Forse è il momento di Stricker di Giorgio Viglino

Forse è il momento di Stricker Oggi ad Avoriaz una "libera,, dove contano le doti tecniche Forse è il momento di Stricker (Dal nostro inviato speciale) Avoriaz, 16 gennaio. La disputa di una gara di discesa libera sta diventando ogni anno di plìi qualcosa di mezzo tra la battaglia diplomatica e quella guerreggiata. Non conta molto come sia la pista, quanti rischi si corrono, la validità tecnica. Quello che è importante sono i rapporti di forza, quanti austriaci e svizzeri che in coppa contano gradiscano un tracciato, e chi ci sia dall'altra parte a difenderlo se esso viene contestato. E' dal primo giorno che gli austriaci e tutti gli svizzeri ad eccezione di Roux hanno cercato di sabotare questa che in Coppa è la più bella discesa, la più impegnativa, la più tecnica. L'avrebbero avuta vinta subito In prova ha ottenuto il secondo tempo (Tach il terzo) - Un nome nuovo tra gli austriaci: Steiner - Gustavo non gareggia ri ri Erwin Stricker nella loro proposta di far disputare due discese a Kltzbuhel (si sarebbe ripetuto il giochetto di Garmlsch, con il regalo agli svizzeri della seconda prova a Wengen), se non si fossero trovati di fronte, a capo dell'organizzazione, un soggetto come Jean Vuarnet che non ha l'abitudine di lasciare le cose a mezzo. In definitiva domani si corre con protezioni eccezionali, mai viste altrove, che sono state la risposta alle obiezioni circa la sicurezza. SI corre su un fondo che non è più durissimo come nel primo giorno di allenamento, ma as solutamente consistente sì, i venti centimetri caduti tra ieri e oggi un po' sono stati spazzati via e per il resto hanno fatto corpo con il fondo preesistente. Per chi non sa sciare le condizioni sono un po' meno terrificanti, ma dovrebbero egualmente rimanere valide le doti tecniche di ciascun atleta a selezionare una classifica che metta fuori causa gli slittatori che infestano le piste troppo facili. Dopo l'exploit di ieri, Stricker ha preferito evitare equivoci e ha ottenuto oggi II secondo tempo dietro a Steiner, che è si austriaco, ma viene dallo slalom e sa sciare molto bene. In altre parole, si pone candidato al ruolo di protagonista favorito anche da un elemento tecnico, gli sci, I tanto criticati attrezzi che questa volta vanno come schegge. DI Maxel sono dotati Stricker e Tach. Canton, lo sklman della casa varesina, ha preparato due pala di sci per ogni atleta, ovviamente in modo diverso uno dall'altro e ha alternato le paia per le due discese. Nella prima Tach ha ottenuto il terzo tempo, nella seconda Stricker, con la medesima sciollnatura, il secondo. Bravi gli atleti, è chiaro, ma questa volta hip-hip anche per gli attrezzi. Stricker insegue una vittoria in Coppa da quando 6 comparso sulla scena mondiale. Non c'è riuscito nella sua annata d'oro, due stagioni fa, e adesso nessuno avreb be scommesso un soldo bucato su' di lui, che è ancora in fase di recupero e sta forzando i tempi lo- [ gici con il miraggio delle Olimpiadi. Eccolo, Invece, fra i protagonisti sulla pista più tecnica e difficile, a dimostrazione che la nascita come gigantlsta è, come sempre, utilissima. L'unico rischio è che Erwin inetta da parte una certa maturità raggiunta negli ultimi tempi e prenda tutti 1 rischi di un tempo nel tentativo di una affermazione assoluta. Tach è personaggio diverso, meno divo, anche se brillante e simpatico. E' arrivato alla nazionale piuttosto tardi, via Coppa Italia; è sistemato fra i discesisti più per esclusione che per vocazione vera. Risultati, per una ragione o per l'altra, ne ha ottenuti pochi e fino allo scorso anno. In verità, aveva anche mezzi tecnici piuttosto limitati. Adesso dovrebbe aver compiuto quel passo avanti da confermare domani in gara. Note non troppo brillanti per tutti gli altri. Plank è di umor nero, I suoi compagni poco di meno. Vedremo domani in gara perché molto può cambiare. Dipenderà anche e soprattutto dalla neve. Se, come ogni mattina ormai da due giorni, verrà giù la solita spruzzata, non cambieranno di sicuro le condizioni rispetto a stamane e i tempi degli allenamenti potrebbero essere riconfermati. Se invece II vento comincerà a spazzare la pista, ogni discorso tecnico sarebbe da rifare da capo e non sto qui ad annoiarvi con altre Ipotesi. Tra gli austriaci il nome nuovo è quello di Steiner, atleta piccolo e compatto, proveniente dalle file degli slalomisti, dove ha buoni punteggi. Steiner ha cominciato a picchiare secco nella discesa del Lauberhorn e lo hanno confermato qui Intelligentemente. Klammer si difende da uomo di classe qual è, gli altri sono affondati abbastanza rapidamente. Altrettanto si può dire degli svizzeri, ad eccezione di Roux, e dei canadesi, con il solo Jimmy Hunter che conferma le proprie doti di sciatore di ottima classe. Un francese, PellatFinet, un americano a scelta, Mill se si riprende dalla botta di oggi o Anderson, il numero dei protagonisti è chiuso qui Giorgio Viglino

Luoghi citati: Avoriaz, Canton, Italia, Kltzbuhel, Wengen