A A A. Assumonsi giovani, ma Woody Allen di Ugo Salvatore

A A A. Assumonsi giovani, ma Woody Allen Gli strani tests per i candidati in cerca di un lavoro A A A. Assumonsi giovani, ma Woody Allen L'affare si complica. Un tempo non remoto, trovare un lavoro era difficile ma se la fortuna giovava ai postulanti, si veniva convocati, dirottati al reparto e, dopo un periodo di prova, assunti. Oggi c'è il « colloquio », una trovata psicosatanica attraverso la quale lo staff dirigenziale dell'imprenditore ha la presunzione di individuare senza fallo le attitudini e le inclinazioni del candidato. Ma di che si parla nei « colloqui »? Beh, è ovvio: di partite doppie con gli aspiranti bancari; di sistemi rotori con gli ingegneri; di monetarismo con gli economisti; di relazioni amministrative con le segretarie di azienda; di leggi che regolano le varie attività con gli « apprendisti » dell'ufficio le¬ gale e così avanti. Invece, no! Ecco un esempio. Un giovane laureato in ingegneria, convocato da alcune ditte milanesi, racconta la sua esperienza. « Il sottoscritto, ingegnere da due anni e senza adeguato lavoro, ha maturato in compenso una lunga esperienza nei cosiddetti " colloqui d'assunzione ". Ho notato che durante i colloqui non si chiedono al candidato argomenti tecnici, che sarebbero essenziali per qualificare un ingegnere, ma si divaga con sciocche domande com<; questa: "Se lei fosse ministro della Difesa preferirebbe mantenere, riformare o abolire l'esercito? ". Qualche volta, oltre alla giovanissima età e all'alta votazione, è anche richiesto l'aspetto fisico, come se un ingegnere dovesse fare il fotomodello. Oppure, durante i tests, in un'azienda elettronica, un relatore, con frasario alla Buffalo Bill, ha dichiarato che requisito essenziale per l'assunzione è di possedere la « grinta ». Invece il direttore di un centro di ricerche metallurgiche ritiene che se l'aspirante è fidanzato da qualche anno, rivela mentalità improduttiva ». Un'altra esperienza. Un giovane ragioniere chiamato a sostenere un colloquio nella banca alla quale aveva rivolto istanza d'assunzione, s'è trovato in imbarazzo di fronte alla domanda: «E' possibile sperimentare la propria morte oggettivamente?». Più ferrato in computisteria e con scarse difese filosofiche, il giovanotto è rimasto impietrito nella convinzione del suo crescente sospetto di non essere Kant. Da ciò si deduce che il candidato ideale per qualsiasi professione dovrebbe essere un tipo alla Woody Alien, macerato da complessi aforistici. Rispondendo al « test » di cui sopra, non avrebbe alcuna ili llicol tà a ribattere: « Sì, è possibile sperimentare la propria morte oggettivamente, e continuare a cantare una melodia ». E così si troverebbe allo sportello « Titoli » a trattare con le vecchine, travolte dalla inflazione, la svendita di una obbligazione Iri 5%, alla metà del valore nominale. « L'Eterno Nulla va perfettamente bene se sei disponibile ad affrontarlo con un abito adatto ». E l'aspirante funzionario delle Assicurazioni starebbe già stipulando un « bonus malus » per la :>r= pria Compagnia. « Non scio Dio nor, esiste, ma provate a cercare un idraulico durante i weekends». E il geometra starebbe già omologando per la Motorizzazione Civile, una partita di moto giapponesi destinate al mercato italiano. « Le calze di Lucia erano rosse, quelle di Renzo reazionarie ». E il perito edile avrebbe il 27 assicurato in una editrice alternativa. Si potrebbe continuare. Ma perché le aziende, assumendo « belle presenze » in bermude, esperte in « Colloqui con Helmholtz » sono in crisi o chiudono i battenti? Per saperlo occorrerebbe affidarsi ad un test. Ugo Salvatore

Persone citate: Buffalo Bill, Helmholtz, Kant, Woody Alien, Woody Allen