Parigi, dopo il volo inaugurale a Rio, e il presidente Giscard d'Estaing ha voluto festeggiare l'equipag¬ gio invitandolo a colazione all'Eliseo. Il supersonico è atterrato all'aeroporto Roissy-De Gaulle alle 7,36 di questa mattina. Nel viaggio di ritorno aveva accumulato 40 minuti di ritardo, ma l'« Air France » ha voluto precisare che questo era stato causato allo scalo di Dakar da un inconveniente ad un camioncisterna destinato al rifornimento di carburante. Nel tratto Dakar-Parigi, il « Concorde » avrebbe recuperato 4 minuti. La colazione si è svolta in un'atmosfera molto festosa e le foto pubblicate dai giornali della sera mostrano Giscard mentre versa il caffè a una hostess, elegantissima nella nuova divisa disegnata da Patou. Il Presidente si è informato del volo; ha poi ricordato ai suoi ospiti che compirà la sua prossima visita ufficiale negli Stati Uniti proprio con il « Concorde »,

Persone citate: De Gaulle, Giscard D'estaing, William Coleman