Un uomo di fiducia di Louis Hazon è arrestato a Parigi

Un uomo di fiducia di Louis Hazon è arrestato a Parigi Ieri nuovo colpo di scena Un uomo di fiducia di Louis Hazon è arrestato a Parigi E' il direttore amministrativo della "Phonogram", ha confessato di essere complice dei rapitori - Forse altre clamorose "sorprese" (Nostro servizio particolare) Parigi, 21 gennaio. Colpo di scena nelle indagini sul sequestro Hazan: è in stato d'arresto Daniel Vergnes, 35 anni, direttore amministrativo della Phonogram, il quale ha confessato oggi di essere complice nel rapimento del suo principale e aver fornito numerose informazioni al capo della banda, Ugo Brunini, del quale era amico. Il caso appare sempre meno «un rapimento all'italiana», come era stato presentato dalle autorità, che per neutralizzare l'escalation dei sequestri in Francia avevano adottato la maniera forte, bloccando risolutamente le trattative, arrestando ì banditi che erano andati a ritirare il riscatto, apparentemente poco curandosi del destino del rapito. Questa condotta aveva provocato qualche riserva sulla mancata garanzia dell'incolumità del discografico ostaggio dei banditi, ma il proseguimento delle indagini sta dando ragione agli inquirenti, i quali hanno catturato quasi tutti i «gregari» della banda e sembrano pervenuti adesso anche alla scoperta dei veri organizzatori del sequestro. L'atteggiamento del rapito è poi perlomeno singolare: proprio ieri si è appreso che Hazan ha rinunciato a costituirsi parte civile contro gli autori del sequestro. Riaffiorano a questo punto le insinuazioni riprese anche dai giornali in cui si sosteneva che il rapimento in realtà celava manovre finanziarie poco chiare, forse un tentativo di sottrarre alla società (o al fisco francese) una ingente somma di denaro, destinata ufficialmente al pagamento del riscatto. Come si è giunti a smascherare Vergnes? La polizia ini realtà lo aveva sempre sospettato: il direttore amministrativo della società era presente al sequestro durante la riunione della direzione, era stato preso in ostaggio insieme con Hazan, tornando poi con le prime istruzioni dei rapitori. Infine era stato lui, con un altro dirigente della società, a proseguire le trattative per giungere alla liberazione del suo principale. Agli inquirenti, Vergnes avrebbe confessato: «Ero al corrente del piano di rapimento organizzato da Ugo Brunini, che conoscevo bene. Gli ho fornito tutte le indicazioni utili per compiere il sequestro e durante la prigionia di Hazan nella casa di Tremblay-les-Villages ho tenuto la banda al corrente delle indagini». Vergnes ha anche ammesso di essere corresponsabile nelle truffa di tre milioni e mezzo di franchi ( oltre mezzo miliardo di lire) di cui la Phonogram ha sostenuto di essere vittima lo scorso ottobre. Sarebbero stati sempre gli uomini di Brunini a depositare una falsa lettera di credito in una banca e a riscuotere la somma al nome di un inesi stente Paul Roux. L'inchiesta prosegue mentre la polizia ri¬ cerca ancora Jacques Prevost uno dei membri della banda, ex agente dell'Oas: forse le sorprese in questo «caso» non sono ancora finite, p Louis Hazan

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