La statistica dei morti resuscitati

La statistica dei morti resuscitati Molinette: perché il magistrato è intervenuto al centro di cardiochirurgia La statistica dei morti resuscitati Sono stati alterati i dati della mortalità post-operatoria sul cuore (aumentato il numero degli interventi, diminuito quello dei decessi) falsificando cartelle cliniche - Anche con la manipolazione, il numero delle morti è quadruplo rispetto ad altri centri La statìstica della mortalità postoperatoria del centro di cardiochirurgia «A. Blalock» dell'Università, pubblicata nei giorni scorsi, è stata falsificata. I dati sono stati alterati aumentando il numero degli interventi e diminuendo il numero dei decessi. Questa operazione è stata compiuta in parte falsificando alcune cartelle cliniche di pazienti deceduti in ospedale dopo l'intervento. I fogli in cui erano descritte l'agonia e la morte di queste persone sono stati sostituiti da altri in cui si dice che l'intervento è riuscito, che il decorso è stato regolare e che l'ammalato è stato dimesso in buone condizioni. Chi ha compiuto queste falsificazioni è stato scrupoloso fino in fondo. Nelle cartelle contraffatte ci sono le copie delle lettere di accompagnamento per il medico curante in cui è prescritta la terapia che il paziente avrebbe dovuto seguire e l'invito a presentarsi dopo un determinato periodo di tempo (sei mesi, un anno) a visita di controllo, munito dell'impegnativa della mutua. Tutte le cartelle cliniche del centro di cardiochirurgia sono ora sotto sequestro. Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Livio Pepino, in seguito ad una precisa denuncia, ha preso questo grave provvedimento ed ha aperto un'inchiesta volta non già «a sgomberare il campo dalle tante calunnie lanciate da chi opera nei settori della cardiologia e della cardiochi- rurgia», ma ad accertare quali siano i reali risultati dell'attività operatoria del centro «A. Blalock». Un anno e mezzo fa il dott. Valjean Grassini, consigliere del San Giovanni, ha chiesto al prof. Carlo Campana, allora sovraintendente sanitario dell'Ente, i dati sulla mortalità postoperatoria del centro. E' stata compilata una statistica che è stata successivamente presentata al Consiglio d'amministrazione. I dati sono stati considerati autentici ed accettabili dopo che gli amministratori avevano richiesto un parere tecnico. Questo è un altro punto sconcertante della vicenda. La statistica presentata dalla sovrintendenza all'amministrazione, sebbene riportasse percentuali di mortalità assai inferiori a quelle reali, conteneva dati talmente inquietanti da mettere in allarme un qualunque addetto ai lavori. Sarebbe stato sufficiente sfogliare il trattato «Diagnostica e terapia cardiochirurgica», ed. 1975, di Francesco Morino e Fausto Rovelli (Morino è il direttore del centro «Blalock» della cui statistica si discute; Rovelli è primario della divisione di cardiologia A. De Gasperis dell'Ospedale Maggiore di Milano) per accorgersi che la mortalità del centro torinese è molto al di sopra dei valori medi. A pagina 1492 del testo citato si legge: «Nel nostro centro attualmente la mortalità operatoria è del 9 per cento (Morino e Coll. 1974). Nel centro A. De Gasperis di Milano, dove sono stati effettuati più di C00 interventi di sostituzione protesica isolata della mitrale, la mortalità, negli ultimi due anni, è del 7,5 per cento (Peronace e Coll. 1974)». Nella statistica presentata, pocMspvcopGm per questo tipo di intervento, sono riportati i seguenti dati: operati 177, deceduti 30, percentuale di mortalità 17. E' doppia di quella che il prof. Morino dichiara nel suo trattato. Per quanto riguarda la sostituzione valvolare aortica, a pagina 1545, del Morino-Rovelli, è scritto: «Nelle casistiche più recenti la mortalità operatoria è inferiore al 10 per cento. Nel centro A. De Gasperis di Milano, su 402 operati, dal 1963 al 1972, la mortalità operatoria globale è stata dell'8,7 per cento (Pellegrini e Coll. 1974); nel nostro Centro (sempre il Blolock, n. d. r.) essa è progressivamente diminuita in relazione alla maggiore esperienza di tutta l'equipe fino a raggiungere attualmente il 5 per cento (Morino e Coll. 1974)». Nella statistica resa nota dall'ospedale la percentuale di mortalità per questo intervento al centro «A. Blalock», dal '72 al '76, è del 12 per cento, ossia più che doppia di quella dichiarata dal prof. Morino sul testo. Questo dato è però inferiore a quello reale. Nel '76, ad esempio, la tabella riporta per la sostituzione valvolare aortica, 19 interventi sema alcun decesso. In realtà quattro degli operati sono morti. L'intervento più manipolato sulla tabella è quello della tetralogia di Fallot, meglio conosciuta come morbo blu. Nel '76 sono denunciati 17 casi operati con 4 decessi ed una percentuale del 24. In realtà gli interventi sono stati 10 e quindi la percentuale di mortalità è del 40. La mortalità vera, al «Blalock», si avvicina al triplo dei valori che il prof. Morino pubblica sul suo trattato. Se prendiamo invece a campione statistiche più recenti di centri qualificati, la mortalità diventa quadrupla. Nei paesi civili è buona norma chiudere i reparti che hanno risultati che non sono in linea con gli standard più avanzati. I dati globali della tabella ufficiale sono tristemente significativi: 713 interventi, 113 morti, mortalità 16 per cento. Nei centri italiani e stranieri la mortalità complessiva è del 3-4 per cento per gli interventi eseguiti in circolazione extracorporea. Ossia al «Blalock» sono morte il quadruplo delle persone che sarebbero decedute se fossero state operate in un buon centro. Ma sappiamo che la statistica è falsa. I morti sono di più e gli interventi di meno. La mortalità vera del centro, dal 1972 al 1976, è vicina al 20 per cento. La giustizia è intervenuta mettendo al sicuro le prove, la stampa ha reso di dominio pubblico i fatti, tocca ora ai responsabili della salute pubblica intervenire. Cosimo Mancini INTERVENTI IN CIRCOLAZIONE EXTRA-CORPOREA PRESSO LA CLINICA CHIRURGICA (Anni 1972 - 1973 . 1974 - 1975 - 1976) TIPO DI INTERVENTI 1972 1973 1974 1975 1976 TOTALE Dati d( 33 o3 o 33 o 3 o 33 ? 33 o § 1 * lis | | b | | a | I a § 1 a a |3 & sis, a € & ss & a 1 & a 1 & Stenosl valvola mitrale (S.V.M.) 30 9 30% 27 4 15% 38 6 16% 33 3 9% 49 8 16% 177 30 17% 18% • 19% ■ Stenosl valvola aortlca (S.V.Ao.) 20 3 15% 21 3 14% 28 4 14% 30 4 13% 19 0 0 118 14 12% 11% j ^4°. 13,5% • 14% S.V.M.+S.V.AO. 9 2 22% 16 7 44% 8 3 37% 23 3 13% 29 3 10% 85 18 21% 33,5% Dlfetto inter-atriale 33 1 3% 24 1 4% 25 2 8% 13 : 8% 25 1 4% 120 6 5% 3,6% Dlfctto Inter-ventricolare 8 1 12% 11 0 0 7 1 14% 7 0 0 10 0 0 43 2 5% 11,6% Tetrade dl Fallot 14 4 29% 14 4 29% 5 2 40% 15 6 40% 17 4 24% 65 20 31% 23% s jjjjj Altri lnterventl 21 3 14% 23 5 21% 16 2 10% 20 6 30% 25 6 24% 105 22 20% TOTALE GENERATE 135 23 17% 135 24 18% 127 21 17% 141 23 16% 174 22 13% 713 113 16% medica • 21% 27% 9% ■ 9% I dati della letteratura medica riportati nella tabella sono segnalati dai compilatori della statistica che non ne indicano la provenienza

Luoghi citati: Milano