Tamburello, da Asti minacce di scissione

Tamburello, da Asti minacce di scissione Tamburello, da Asti minacce di scissione Presentate in un congresso una serie di richieste (m. s.) Il tamburello sembra alla vigilia di una scissione, proprio nel momento in cui la Federazione porta avanti un discorso di respiro nazionale. Le società astigiane, da diverso tempo in urto con 1 dirigenti federali, si sono riunite sabato a congresso ed hanno presentato una serie di richieste, un vero e proprio « aut-aut ». Spaventate dalle enormi spese che verrebbero a comportare i campionati di serie A a « girone unico » e la B « regionale », gli astigiani hanno chiesto che le squadre di prima categoria siano libere di scegliere se disputare la serie A o autoretrocedersi in B e che il torneo cadetto conservi un carattere provinciale. Nel caso che la proposta non venisse accettata, minacciano di ritirarsi dalla Federazione e di organizzare un proprio campionato autonomo. Al « tamburello del soldi », delle lunghe trasferte, del campioni pagati a suon di milioni oppongono un «tamburello dei poveri », più legato alla tradizione ed al campanilismo, meno ambizioso negli obiettivi. Alla riunione di Asti erano stati invitati numerosi dirigenti federali: il presidente Toschi di Bologna, il trentino Morghen, l'alessandrino Ferrando e Crosato, presidente della Commissione tecnica. Essi si sono riservati di discutere la questione nel consiglio federale convocato per sabato prossimo a Verona. Sembra però assai difficile che le richieste astigiane possano essere accettate.

Persone citate: Crosato, Toschi

Luoghi citati: Asti, Bologna, Verona