Due ordini di cattura per favoreggiamento

Due ordini di cattura per favoreggiamento Due ordini di cattura per favoreggiamento Firmati dal giudice Pepino contro Andiloro e Beretta, arrestati da Criminalpol e Mobile IIIMItltllllllllllllllllllIIIlllIIIItlItlllIllItllllllllIl sostituto procuratore della Repubblica, dott. Livio Pepino, ha concluso gli interrogatori delle persone Indiziate per il sequestro di Carla Ovazza. Ha convalidato il fermo di Silvano Palazzi e Pietro Riccobene (accusati di concorso nel rapimento) e ha firmato due ordini di cattura, per Rosario Andiloro e Giancarlo Beretta, responsabili di favoreggiamento personale. Il magistrato, nella notte tra venerdì e sabato, ha interrogato per quasi quattro ore anche Valerlo Genesio, il personaggio più enigmatico e sfuggente di tutta la vicenda. Alla presenza del suo difensore, avv. Renzo Mazzola, il trentottenne cuneese, residente a Druento, proprietario di una villa a Viverone e di uno yacht ancorato a Porto Ercole, ha tenuto lesta — pare con molta sicurezza — alle contestazioni del dott. Pepino. Chi è Genesio? E' un personaggio assai conosciuto nel «giro» della malavita torinese, in attesa del processo per il tentato sequestro di un industriale, parente della famiglia Agnelli. La polizia, nel settembre '73, riuscì a sventare il colpo con poche ore di anticipo. Trovò i fogli con il messaggio che una donna avrebbe dovuto leggere alla famiglia e con le istruzioni per il pagamento del riscatto. Rapita Carla Ovazza, i sospetti del vice questore Montesano e del capo della mobile Fersini si appuntarono su Valerio Genesio, perché amico di «Maurizio» (Brandestini) e di «Mimmo» (Chiarello). Invitato in Questura «come testimone», l'uomo non ebbe difficoltà ad ammettere: « E' vero, conosco Chiarello: ma non sono suo amico. Brandestini l'ho visto soltanto lllllllllttlItlllllIlllllllllItlKlllItllliltlllliailllItlllB due o tre volte, in compagnia del Chiarello, in un bar. Poiché conoscevo "Mimmo", sono stato presentato anche a Maurizio. Tutto qui. Li ho visti, l'ultima volta, il 24 o il 25 novembre». Strana data: sono i giorni che precedono il sequestro di corso Duca degli Abruzzi (26 novembre sera) e i giorni in cui si dileguano tanti personaggi: Chiarello, Iannizzi, Brandestini... Comunque, a carico dt Genesio, la polizia aveva, per il momento, soltanto sospetti, e lo rilasciò. Ma gli uomini di Montesano — i marescialli Di Stella, Patera e Di Geronimo — lavorano giorno e notte per mettere insieme indizi, raccogliere voci, controllare prove. La conoscenza tra Genesio, Brandestini e Chiarello nasconderebbe un «rapporto di affari» (come dice il magistrato) tutt'altro che chiaro. Il testimone viene convocato nuovamente in Questura, e questa volta la sua posizione si aggrava. Adesso il dott. Pepino dovrà esaminare i voluminosi fascicoli che gli sono stati consegnati dalla polizia e dai carabinieri, e poi decidere quali provvedimenti adottare net prossimi giorni a carico degli indiziati. Accanto a personaggi marginali (amiche e fidanzate accusate dì favoreggiamento), a personaggi importanti oltre ai tre ricercati, Andiloro, Palazzi, Genesio, Riccobene), ve ne sono alcuni dai contornì ancora incerti. Ad esempio quell'Ettore Carenini, play-boy che viveva ai margini della malavita, teneva contatti con Brandestini, Iannizzi e Chiarello. Anche quest'ultimo, sarebbe scomparso da Torino proprio il mattino del 26 novembre, giorno del sequestro.

Luoghi citati: Druento, Torino, Viverone