Import-export: novembre in passivo di 204 miliardi

Import-export: novembre in passivo di 204 miliardi Rilevazioni provvisorie dell' Istat Import-export: novembre in passivo di 204 miliardi Negli undici mesi il disavanzo è di 1776 miliardi (6524 nel '74) (Dalla redazione romana) Roma, 14 gennaio. La bilancia commerciale Italiana (differenza Ira importazioni ed esportazioni) ha registrato, nel novembre scorso, un saldo passivo di 204 miliardi di lire. Lo ha raso noto l'Istat, sulla base di rilevazioni provvisorie dei dati risultanti dai documenti doganali relativi allo stesso mese di novembre. Il valore Cil delle importazioni (comprendente le spesa di trasporto e di assicurazione fino alla frontiera italiana) è stato di 2204 miliardi di lire, mentre il valore Fob delle esportazioni (Iranco Irontiera nazionale) è ammontato a 2000 miliardi di lire, con una variazione nel conlronti del mese di novembre 1974. rispettivamente, pari a +6,9 per cento e a i 18,3 per cento. Se dall'interscambio si escludono i prodotti petroliferi, il saldo relativo alle altre merci risulta pari a +199 miliardi di lire. Complessivamente nel periodo gennaio-novembre 1975 le importazioni sono ammontate a 22.208 miliardi di lire e le esportazioni a 20.432 miliardi di lire, con variazioni, nei conlronti dello stssso periodo del 1974, pari, ri. spettivamente, a —7,9 per cento ed a +16,1 per cento. Nei primi undici mesi del 1975 la bilancia commerciale ha presentato perciò un saldo passivo di 1776 miliardi derivante dal saldo passivo di 4164 miliardi imputablls ai prodotti petroliterl ed a quello attivo di 2388 miliardi relativo alle altre merci. Nel corrispondente periodo del 1974 il saldo passivo lu di 6524 miliardi risultante da un saldo passivo di 4609 miliardi per i prodotti petroliterl e da un saldo anch'esso passivo di 1915 miliardi per le altrs merci. ze segrete non brevettate o non brevettabili; conoscenze accessorie ad un brevetto, necessarie per una sua migliore messa in opera (accorgimenti tecnici, ecc.); «pacchetto» di conoscenze relative all'organizzazione o gestione di una industria o processo produttivo (assistenza tecnica). Il tema « Comprare e vendere know-how » è stato trattato dall'ing. Leandro Saija. L'acquisto del know-how — ha detto il relatore — rappresenta il mezzo più rapido per sviluppare l'attività economica dell'azienda dal momento che scavalca la fase della ricerca applicata, la sperimentazione Anale, gli incerti dell'avvio di una produzione nuova e la commercializzazione. L'ultima relazione — « Come affrontare i problemi tecnico-organizzativi » — è stata esposta dall'ing. Giancarlo Girardo. Nel caso di cessione di un « know-how » all'estero l'azienda deve affrontare una serie di attività in parte nuove, in quanto si tratta di una fornitura « anomala » per la struttura aziendale. Il relatore ha ricordato quali sono 1 passi da compiere, le difficoltà da tenere presenti, i costi da valutare nella fase di preventivazione ed esecuzione di un contratto di knowhow.

Persone citate: Giancarlo Girardo, Leandro Saija

Luoghi citati: Roma