Colombo ha fatto bene?

Colombo ha fatto bene? Fantacronache di Stefano Reggiani Colombo ha fatto bene? Taviani, oltre che notabile democristiano, e. come ognuno sa, uno studioso di Cristoforo Colombo. Se flesse in lui e se non ti fosse ancora l'America, farebbe li navigatore. Chiederebbe alia giunta militare di Lisbona tre caravelle e partirebbe da Palos verso le presunte Indie. Invece l'America c'è da un pezzo. Quest'anno si celebra il bicentenario dell'indipendenza degli Stati Uniti. Si preparano grandi feste, forti e opportuni discorsi, dispute fra studiosi e dotte rievocazioni. Taviani, per suo conto, ha preparato un cospicuo studio su Cristoforo Colombo ed è stato in India per fare un paragone tra le Indie scoperte dal navigatore e quelle vere. Tornato nella sua villa di Bavari ha fatto molti sogni. Dicono gli amici che passa notti e giorni agitati non per motivi di corrente o di partito, ma per ragioni colombiane. Confida che Colombo gli appare in sogno e gli parla delle Indie. Lui corregge: « Non le Indie, ormai devi dire l'America ». Nei giorni scorsi Colombo s'è irritato dei continui rabbuffi geografici e per un poco ha disertato gli incubi dell'ex ministro. Ma l'altra mattina (era l'alba sulla riviera ligure e il sole mandava un raggio invernale su Bavari) il navigatore s'è riprcsentato in sogno a Taviani e gli ha chiesto bruscamente di partecipare a un dibattito. « Un dibattito dove? » ha chiesto l'onorevole, turbato dalla richiesta e reso poco lucido dal sonno persistente. Risposta di Colombo: « Alla tv onirica, la tv dei vostri sogni. Un antenato di Bernabei ha messo su una bella azienda televisiva che non disdegna, in situazioni storicamente scontate, i dibattiti scabrosi e le discussioni senza freno. Proprio come da voi ». Taviani ha accettato. S'è infilato una vestaglia sopra il pigiama con gli alamari da ussaro ed ha preso parte alla tavola rotonda. C'erano, con Cristoforo Colombo, la regi- na Isabella, i capi indiani Toro Seduto e Cavallo Pazzo, il generale Custer e il presidente Washington. Colombo era il moderatore. Colombo: « Ricorre il bicentenario degli Stati Uniti. La domanda alla quale siete chiamali a rispondere in questa occasione storica è: ho fatto bene o no a scoprire l'America? ». Taviani (tentando di salvarlo) : « Trovo la domanda, scusami, mal posta. Tu pensavi di sbarcare nelle Indie, le quali c'erano già. La scoperta dell'America è stata involontaria. Quindi non si dà dolo o merito ». Colombo: «Questo mi consola un poco, anche se non cancella la mia responsabilità. Cavallo Pazzo, perché mi guardi con quegli occhi? ». Cavallo Pazzo: «Temo che sia stato un errore non solo per il danno al mio popolo, che è stato espropriato; ma per l'Europa. Gli europei hanno creato da soli la loro concorrenza. Se non ci fossero gli Usa, adesso gli europei avrebbero voce nelle controversie mondiali ». Toro Seduto (con intenzione) : « E non ci sarebbe in Cile Pinochet. Farebbe il generale in Andalusia ». Regina Isabella (un poco sprovveduta) : « Ah, ecco, pensate alle povere regioni iberiche, al sud d'Europa, e capirete. Il viaggio di Colombo era necessario per ragioni non geografiche; ma demografiche. Voi vedete che l'America è abitata adesso da centinaia di milioni di uomini bianchi, mentre gli indigeni sono poche migliaia. Non so dove avremmo messo tanta gente in Europa ». Washington: « La domanda di Colombo va interpretala in modo non grossolano. Egli vuol dire: se non ci fosse l'America, l'Europa sarebbe forse unita dall'Atlantico agli Urali, senza disagio ideologico, senza fratture storiche e senza bisogno che Kissinger osteggi il compromesso tra cattolici e pei ». Taviani (subdolo): «Giusto, l'Europa avrebbe giganteggiato senza l'America. Tuttavia mi chiedo: non ci sarebbe stato un altro genovese in grado di compiere l'impresa di Colombo? ». Isabella: « Lei allude a se stesso. Ma scoprire l'America oggi avrebbe il significato di uno snobismo neocolonialista, con tutti i pericoli connessi ». Custer (ironico): «Pensate. Senza gli Stati Uniti non ci sarebbe la Cia ». Isabella: « La Cia è una necessità storica. Nasce dove ce n'è bisogno ». Custer (ravveduto) : « Ammetto che abbiamo una colpa verso l'Europa, quella dei film western, crudeli e razzisti. Ma voi che esempi ci offrite oggi? Quali ideali potremmo importare da Genova? ». Taviani (arrossisce e tace). Colombo (colto da una fretta improvvisa; da un disagio totale) : « Dunque: sono assolto o condannato per aver scoperto l'America? ». Taviani (pensa alla de. ai petrolieri, all'Italia, alla Cia, al Kgb, alla statua della libertà, all'antologia « Americana » di Vittorini, agli hippies, a Marcuse, a Fred Astaire, a Linda Lovelace, a se stesso) : « Bene, penso che in ogni modo potremmo trovare delle attenuanti ».