Donna col rene trapiantato dà alla luce il secondo figlio

Donna col rene trapiantato dà alla luce il secondo figlio Eccezionale parto all'ospedale di Verona Donna col rene trapiantato dà alla luce il secondo figlio (Dal nostro corrispondente) Verona, 1 gennaio. (f. r.) Un parto eccezionale si è avuto stamane al reparto matf nità dell'ospedale di Verona: una donna che vive da tre anni con un rene trapiantato ha dato alla luce il suo secondogenito. La puerpera ha 35 anni e si chiama Iolanda Calmiento. L'anno scorso, il 13 febbraio, era iiata la sua primogenita. Maria Rosaria, prematura. Si era trattato del primo parto in Italia di una donna che aveva subito il trapianto renale. Al piccolo nato oggi è stato imposto il nome di Giorgio: il bimbo pesa due chili e nove etti e sta benissimo. La famiglia Calmiento abita a Napoli; il marito è commesso in un negozio di abbigliamento. Nel '65 la donna, sposata da poco, aveva perduto un figlio a causa di una improvvisa insufficienza renale. Sembrava destinata a trascorrere la vita tra casa e ospedale, per le emodialisi. Ma nel '69, Iolanda Calmiento aveva letto in una rivista che in Italia (a Verona il professor Confortini e a Roma il prof. Stefanini), si effettuavano trapianti renali tra consanguinei. Iolanda Calmiento aveva scritto fiduciosa al prof. Confortini, il quale l'aveva invitata a Verona al centro trapianti renali per una visita di controllo. Così era cominciata la spola tra Napoli e Verona, fino quando era stato possibile effettuare il trapianto. Il rene era stato donato da Mario, fratello minore di Iolanda, sposato, con un figlio. L'intervento era perfettamente riuscito, ma il prof. Confortini aveva sconsigliato una maternità. Inve¬ ce Iolanda, narra, aveva voluto a tutti i costi divenire madre. L'anno scorso era rimasta incinta ed era tornata a Verona per mettersi nuovamente sotto il controllo del prof. Confortini. Il 13 febbraio era nata Maria Rosaria. C'era stata, dopo tante preoccupazioni, una grande festa al centro trapianti, dove a fine marzo, dopo un precauzionale periodo di controllo (la bambina era stata posta in incubatrice), Maria Rosaria era stata battezzata, padrino il prof. Piero Confortini. Il chirurgo aveva nuovamente sconsigliato una nuova maternità, e invece stamane, a un mese dal ricovero della napoletana al centro trapianti, la donna è stata trasferita alla maternità, dove alle 10 e 30, con un parto regolare; è nato Giorgio.