Forse una svolta nel "giallo,, di Rosasco

Forse una svolta nel "giallo,, di Rosasco Forse una svolta nel "giallo,, di Rosasco Fermato l'amico della donna uccisa e bruciata a Vigevano E' un autotrasportatore di Casale Monferrato, sposato e separato dalla moglie - Da tempo vìveva con la mondana - Interrogato a lungo in carcere (Dal nostro corrispondente) Vigevano, 2 gennaio. Il fatto nuovo nel delitto di Rosasco, dove la mattina del 21 dicembre in località «Case Nuove» fu rinvenuto il cadavere carbonizzato della mondana Margherita Atierno, ventenne, originaria di Omignano Scalo (Salerno) e madre di due bimbi, è rappresentato dal fermo indiziario del convivente della donna, Carmine Natale, di 35 anni, nativo di Nusco (Avellino), sposato e diviso dalla moglie, padre di due figli. Il Natale è un autotrasportatore, commercia in vini assieme ai fratelli ed è titolare di un deposito in via Argine Malpensata 25 a Casale Monferrato. La moglie risiede in via Asti 19. Quando l'uomo ha conosciuto l'Atierno è andato a vivere con lei in corso Valentino 140-7. E' una delle persone che la scorsa settimana ha riconosciuto la mondana nel cadavere martoriato dell'Atierno. I carabinieri hanno fermato l'uomo la sera di S. Silvestro. Il provvedimento è stato ora convalidato dal sostituto procuratore della Repubblica di Vigevano, dott. Renato Grillo. Il magistrato ha già interrogato Carmine Natale per tre ore e mezzo nel carcere di S. Vittore a Milano, dov'è stato rinchiuso. Questo nuovo risvolto della vicenda potrebbe essere decisivo ai fini della risoluzione del «giallo». Il comandante della compagnia carabinieri di Vigevano, capitano Cerulli, dirige le indagini che vedono impegnati i suoi uomini in tutto il Piemonte, principalmente dal Casalese al Monferrato fino alle porte di Torino. Non è stato detto altro dagli inquirenti, cosi come parco di parole è stato il sostituto prò curatore: «Ho convalidato il fermo indiziario», ha detto. Nient'altro. Gli inquirenti sono attualmente impegnati a ricostruire i movimenti di Carmine Natale dal giorno in cui per l'ultima volta ha visto l'Atierno a quando si è rivolto alla balia dei figli dell'uccisa, Antonia Di Gaetano in Granata, di 62 anni, residente a Carmagnola, per chiedere notizie della convivente. Il fatto che il magistrato abbia deciso di attendere qualche giorno prima di sentire nuovamente l'indiziato, significa che si stanno ancora cercando elementi probanti prima di potersi pronunciare sulla posizione di Carmine Natale. Un elemento che sembra scontato è che nella zona di Rosasco e della frazione Rivoltella, dov'è stato rinvenuto il cadavere della mondana, Carmine Natale non fosse un viso del tutto sconosciuto, come pure forse neppure la sua «Alfa Romeo 2000» color blu era passata inosservata. Diversi interrogativi, invece, attendono ancora una risposta: l'accertamento del luogo dove l'Atierno è stata soppressa; dove l'omicida si è procurato il mattarello col quale ha colpito la donna alla testa e da lui dimenticato poco distante dal corpo martoriato. E ancora: quale combustibile è stato usato per dare alle fiamme il corpo dell'uccisa? A proposito del rogo, un fatto sembra certo: la sera del 19 dicembre, due giorni prima cioè del ritrovamento del cadavere di Margherita Atierno, qualcuno dalla frazione Rivoltella avrebbe notato levarsi delle fiamme in direzione della località Case Nuove, appunto il luogo dov'è stata trovata la mondana. S- r. Carmine Natale

Persone citate: Carmine Natale, Cerulli, Renato Grillo, Rivoltella