Chiesti 27 anni per i rapinatori-omicidi e 22 anni per chi fornì loro la rivoltella

Chiesti 27 anni per i rapinatori-omicidi e 22 anni per chi fornì loro la rivoltella Fulminarono con un colpo al cuore il tabaccaio di via Cigna 136 Chiesti 27 anni per i rapinatori-omicidi e 22 anni per chi fornì loro la rivoltella I due assassini, all'epoca del delitto, avevano 18 anni - Una sera di novembre, credendo che nel negozio ci fosse solo la proprietaria, le spianarono contro l'arma - Lei gridò, accorse il marito - Uno sparo, la morte - Oggi le arringhe Per i due giovani imputati dell'omicidio di un tabaccalo a scopo di rapina, il pubblico ministero, al processo iniziatosi ieri alla corte d'assise ha chiesto 27 anni di 03rcere. Soltanto la loro età — oggi hanno 21 anni, all'epoca dei fatti ne avevano 18 — e la loro incensuratezza, ha fatto sì che il sostituto procuratore dottor Giordano, non chiedesse l'ergastolo. Il delitto, commesso il 23 novembre di tre anni fa, da Antonino Ferrare via Brandizzo 21 e dal suo quasi omonimo (ma non parente) Michele Ferraro, via Quarello 30, è di quelli assurdi e crudeli, che non lasciano spazio alla pietà. Per i una rapina che poteva fruttare I tutt'al più qualche decina di bi ghetti da mille, i due ragazzi non esitarono a uccidere il commerciante sotto gli occhi della moglie Accanto a loro sul banco degli | imputati sono comparsi Francesco Costanzo, 24 anni, via Feletto 53, che prestò l'arma del delitto ai due Ferraro, Carmine Iritano, 27 anni, via Don Bosco 6, presso il quale fu trovata la pistola e Vincenzo Felici, un ex carabiniere di 24 anni, legittimo proprietario della 6,35 che l'aveva a sua volta | prestata al Costanzo. Per quest'ut timo il p.m. ha chiesto 22 anni di carcere ritenendolo complice nell'omicidio. P=r lo Iritano, imputato di favoreggiamento, due anni e per il Felici un anno di arresto. La corte (presidente Barbaro, giudice a latere Capirossi, cancelliere Bonino) ha rinviato a oggi la continuazione del processo per le arringhe dei difensori: i professori Conso e Gallo e l'avvocato Jelas] per i due Ferraro, l'avvocato Gabri per Costanzo, Bersano per Iritano e Albanese per Felici. La sera del 23 novembre '72, alle 20 e 30 circa, due «clienti» entrano nella tabaccheria di Giovanni Pane, 56 anni, in via Cigna 136. Al banco c'è la moglie Anna Psenda. Nel retrobottega, separato dai negozio con una tenda c'è Giovanni Pane che sta mettendo in ordi- ' ne la merce prima della chiusura « Mi dà un pacchetto di sigarette?», chiede uno dei due giovani. La donna posa il pacchetto sul banco aspettando i soldi. Ma a questo punto i due ragazzi puntano una pistola e un coltello contro la donna: «Fuori t soldi». Forr,e non sanno che 11 commerciante è nel retrobottega. La donna ha paura e invoca aiuto. Un tramestio al di là della tenda fa intuire ai due banditi la presenza di un'altra persona nella tabacche- ria. Un rapinatore — non si saprà mai chi del due ma non ha impor- j tanza, rispondono nella stessa mi- sura del delitto — scosta la tenda. I Dlrà poi che gli è sfuggito un col- \ po. Ma per Giovanni Pane non c'è ! nemmeno il tempo di guardare in faccia i suoi aggressori. La pallot- tola lo colpisce in pieno petto. I ! due banditi fuggono con le sigarette per tutto bottino mentre Anna Pane si china disperata sul marito che spira qualche istante dopo. E' proprio la donna a dare un valido aiuto alla polizia fornendo un preciso identikit dei due assa- i litori. I sospetti si appuntano su I Antonino Ferraro che è rinviato a IIMIIItllIlillllII 1IIIIIII1IIIII1 llllUlllt giudizio come complice nel delit j to. Ma a distanza di un anno dal fatto, accade qualcosa — uno I screzio, una frattura — tra gli au \ tori dell'omicidio e chi ha fornito ! loro l'arma. I due ragazzi, Antoni no Ferraro e Michele Ferraro, confessano l'omicidio e indicano ! nel Costanzo la persona che gli ha u a prestato la pistola. Costanzo, a sua volta, conduce i carabinieri a casa dello Iritano dove l'arma è recuperata. Appartiene all'ex carabiniere Felici, che afferma di averla «dimenticata» in casa di Costanzo. Al processo, nell'udienza di feri, tutti gli imputati hanno cercato di mutare versione sull'arma. Alle Illllllllllllllllllllllil SilItllllllll!l]1IIIllll precise contestazioni del giudici non hanno saputo superare le evidenti contraddizioni tra le dichiarazioni attuali e quelle rese davanti al giudice istruttore. * Dal sotterraneo dell'istituto «Don Orione» di viale dei Mughetti 2D sono spariti una batterla, I una chitarra elettrica e altri strumenti musicali per oltre un milione e mezzo. Si tratta dei «ferri del mestiere» del trio musicale formato dal sacerdote don Mario Caltanissetta, 47 anni, e dai giovani Roberto Russo, 18 anni, e Francesco Consumano, 16. Da sinistra: Michele Ferrara, Carmine Iritano, Tonino Ferraro e Vincenzo Felici