Le città più fortunate: Napoli, Imperia, Roma

Le città più fortunate: Napoli, Imperia, Roma Con la fine di Canzonissima, il monte premi più alto nella storia della Lotteria Italia Le città più fortunate: Napoli, Imperia, Roma Roma, 6 gennaio. Con « Un colpo di fortuna », la trasmissione che ha sostituito «Canzonissima», la Lotteria Italia ha polverizzato ogni record d'incasso: oltre quattro miliardi, ricavati con la vendita di sei milioni e 502.514 biglietti, quasi centomila in più rispetto al '74. Il totale del monte premi assegnato è di 2 miliardi e 138 milioni, mentre gli altri due miliardi andranno a finanziare enti di beneficenza ed assistenza. Le città che hanno acquistato la maggiore fetta di speranza sono state, nell'ordine: Roma 1.507.000 biglietti pari al 23,2 per cento), Milano (890.000, 13,7), Napoli (402.000, 6,2), Torino (302.000, 4,9), Firenze (216 mila, 3,3), Genova (208.000, 3,2), Bologna (185.000, 2,9) e Bari (118.000, 1,8). L'estrazione dei biglietti vincenti è avvenuta stamane al ministero delle Finanze, all'Eur. Il monte premi era diviso in tre categorie. Alla prima (da 200 fino a 100 milioni) appartenevano i sei tagliandi abbinati ai concorrenti in gara per la finalissima di Un colpo di fortuna, chiusi in buste sigillate; della seconda facevano parte i 24 biglietti estratti subito dopo, i cui possessori hanno vinto 25 milioni ciascuno; nella terza sono stati compresi altri 70 tagliandi con un premio di « consolazione » di 10 milioni. Dal 1956, quando eso. dì « Canzonissima », poche cose sono cambiate nel solenne meccanismo per l'estrazione dei Diglietti. Quest'anno, una piccola innovazione: le sei urne (una per la scelta delle lettere delle serie dei biglietti e le altre per i numeri) sono state azionate elettricamente. I numeri e le serie estratti sono stati annunciati al pubblico da 12 ragazze, davanti a una commissione presiedu ta dal dott. Torre, direttore generale delle entrate speciali al ministero delle Finanze. Ultima curiosità, la geografìa delle vincite. A parte Napoli, dove è andato il primo premio (per la quarta volta), la fortuna ha mostrato ancora una predilezione speciale per Roma, che negli ultimi quindici anni aveva vinto il primo premio ben cinque volte. L'anno scorso la capitale aveva conquistato addirittura il primo e il secondo premio. Quest'anno con il terzo, quarto e sesto premio della « Lotteria Italia », Roma, dove è stato venduto quasi un quarto dei tagliandi, ha fatto ancora una volta la parte de! leone. Assai meno fortunata Milano, anche se il quin' to dei tagliandi milionari è stato venduto nella provincia milanese. Molta fortuna in Liguria: sia per il vincitore del telequiz di Sampierdarena, sia, soprattutto, per il possessore del biglietto da 140 milioni, venduto a Imperia. Cercare di scovare i vincitori comporta, come sempre, una serie di difficoltà pressoché insormontabili. Paura di prestiti, favori, regali, seccature, rendono introvabili i superpremiati. V'è poi un altro argomento scottante ohe I li induce a non scoprirsi, le l tasse. Per legge le vincite alle lotterie ne sono esenti, ma il reddito no e questo spiega perché i vincitori siano, quasi sempre, anonimi. Ormai, sono tutti diventati abilissimi nel mantenere questo anonimato, facendo prelevare i premi al ministero da qualche legale, da un notaio, oppure affidandosi alla discrezione di una banca. Per risalire in qualche modo ai sei fortunati signori che hanno visto apparire sul teleschermo il numero del Digli >.,to da loro acquistato, non rimane che cercare i rivenditori. Goffredo Vittori, proprietario di una tabaccheria in via della Pisana 500, al quartiere Aurelio di Roma, ha staccato il tagliando « CE 25 607 », al cui possessore è andato il terzo premio di 130 milioni. A lui toccherà una tangente di due milioni e mezzo. « Con me la befana è stata di manica larga — dice — in tutto ho venduto circa 200 biglietti della lotteria; quelli rimasti, un bel mucchietto, li ho tenuti per me. Quello vincente? Quasi di sicuro è stato ceduto negli ultimi giorni, comunque dopo Capodanno ». I 200 milioni del primo premio della Lotteria di Capodanno sono finiti a Napoli, nonostante un notevole calo nelle vendite rispetto agli ultimi anni. « L'ho venduto io il biglieto serie BD numero 91088 — spiega Felice Franco Ferrante, sposato, con una bambina, 37 anni festeggiati oggi — nel mio chiosco alla stazione ferroviaria di Napoli-centrale, all'altezza del binario 13. Ho controllato tutte le matrici e penso d'aver ceduto il fortunato tagliando verso i primi giorni di dicembre. Miglior befana e compleanno non potevo trascorrere ». A lui come rivenditore, spetta un premio di quattro milioni. g. f.

Persone citate: Felice Franco Ferrante, Goffredo Vittori