Il giovane rapinatore arrestato nel minimarket era stato dimesso dal manicomio per una licenza

Il giovane rapinatore arrestato nel minimarket era stato dimesso dal manicomio per una licenza Il giovane rapinatore arrestato nel minimarket era stato dimesso dal manicomio per una licenza Il particolare emerso durante il processo per "direttissima" - Il difensore ha chiesto che vengano compiuti altri accertamenti per stabilire se sia necessaria una perìzia psichiatrica - Rinviato il dibattimento E' comparso ieri hi tribunale (presidente Palaia, p.m. Pepino) Rosario Doria, 20 anni, abitante alla Falcherà, che la vigilia di Natale, con due complici rimasti sconosciuti, tentò di rapinare l'incasso del minimarket di via Veleggio 14, gestito dal proprietario Ferdinando Casetta, 50 anni. I banditi, verso le 20, quando ormai Casetta stava per chiudere, entrarono nel negozio. Uno dei tre impugnava una pistola, una Colt calibro 45, fortunatamente scarica. Gli altri due si gettarono sul denaro, circa 900 mila lire. La scena, però, fu notata da alcuni passanti che diedero l'allarme. Accorse un appuntato di polizia, Giovanni Coppa, e due del malviventi si allontanarono, abbandonando il bottino. Rosario Doria, quello che stringeva in pugno la pistola, ebbe qualche attimo di esitazione. E quando, cautamente, cominciò a indietreggiare verso l'uscita si trovò il collo avvinghiato dalle braccia di Casetta. Doria, per liberarsi dalla stretta, vibrò alcuni colpi con il calcio della pistola sulla testa del commerciante, ma Casetta non lo mollò. Per «direttissima» fu rinviato a giudizio con le pesanti imputazioni di tentata rapina aggravata (uso di arma e numero del partecipanti), lesioni volontarie e furto d'auto. Risultò infatti che il terzetto, per fare il colpo, aveva rubato una macchina Il difensore, avvocato Balestra, ha però presentato, all'Inizio del dibattimento, un'istanza di rinvio. «Rosario Doria — ha detto l'avvocato — è militare e, attualmente: si trova in licenza. Ma nei pochi giorni che ho avuto a disposizione sono riuscito ad accertare che il giovane fu ricoverato all'ospedale militare perché si era tagliato le vene del braccio sinistro. Guarito dalle ferite venne inviato a Collegno, in osservazione, e il primo novembre fu dimesso con una licenza dt convalescenza di 60 giorni, che tuttavia comportava l'ob I bligo d'una visita di controllo, \ Non posso dire che Doria sia ma¬ lato di mente, ma certo alcuni.! fatti che lo riguardano meritano di essere approfonditi». 51 è anche saputo che il giova ne, orfano di padre, appartiene ad una famiglia di brava gente che lavora e che non gli ha mai fatto mancare aiuto e assistenza. Il tribunale ha accolto la richiesta del l'avvocato Balestra 3d ha rinviato il processo al 13 gennaio. Si vedrà allora se sarà necessario disporre una perizia psichiatrica. Mentre 1 giudici si ritiravano in camera di consiglio, Doria ha chiamato il suo difensore e gli ha detto: «Mi sono dimenticato un particolare. Un'altra volta sono stato ricoverato in ospedale psichiatrico a Udine».

Luoghi citati: Collegno, Udine