Bisogna riprendere a produrre "Mini"

Bisogna riprendere a produrre "Mini"Lo chiedono i concessionari Bisogna riprendere a produrre "Mini" Lo stock di 5000 vetture è pressoché esaurito - Forse altri ritocchi ai prezzi delle auto Roma, 20 gennaio. (Ag. Italia) Le Innocenti Mini « 90 » e « 120 », nonostante la crisi che ha colpito l'azienda di Lambrate, continuano ad essere richieste. Lo stock di 5000 vetture esistente presso la rete dei concessionari, prima che la società fosse messa in liquidazione, è pressoché esaurito. Nei due mesi di novembre e dicembre sono state vendute circa 3800 vetture, in gennaio altre 800. Rimangono ancora presso 1 concessionari solo poche centinaia di unità. A Lambrate e nel deposito Leyland di Lodi sono invece giacenti circa 12.500 vetture attualmente bloccate dai sindacati in attesa che si giunga a una soluzione di tutta la vicenda. Le Mini pertanto, nonostante l'incertezza che grava sul futuro della fabbrica continuano a mantenere un certo grado di attrazione presso il pubblico. A questo riguardo si registra una presa di posizione dei concessionari Innocenti che nel corso di una riunione avvenuta a Bologna, presieduta dal rappresentante del gruppo Paolo Fadda, hanno sostenuto la necessità che venga ripresa la produzione delle « 90 » e « 120 », sia « per salvaguardare il complesso aziendale nella sua globalità sia per non disperdere il notevole avviamento industriale e commerciale legato al marchio Innocenti ». Le aziende fornitrici e la rete commerciale Innocenti da sole occupano infatti diecimila persone. Viene pertanto respinta la ventilata possibilità che l'azienda di Lambrate venga smantellata e 1 lavoratori dell'impianto riassorbiti in altre fabbriche della Lombardia. Proprio per fronteggiare questa ipotesi i concessionari insieme all'associazione piccola industria di Milano, hanno chiesto un incontro urgente con i ministri Donat-Cattin e Toros. La situazione dei concessionari, nonostante che un 10% di loro abbia nel frattempo cambiato marchio, è estremamente delicata. Sono coinvolte 5.000 persone, per le quali si prefigura un'attività limitata al solo servizio di assistenza. Oltre alle vecchie Mini sono infatti 40.000 le nuove « 90 » e « 120 » già in circolazione. Per queste vetture non esiste per ora un problema di ricambi sia perché si possono acquisire le parti meccaniche attraverso il mercato svizzero sia perché attraverso le numerose piccole aziende che fabbricano ricambi non originali è possibile rifornirsi di quelle parti propriamente italiane del nuovo modello. Sempre nel settore auto, dopo l'aumento, in vigore da oggi, praticato al listino Fiat, da più parti si afferma che il rincaro sarà presto esteso alle vetture di altre marche vendute in Italia. E' ormai consueto, ad ogni ritocco generalizzato del listini, che sia la Fiat a fare da battistrada per la sua posizione egemone sul mercato interno (50% del totale delle immatricolazioni).

Persone citate: Donat-cattin, Toros

Luoghi citati: Bologna, Italia, Lambrate, Lodi, Lombardia, Milano, Roma