Tenta d'uccidere il marito veterinario "Voleva farmi internare in manicomio,,

Tenta d'uccidere il marito veterinario "Voleva farmi internare in manicomio,, Il dramma, di notte, in una villa del Varesotto Tenta d'uccidere il marito veterinario "Voleva farmi internare in manicomio,, Il professionista, sessantenne, è stato colpito a coltellate e a martellate: è in fin di vita - La donna (58 anni, originaria di Mondo vi) si è presentata ai carabinieri: "Arrestatemi. Ho assassinato il mio 'boss'" (Dal nostro corrispondente) Varese, 15 gennaio. L'ex veterinario di Laveno Mombello, il dottor Angelo Sonzini, di 60 anni, abitante in via San Michele 24, versa in gravissime condizioni all'ospedale di Circolo di Cittiglio per essere stato colpito a coltellate e martellate dalla moglie, Giuseppina Cesco Bolla, cinquantottenne, originaria di Mondovì. Il fatto di sangue è avvenuto questa notte, nella villetta di proprietà dei coniugi Sonzini a Laveno Mombello. A dare l'allarme è stata la stessa Giuseppina Cesco Bolla che, poco prima dell'una, si è presentata, con una valigia in mano, alla stazione carabinieri del paese. Al piantone la donna si è limitata a dire: «Ho ucciso il mio "boss", ora sono venuta a costituirmi». Il carabiniere, benché sorpreso per la dichiarazione e la strana calma della donna. ha avvertito immediatamente il maresciallo. Mentre Giuseppina Cesco Bolla veniva trattenuta in caserma, una pattuglia partiva in auto alla volta dell'abitazione dei Sonzini e contemporaneamente, subito avvisata per telefono, accorreva una autoambulanza dell'ospedale di Cittiglio. Pochi minuti dopo la confessione della donna trovava conferma nei fatti. Entrati nella villetta di via San Michele, i carabinieri scoprivano — nel corridoio del primo piano che porta alle camere da letto — il corpo del veterinario: il professionista, con gli abiti imbrattati di sangue, giaceva riverso a terra, accanto all'apparecchio telefonico. Un infermiere accertava che l'uomo respirava ancora, sebbene a fatica, e presentava varie ferite al collo, alla regione temporale, al petto e al capo. E' stato subito soccorso, trasportato all'ospedale di Cittiglio e qui sottoposto a un de¬ licato intervento chirurgico. I medici si sono riservati la prognosi. I carabinieri di Laveno Mombello iniziavano l'inchiesta ma fino a tarda ora c'era soltanto la versione fornita gli investigatori da Giuseppina Cesco Bolla. Stando al suo racconto, ieri sera, poco prima di mezzanotte, tra i coniugi sarebbe sorta una discussione. Pare che il dottor Sonzini — sempre secondo quanto sostiene la donna — si sia rivolto alla moglie minacciando di ipotecare tutti i suoi averi a favore dei parenti e, nel contempo, di farla internare in un ospedale psichiatrico. La donna si è allora recata in cucina e, trovato un coltello, ha vibrato vari colpi al marito. Ad un certo punto, la lama si è piegata e Giuseppina Cesco Bolla, tornata in cucina, ha impugnato un martello e si è avventata nuovamente sul marito vibrandogli varie martellate sulla testa, fino al punto che l'impugnatura di legno del martello si è spezzata. La signora Sonzini, convinta di aver ucciso il marito, si è cambiata l'abito, ha preparato una grossa valigia con indumenti e oggetti personali e, dopo aver chiuso a chiave la porta d'ingresso della villa, si è recata dai carabinieri per costituirsi. Stasera la donna, per ordine del magistrato inquirente, è stata condotta alle carceri giudiziarie di Varese: nella mattina di domani il Procuratore della Repubblica la interrogherà. Il grave episodio ha suscitato emozione e stupore nell'alto Varesotto ove i coniugi erano conosciuti e largamente stimati. Il dottor Sonzini, che aveva svolto il suo incarico di veterinario in diverse località della nostra provincia, solo da poco tempo era andato in pensione. V. m.

Luoghi citati: Cittiglio, Laveno Mombello, Mondovì, Varese