Più sanguinosi scontri a Beirut e nei villaggi

Più sanguinosi scontri a Beirut e nei villaggi Si estende la guerra civile in Libano Più sanguinosi scontri a Beirut e nei villaggi Beirut, 13 gennaio. La guerra civile in Libano è proseguita oggi e le forze musulmane hanno intensificato le loro operazioni miranti a bloccare i villaggi cristiani per costringere gli abitanti a togliere il blocco in atto da una settimana ai campi profughi palestinesi di Beirut. Mentre i combattimenti proseguivano sia nella capitale che in altre zone del Paese, le autorità hanno reso noto che oggi i morti sono stati 44 e i feriti 78. Un portavoce musulmano ha detto che sarà tolto il blocco non appena i cristiani toglieranno il loro ai tre campi palestinesi nel territorio controllato dai cristiani stessi attorno a Beirut. Ma il partito della Falange, che dispone dell'esercito privato più potente del Libano, ha già fatto sapere che il blocco contro i tre campi sarà tolto soltanto quando i palestinesi saranno completamente disarmati e messi sotto il controllo dell'esercito. Un violento incendio è divampato oggi nel porto di Beirut ed una densa coltre di fumo si è estesa a tutta la zona del lungomare. La radio ha detto che si è incendiato uno dei più grossi magazzini e che non si può escludere un sabotaggio. Scontri violenti sono divampati oggi nel centro della capitale specialmente nel quartiere degli affari e delle banche dove si trova anche l'ufficio del primo ministro Karami. La sua auto, che era parcheggiata in strada, è stata colpita da un razzo e distrutta. Anche a Tripoli sono avve¬ nuti violenti combattimenti. Si è combattuto pure nella cittadina cristiana di Zagharta dove si sono avuti cinque morti e otto feriti. Scontri durante la notte hanno impegnato da una parte i cristiani della cittadina di Zahlah e dall'altra gli abitanti dei villaggi musulmani vicini. (Ap)

Persone citate: Karami

Luoghi citati: Beirut, Libano, Tripoli