Pagata una parte del riscatto per il bimbo rapito a Napoli ?

Pagata una parte del riscatto per il bimbo rapito a Napoli ? Mentre l'angoscia continua a crescere Pagata una parte del riscatto per il bimbo rapito a Napoli ? In due rate sarebbero stati versati 60 milioni, ma il piccolo continua a restare in mano ai banditi -1 rapitori sono conoscenti della famiglia? (Dai nostro corrispondente) Napoli, 13 gennaio. (a. 1.) Inquietanti interrogativi incombono sulla vicenda di Vlncenzino Guida, il piccino di sedici mesi rapito alla vigilia dell'Epifania. Nonostante l'accorato appello dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Ursi, e i disperati appelli dei genitori, i banditi continuano a tenerlo in ostaggio. Anche oggi nessuna notizia è filtrata dai familiari del piccino ed un silenzio rigoroso è mantenuto dagli inquirenti. Non si sa se rispondano a verità le voci che circolano a Barra, dove vive il nonno materno, Salvatore Gallozza, cioè che ai rapitori sarebbero già state versate due rate del riscatto: un primo acconto, di venti milioni, ed un secondo che si aggirerebbe sui quaranta milioni di lire. Come è noto i genitori del piccolo, non posseggono beni, mentre sono abbastanza buone le disponibilità economiche del nonno del ragazzo, il quale è titolare di alcuni negozi. E' certo che i rapitori conoscevano bene la situazione della famiglia e sapevano che Salvatore Gallozza avrebbe potuto pagare. Non si sa nulla su i contatti che i banditi hanno avuto con la famiglia, ma semb; a da escludere che abbiano usato 11 telefono per evitare di essere riconosciuti: non si esclude infatti che coloro che hanno attuato il sequestro siano persone note alla famiglia. Gli inquirenti, almeno apparentemente, hanno abbandonato le indagini per non compromettere la vita del piccolo, ma è certo che stanno sorvegliando tutte le persone sospette (e nella zona sono parecchie) che potrebbero essere coinvolte nel sequestro.

Persone citate: Barra, Salvatore Gallozza, Ursi

Luoghi citati: Napoli