Recitano "Il capitale,, con Ofelia e re Lear
Recitano "Il capitale,, con Ofelia e re Lear Lo spettacolo al cabaret Voltaire Recitano "Il capitale,, con Ofelia e re Lear Marx, Shakespeare, la funzione dell'attore, l'artificio scenico del teatro tradizionale: dalla fusione di queste quattro componenti ideologico-teoriche nasce lo spettacolo «Il Capitale di Carlo Marx» che il Gruppo dei Quattro Cantoni, diretto da Rino Su-dano, presenta al Cabaret Voltaire. Esiste un linguaggio politico in teatro? Qual è il ruolo storico dell'«artista» nella nostra società? Una ricerca che la compagnia sta compiendo dallo scorso anno, quando sullo stesso tema allestì «I sette contro Tebe». C'è il rischio, spiegano gli attori, che il messaggio rivoluzionario contenuto in un'opera teatrale perda la sua efficacia nella mediazione gratificante dell'arte. Da qui i «contrasti» sulla scena: Marx e Shakespeare, un coro popolare russo e il Don Giovanni di Mozart, un'attivista politica che recita brani del Capitale, un intellettuale chiuso nell'impotenza della sua vasca da bagno alla Marat, un gruppo di personaggi tratti dall'Amleto e dal Re Lear che ripetono fino al fastidio i loro ruoli fiaccandosi come marionette disarticolate, senza scheletro. La metafora sulle contraddizioni dell'arte scenica e della lotta di classe si svolge in una cornice fatta di elementi essenziali. Al centro una cucina a gas con alcune pentole, a sinistra un bagno candido come il fondale e 1 il palcoscenicoL tre luci e ' tre personaggi. L'intellettuale legge lettere di solidarietà proletaria senza compiere alcun movimento, l'attivista passa dalla teoria delle citazioni di Marx alla lotta di piazza, Ofelia, bloccata con stanchezza sulla sua follia, è incline a subire il fascino linguistico del letterato. Un lenzuolo scopre poi re Lear in dialogo con il Matto: il fascino del personaggio è forte e tentatore. Il re oerca di reagire dicendo meccanicamente qualche parola del Capitale. Ma la trasformazione è impossibile e Lear si accascia sul suo trono. L'impegno didascalico è forse più chiaro negli intenti che nello stile della realizzazione e nell'intellettualistico amalgama dei materiali usati. Il significato della metafora non sempre riesce di facile lettura per lo spettatore che disperde la sua attenzione nell'inseguire troppi segni e citazioni. s. c.
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