Museo della Montagna: riapertura in pericolo per mancanza di fondi

Museo della Montagna: riapertura in pericolo per mancanza di fondi Museo della Montagna: riapertura in pericolo per mancanza di fondi E' chiuso da anni - Bloccati i lavori di restauro, perché non si trovano 50 milioni - Il presidente del Cai lancia un appello alla Regione La riapertura del Museo della Montagna « Duca degli Abruzzi » prevista per il prossimo anno è condizionata dal reperimento di 50-70 milioni indispensabili per concludere i lavori di restauro dei locali iniziati ne) '69 e costati finora 150 milioni. Lo ha detto ieri il presidente della sezione cittadina del Cai, ing. Guido Quartara, nel corso di una conferenza stampa: « Siamo nelle mani della Provvidenza — ha dichiarato —, spiriamo che qualche ente ci venga incontro. E' spiacevole constatare che nessuno è sensibile ai nostri appelli. Il museo è la storia della nostra gente, dell'uomo che da quando è apparso sulla Terra ha sempre sfidato la natura. Custodisce reperti e cimeli di altissimo valore storico e culturale che non possono essere dimenticati sotto la polvere. Esso è il più importante del mondo, era szeondo soltanto a quello di Monaco di Baviera che è stato distrutto da un incendio durante la seconda guerra mondiale ». Il museo, che si trova in alcuni locali dell'antico convento del Monte dei Cappuccini, fu fondato nel 1874. Ampliato n?l corso degli anni e arricchito di altro materiale come quello proveniente dalle più importanti spedizioni extraeuropee, venne risistemato nel 1942. Da alcuni anni è chiuso per mancanza di fondi. Aggiunge il presidente del Cai: « Abbiamo faticato parecchio. Da un preventivo di spesa di 120 milioni nel '60 siamo passati a 250 pzr la lievitazione dei prezzi. E' evidente che col passare del tempo i costi aumenteranno, perciò è indispensabile fare in fretta. I primi 150 milioni li abbiamo ottenuti da Roma e da enti locali, ma adesso tocca agli altri: Comune, Provincia, Regione. Solo il Municipio si è dimostrato sensibile promettendoci l'invio di materiali e di attrezzature, gli altri hanno fatto orecciiie da mercante ». L'appello dell'ing. Quartara non è caduto nel vuoto. Subito tìopo la conferenza stampa, 1 consiglieri regionali Oberto e Colombino (de) hanno presentato una interrogazione al presidente della Regione. A sostegno delle iniziative politiche e con lo scopo di raccoglier» fondi, il Cai ha organizzato per domani nei locali del conservatorio « Giuseppe Verdi » un concerto di canti della montagna del coro « Edelweiss ». porto con i produttori di mobili: cioè saltare, quando è possibile, la mediazione del grossista e vendere prodotti a prezzo controllato. Che significa « prezzo controllato »? Spiega il segretario del Consorzio ing. Menegazzo: « In pratica è un "autocontrollo". I soci del Consorzio si impegnano a vendere una certa gamma di prodotti, spesso opera di piccole industrie a conduzione artigianali, a prezzi fissi con un margine di guadagno ridotto al minimo ». Il ricarico lordo varierà, secondo I mobili, tra il 35 e il 50 per cento. « Nella serie di mobiletti che presentiamo — sostiene il segretario del Consorzio — il prezzo al pubblico corrìspond; in molti casi a quello che in precedenza veniva praticato al dettagliante. II vantaggio per il consumatore è sicuro ». Tra il 22 maggio ed il 6 giugno Il Consorzio allestirà una mostra nel Palazzo a Vela di Italia 61 con la collaborazione dell'Ente Fiera Regionale che si sta costituendo in questo periodo. « Sarà la prima edizione — ha detto 11 prof. Bracco, presidente del Samia — della Fiera Commerciale Piemontese, alla quale pariiciperanno le categorìe legate in qualche modo al settore "casa" ». In quell'occasione il Consorzio Mobilieri presenterà una gamma ccmplìta di mobili, dalla cucina ul salotto.

Persone citate: Colombino, Giuseppe Verdi, Guido Quartara, Menegazzo, Oberto, Quartara, Vela

Luoghi citati: Italia, Monaco Di Baviera, Roma