Le mire mondiali di Udella stasera al vaglio di Chervet

Le mire mondiali di Udella stasera al vaglio di Chervet Boxe "europea" a Campione (e registrata in tv) Le mire mondiali di Udella stasera al vaglio di Chervet (Dal nostro inviato speciale) Campione, 13 gennaio. A distanza di poco più di un anno dalla fulminea vittoria di Adinolfi sul tedesco Klein, la grande boxe torna a Campione d'Italia proponendo un'altra sfida continentale: quella tra i pesi mosca Franco Udella e Fritz Chervet. Quest'ultimo, uno stagionato pugile di Berna, è già stato due volte campione d'Europa della minima categoria ed ha sempre lasciato il titolo senza combattere, dopo essersi vista offrire la possibilità di tentare la scalata alla corona mondiale: respinto una prima volta a Bangkok dal thailandese Chlolnoi, Chervet è tornato a casa e si è ripreso lo scettro continentale a spese del nostro logoro Atzori. Poi ha abbandonato ancora il titolo per correre dietro alla rivincita con Chiolnoi e le ha prese per la seconda volta. Fritz Chervet ha quasi 34 anni, ma non ha nessuna intenzione di mollare. Ora bussa alla porta del suo successore Udella (vincitore sullo spagnolo Molledo 15 mesi fa a Milano) con la ferma determinazione di riprendersi per la terza volta II primato europeo. Ci aveva già provato nel maggio scorso a Zurigo ma il primo match tra Chervet e Udella è cosa da non ricordare: tra un pugile febbricitante — Il nostro — ed uno inspiegabilmente sovreccitato — lo svizzero — l'incontro sfociò in una disgustosa rissa che l'arbitro spagnolo Martinez risolse squalificando entrambi i pugili. Franco Udella era stato costretto, da un assurdo - diktat » de//a Federazione elvetica, a salire egualmente sul ring malgrado un violento attacco febbrile. L'inchie sia dell'EBU sullo -scandalo- di Zurìgo accertò la più completa buona fede del campione d'Europa, anche se si arrivò — come sempre — al compromesso, designando nuovamente II pugile di Berna come sfidante ufficiale di Udella. Indipendentemente da questo brutto episodio, è chiaro che il pugile elvetico, In una categoria estremamente povera anche a livello continentale, resta il più degno di contendere il titolo ad un Udella che ha, come lui, mire mondiali. Il piccolo sardo, dopo aver tentato Invano di strappare la corona assoluta dei pesi mosca al venezuelano Gonzales, ha vissuto una breve parentesi da campione del mondo dei minimosca, battendo nell'aprile scorso a Milano Il messicano Martinez. Una seria indisposizione gli impedi poi di difendere la corona entro i termini stabiliti dal WBC. Il campione è ora il venezuelano Estaba, vincitore di quel Lovera, paraguaiano, che Udella avrebbe dovuto incontrare nel settembre scorso. Sia per Udella, che oggi accusava kg 51,300 contro I 50,800 richiesti ma che saltando la cena dovrebbe aver risolto il problema del • peso », sia per Chervet II titolo europeo è un passaggio obbligato per mantenere vive le proprie aspirazioni mondiali: un traguardo forse più alla portata dell'italiano (sia verso Estaba, sia verso Miguel Canto, campione mondiale dei mosca) grazie al potenti agganci internazionali del suo manager Branchini. Quest'ultimo tuttavia, prima di cercare la conclusione di un accordo, vuole che Il suo - pupillo » convalidi sul ring la propria convinzione di essere tornato al massimo dell'efficienza fisica, mettendo sotto, senza discussione, lo scorbutico Chervet. L'appuntamento è per domani sera, sul ring allestito nel piccolo bocclodromo di Campione, un appuntamento esteso ai telespettatori Italiani anche se probabilmente l'opportunità di evitare la concomitanza con una rubrica televisiva delicata come « Tribuna politica », /;' costringerà ad accontentarsi di una « registrata » verso le 22,40 sul Primo programma. In ogni caso, date le caratteristiche dei due protagonisti, non sarà uno spettacolo noioso: Chervet è un buon picchiatore, piuttosto carente in fase difensiva: anche Udella vanta, rispetto al suo peso di poco più di 50 chili, una non trascurabile potenza ma II temperamento lo porta sovente a -scoprirsi. Il rischio del k.o. insomma c'è per entrambi pur se il piccolo sardo, non ancora ventinovenne e fisicamente meno logoro dell'avversario, merita una certa fiducia. Gianni Pignata , Franco Udella

Luoghi citati: Bangkok, Berna, Europa, Italia, Milano, Zurigo