Istituti professionali ancora in agitazione

Istituti professionali ancora in agitazione Vita tormentata della scuola Istituti professionali ancora in agitazione Lezioni sospese, le garanzie del ministro ritenute insoddisfacenti - Oggi, per lo sciopero degli statali, tutte le scuole si fermano un'ora - All'Università la sospensione è per 24 ore Le vacanze natalizie non hanno calmato gli animi esasperati della scuola: ieri l'attività non è ripresa negli istituti professionali in lotta dai primi di dicembre, oggi insegnanti e personale scolastico scioperano nelle materne, elementari, medie, Università. Lo sciopero è nazionale ed è stato indetto dai sindacati confederali per l'applicazione degli accardi del maggio 1975 relativi alle carriere ed alle condizioni economiche e il rinnovo del contratto. La protesta sarà di un'ora (la prima nelle materna ed elementari, l'ultima nelle medie). All'Ateneo, invece, l'attività verrà sospesa per l'intera giornata. La protesta vuole sollecitare, la soluzione dei problemi delle carriere, ma anche quelli della riforma. Ovunque sono indette assemblee e collettivi per valutare la situazione e per esprimere opinioni su eventuali future proteste. Gli studenti degli istituti professionali dopo le occupazioni durate una ventina di giorni prima delle vacanze, ieri hanno ri- fiutato di partecipare alle lezioni. Alcune sidi sono state occupate, in altri istituti la protesta si chiama «assemblea permanente», comunque il risultato è uno solo: nessuna attività didattica. Non è valsa a sbloccare la tensione la presenza dell'ispettore ministeriale ing. Guida. Si è incontrato con i giovani, il preside, gli insegnanti al Vigliardi e Paravia. Da questa scuola è partita la scintilla di protesta ed è qui che c'è 11 nucleo maggiormente deciso a non cedere « fino a quando il ministro non darà una risposta personale, sottoscritta e controfirmata, accattando le nostre richieste ». Nel corso dell'assemblea c'è stato uno scambio di idee delle parti: l'ispettore ha spiegato quali possibilità hanno i responsabili della scuola di fare concessioni. Rilevando che il ministro «ha accattato il possibile», ha aggiunto che il resto deve essere affidato alla riforma. Ad esempio gli studenti sollecitavano l'istituzione della quarta e quinta classe per consentire a chiunqus lo desideri d( proseguire gli studi Ano alla maturità. Il ministro ha detto si ed i presidi stanno cercando gli insegnanti per la formazione delle nuove classi: piuttosto la difficoltà viene dalla scarsità di alunni. Parecchi si sono già sistemati divarsamente oppure hanno rinunciato a proseguire gli studi. Era inoltre stata presentata una serie di richieste che rientrano nella riforma, per le quali è possibile una soluzione valutata scuola per scuola: la riduzione dell'orario da 40 a 36 ore settimanali, le biblioteche di classe con testi di studio e non di svago, l'ammodernamento dei corsi. Il ministero in questi casi acconsente a miglioramenti «alla buona», in attesa che la riforma delle superiori annulli le distanze fra studenti ed elimini le sperequazioni tra scuole di serie «A» e di serie «B». E di questo i contestatori non sono soddisfatti. Che cosa accadrà nei prossimi giorni? Stamane, durante le assemblee, è possibile che 1 giovani decidano di formare gruppi di studio, ma è probabile che la situazione non si sblocchi prima di domenica. Per quel giorno è prevista una riunione a Roma dei delegati studenteschi di tutta Italia. * Il provvedicore avv. Antinoro ha smentito di essere stato nominato sovraintendente di Palermo. « Spero di ritornare nella mia terra, è naturale, ma per ora sono provveditore a Torino. Se resto qui, continuerò a lavorare con serietà ed entusiasmo, come ho sempre fatto ». Afferma: «Il 12 gennaio è prevista a Roma la riunione del consiglio di amministrazione del ministero, l'organo preposto all'assegnazione delle cariche, soltanto in quella sede ci potranno essere decisioni ».

Persone citate: Antinoro, Vigliardi

Luoghi citati: Italia, Palermo, Roma, Torino