A furia d'insistere già si vedono i risultati a tutela dell'ambiente

A furia d'insistere già si vedono i risultati a tutela dell'ambiente Viglione e Novelli a Roma, incontro con Spadolini A furia d'insistere già si vedono i risultati a tutela dell'ambiente Piena collaborazione del ministro alle iniziative della Regione - Un censimento di tutti i beni culturali - Palazzo reale: qualche affidamento - Restauri al forte di Exilles Il nostro inviato ci telefona da Roma: A forza di insistere, qualcosa si muove. E' di oggi la notizia che il ministero di Grazia c giustizia ha rinunciato a mettere una casa di pena nel monastero di Boscomarengo in provincia di Alessandria liberando cosi un bene culturale e artistico di grande valore; di qualche settimana fa è l'annuncio dei ministero delle Finanze che si dice disposto a esaminare la situazione del suoi funzionari che occupano la « manica nuova » di Palazzo Reale su via XX Settembre. Sono due «beni culturali» che rientrano nel complesso da recuperare e destinare all'uso pubblico secondo il progetto annunciato la scorsa settimana dal presidente della Giunta regionale, Viglione. Questo progetto, già da noi am- mpnunmnotiriestecolocopiamente Illustrato nel suoi punti fondamentali e nel progetto particolareggiato dei 50 milioni di fascia verde intorno a Torino è stato presentato ieri ufficialmente al ministro del Beni culturali senatore Spadolini dallo stesso Viglione e dal sindaco di Torino, Novelli, essendo la città cointeressata al problema soprattutto per quanto riguarda 11 parco e castello Cavour di Santena. Tutela, valorizzazione e rivitalizzazlone, ha detto Viglione, «da realizzare mediante un inserimento dei valori culturali e dei beni, nel circuito di una vita sociale, partecipe e partecipata». L'intervento della Regione, ha aggiunto, avverrà «acquistando direttamente o gestendo parchi e aree verdi, concedendo contributi, affittando stabili e aree cut dare destinazione di pubblica utilità nel quadro della programmazione e pianificazione regionale». In questo criterio rientra il problema di Palazzo Reale, trattativa iniziata dalla precedente Giunta il 17 gennaio 1975. Il 2 dicembre scorso Viglione è ritornato alla carica chiedendo «la concessione, dietro versamento di un affitto simbolico, dell'immobile» da destinare a sede di uffici regionali. La Regione si accollerebbe l'onere del restauro, difficile e costoso, date le condizioni di quasi abbandono del palazzo. «L'inserimento — ha spiegato il presidente della Giunta — si Inquadra nell'azione del centro storico torinese collocandosi in una zona che, pur in pessime condizioni di conservazione, è di particolare rilievo storicoartistico sia per la presenza di alcuni edifici monumentali tra i più rilevanti della città (Duomo, Cappella della Sindone, Porta Palatina, Teatro romano) sia per il previsto insediamento del museo archeologico ormai in fase di avanzata costruzione». Ma c'è anche tutta la parte ancora chiusa del giardini reali, che, con la disponibilità pubblica del palazzo, verrebbe aperta alla cittadinanza. Sui parchi Interni il sindaco Novelli ha insistito sul problema ! relativo alla Pellerina, al Sempio-1 ne e agli altri che potrebbero di- j ventare veramente oasi di serenità : Fe di svago. ! 4Come la pensa il ministro Spa- ! Fdolinl? In modo molto chiaro. E' iaperto ad ogni discorso di tutela | dambientale e monumentale; anzi, glo ha già dimostrato con lo stan-, sziamento per 1 restauri del Castel- .lo di Venirla e con i 50 milioni dper il recupero di San Pietro in ! rVincoli (dietro il Cottolengo) e la Qcostituzione di una zona verde dl ! rispetto tutt'intorno. Questo è dl I Cn iovo un problema di Novelli; i Ima che viene affrontato dl buon Ygrado: fare un giardino dove pri- cma erano previsti una strada di 24 dTdmetrl e grattacieli. Altra disponibilità immediata del ministro. L'aumento da 3 a 10 milioni del contributo alla Fondazione Cavour e da 5 a 15 per la commissione che pubblica l'inventarlo degli archivi. Ma ha anche annunciato un disegno di legge per un contributo annuo di cento milioni alla Fondazione Cavour. La Regione interverrà con uno stanziamento meno cospicuo, ma sostanzioso, però intende chiamare a raccolta tutte le forze politiche e culturali per quest'iniziativa tesa a conservare e a rendere di pubblica utilizzazione un patri- ePpgtnOurptrScdnalllllllllilllllllllllllllillllll Ilil liiliiIll]llll1ll monio tra i più interessanti dal punto di vista storico, architettonico, artistico e paesaggistico. Queste iniziative sono frutto di una collaborazione tra Regione e ministero che, sul piano culturale, non è nata oggi. Sul piano operativo sì è anche raggiunto un altro risultato: il censimento dei beni esistenti, affidato istituzionalmente allo Stato, vedrà invece il concorso della Regione e degli uffici locali. E' stata infatti decisa una commissione cui partecipano il prof. Chierici sovrintendente ai beni architettonici e ambientali, il prof. Bossi direttore della biblioteca nazionale, il prof. Soffietti direttore dell'archivio di Stato, il prof. Gentili, sempre dell'Archivio dl Stato, per un censimento capillare dl tutti i beni culturali, ambientali, bibliografici e archivistici. La commissione anticipa quella che dovrà essere costituita non appena la Corte dei conti avrà approvato 1 decreti delegati di riordino interno del ministero; riordino che, dal discorso di ieri, va inteso nel senso dl un più ampio decentramento. In questo ambito si affronterà anche il problema del forte di Exilles che è in una situazione disperata. Il demanio militare lo ha abbandonato 30 anni fa e da allora è stato vittima dl vandalismi e ruberie continue. Perfino le lastre dl pietra dei pavimenti e le Inferriate sono state asportate. Passato 15 anni fa alla Comunità montana dell'alta valle di Susa è stato usato per qualche spettacolo nel cortile dei Cavalieri, ma le spese sono molto al di sopra delle possibilità locali. Qualcosa bisogna fare e subito, per lo meno murare i varchi nei muri dai quali continuano a passare i predatori. Hanno tentato di asportare anche alcune pietre scolpite, e solo il peso e il profondo loro licsstro nel muro lo ha Impedito. Ha detto il ministro Spadolini, in pieno accordo con l'intento della Regione: «Definiamone l'uso e poi decideremo i modi d'Intervento». Ma intanto qualcosa a titolo conservativo sarà possibile farlo, con il miliardo messo a disposizione dal ministero proprio per questo scopo e rivolto naturalmente a tutti i beni piemontesi. Il ministro, accogliendo le tesi presentategli, si è detto convinto della necessità di aumentare questo stanziamento. Domenico Garbarino Il presidente Viglione col ministro Spadolini: un accordo per la cultura piemontese

Luoghi citati: Alessandria, Exilles, Roma, Santena, Susa, Torino