"Chrysler,,: sì ai licenziamenti

"Chrysler,,: sì ai licenziamenti La decisione dei lavoratori "Chrysler,,: sì ai licenziamenti Le maestranze inglesi hanno accettato il piano governativo di ristrutturazione - Oggi senza lavoro 8000 persone (un terzo dei dipendenti) Londra. 1 gennaio. (Ansa) « Luce verde » per il plano di ristrutturazione della « Chrysler » inglese che prevede, a partire da domani, U licenziamento di oltre ottomila dipendenti delia sussidiaria della casa di Detroit in Gran Bretagna. I lavoratori degli stabilimenti di Limvood (dove domani perderanno il posto di lavoro 15.000 dipendenti), di Luton, di Dunstable e di Stolte, hanno optato oggi per II « si » al progetto governativo, accettando In linea di principio anche « 11 taglio » di un terzo degli organici dell'azienda. lari a Coventry (una delle zone « calde » per l'alto tasso di disoccupazione locale) i motoristi avevano dato la prima positiva risposta alle proposte dt ristrutturazione: nel corso di riunioni ristrette del consigli di fabbrica e di assemblee di base allargate svoltesi nella mattinata di oggi la maggioranza dei dipendenti dell'Industria automobilistica si è quindi schierata a favore dell'intervento governativo. Soltanto a Linwood la decisione è stata presa con una stretta maggioranza: il consiglio di fabbrica ha votato con 156 « si » e 129 « no ». La decisione verrà sotteposta lunedi alla base, ma sembra scontata la sua ratifica. Le votazioni si erano rese necessarie dopo che il governo laborista aveva rivolto un secco ultimatum alle maestranze della Chrysler: accettare la ristrutturazione, e quindi i licenziamenti, eppure subire gli effetti di una immediata chiusura di tutti gli stabilimenti. La scadenza era fissata per sabato prossimo, quando diverrà operante il piano di salvataggio della casa con una prima trancia di finanziamento statale per 73'milioni di sterline. Il governo britannico che aveva concordato la portata dell'intervento a sostegno della Chrysler con 11 direttore generale della casa statunitense John Riccardo, ritiene necessari 1 licenziamenti per riportare 11 costo del lavoro a livelli competitivi in campo internazionale. La vicenda della «Chrysler Uk», iniziatasi quasi due mesi fa quando la casa-madre di Detroit ne rivelò le crescenti difficoltà finanziarie interne, si è così conclusa nella sua prima fase. Secondo l'ammissione dello stesso governo laborista, senza l'accordo dei sindacati l'intero « pacchetto » di provvedimenti sarebbe divenuto inapplicabile e i finanziamenti sarebbero stati rinviati. La direzione della Chrysler britannica aveva tatto capire che in tal caso, sarebbe divenuto problematico anche il pagamento degli stipendi a gennaio. I sindacati i quali stavano tentando di rattare una riduzione nel numer. dei licenziamenti e l'istituzione di un fondo di disoccupazione sono stati colti di sorpresa dalla mano ferma del governo e non hanno avuto altra scelta che rivolgersi alla base per ricevere un ulteriore mandato.

Persone citate: Coventry, John Riccardo, Stolte

Luoghi citati: Detroit, Gran Bretagna, Londra