La storia di una ex "cenerentola,, che ora divorzia da Henry Ford II

La storia di una ex "cenerentola,, che ora divorzia da Henry Ford II Da New York la notizia che V amore è finito La storia di una ex "cenerentola,, che ora divorzia da Henry Ford II La bella Cristina Vettore, di famiglia vicentina, ha 45 anni - Il marito, magnate dell'automobile, 59 - Sposati nel 1965, entrambi reduci da una precedente esperienza matrimoniale (Nostro servizio particolare) New York, 10 gennaio, (r. s.) Dopo undici anni di matrimonio, la milanese Cristina Vettore Austin ed il magnate dell'automobile Henry Ford II avrebbero deciso di divorziare. L'annuncio ufficiale, da parte dei legali della coppia, sarebbe imminente. Henry Ford II, uno degli uomini più ricchi del mondo, ha 59 anni, Cristina 45 circa. Si erano sposati il 20 febbraio del '65, in incognito, in un albergo di Washington, davanti a un giudice di pace. La loro storia aveva riempito le pagine dei rotocalchi fin dall'inizio degli anni sessanta. Si scrisse che l'America puritana non perdonava al magnate di aver divorziato dalla prima moglie (dopo 23 anni di matrimonio e tre figli) per questa raffinata italiana, reduce a sua volta da uno sfortunato matrimonio con un ufficiale canadese. Si scrisse anche che Cristina Vettore era vedova, ma William Austin, l'ex marito, dal Canada, si affrettò a smentire. La Chiesa cattolica, alla notizia delle nozze, scomunicò «esemplarmente» i neo-coniugi. Si erano conosciuti nel 1960, da Chez Maxim's a Parigi, ad un pranzo in onore della principessa Grace di Monaco. Colpo di fulmine, e successivi incontri furtivi, a bordo di panfili e nei nascondigli dorati delle isole più lontane. Ford era ancora sposato con Anne Mc-Donnel: lei venne a sapere la storia, lo accusò di «crudeltà mentale» e divorziarono, ma solo nel 1964. Un anno dopo, le nuove nozze. Alla notizia del prossimo matrimonio, Cristina fu immediatamente definita «Cenerentola». Si scavò nel suo passato, si scoprì che era originaria di Grancona, un paesino presso Vicenza, dove aveva trascorso un'infanzia e un'adolescenza povere. Ma c'era la predestinazione. «Già allora — raccontavano i compaesani ai cronisti ac¬ corsi — era diversa dalle altre bambine: vestita di stracci, sì, ma era più intelligente di tutte e sembrava una signora». A sedici anni, si era trasferita a Milano con la madre (il padre era morto) in cerca di fortuna. Cristina studia, impara il galateo e «aggiunge alla bellezza, quel tan¬ to di fascino che le apre le porte di una nota casa di mode». Poi, le nozze con il canadese e il trasferimento a Londra, cioè ingresso nello « smart-set » internazionale. L'unione vacilla dopo qualche tempo, l'ex indossatrice fa le valigie e torna in Italia, nel suo appartamento di Milano; ma anche a Parigi, sulla Costa Azzurra, a New York. Poi, il colpo di fulmine. Quando si sparge la notizia del matrimonio con Ford II, le giungono da ogni parte d'Italia richieste di aiuto: un pastore sardo, ad esempio, le scrive: «Cara signora Ford. Mi è morto il somaro e non posso più seguire le pecore al pascolo. Ho bisogno "immediato di una jeep americana». In luna di miele, gJi =.posi concedono interviste. Lei: «Lo adoro perché ncn fa pensare che è il signor Ford. Va matto per la zuppa di cipolle e si diverte a camminare a piedi scalzi». Lui: «Questa donna ha avuto il coraggio di arrivare in ritardo al matrimonio». La favola è durata undici anni, ma già da qualche tempo nubi minacciose offuscavano il ménage, un tempo sereno: «Cristina si annoia», «Cristina è triste» titolavano i rotocalchi nell'autunno del '74, in occasione di una vacanza in Europa d'-'la signora Ford. Si dice ebe l'anno scorso Henry II sia stato fermato in California, mentre guidava in stato di ebbrezza; accanto aveva una modella, molto più giovane della moglie. Forse, sospirano i rotocalchi, la mancanza di un figlio ha contribuito a minare un'unione che sembrava cosi ben assortita. Maria Cristina Vettore in una recente fotografia (Telefoto)

Persone citate: Anne Mc-donnel, Cristina Vettore, Cristina Vettore Austin, Henry Ii, Maria Cristina Vettore, William Austin