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Preziosi per 7 milioni rapinati da due giovani In un'oreficeria di Nichelino Preziosi per 7 milioni rapinati da due giovani Sembravano fidanzati, hanno estratto la pistola minacciando la commessa • Altra rapina ad Alpignano Drammatica rapina ieri sera in una oreficeria di Nichelino, in via Torino 88: due giovani, un ragazzo'ed una ragazza, hanno immobilizzato la commessa, minacciandola con le pistole, poi hanno Infranto 1 cristalli interni della vetrina, portando via preziosi ed argenteria per oltre 7 milioni. L'assalto alle 19,30. Nel negozio c'era Rosanna Sperandio, 25 anni: «Stavo riordinando» ha raccontato «Ho sentito suonare alla porta, Ito visto quei due ragazzi, eleganti, con ti sorriso sulla bocca. Ho pensato fossere clienti. Ho aperto». I due l'hanno subito aggredi¬ ta, puntandole la pistola al capo: «Non ti muovere o ti uccidiamo». Nel retro, dove c'è 11 laboratorio, si trovavano 11 proprietario, Ezio Coda, 25 anni e un'altra commessa, Lucia Montanaro, 27 anni: «Abbiamo sentito urlare, ci siamo affacciati vedendo i rapinatori». U Coda ha impugnato una pistola gridando: «Non foie del male alla ragazza, altrimenti sparo» . I banditi, in pochi attimi, hanno infranto i cristalli e preso 1 gioielli. Poi sono fuggiti, ★ Quattro banditi, mascherati con calzamaglia e armati di pistola e fucile, hanno rapinato 11 magazzino alimentare «Centro» in via Cavour 127 ad Alpignano. L'assalto è avvenuto alle 19,15; il bottino è stato di 5 milioni. In quel momento nel negozio c'erano la titolare, Anna Bonino, 45 anni, tre commesse e quattro clienti. Alle 19,30 altri due banditi hanno tentato una rapina in una tabaccheria di Collegno al numero 75 della Torino-Pianezza. Spalancata la porta del locale, hanno intimato al titolare, Eugenio Avalla e al cognato, Matteo Plumatti: «Mani in alto e fuori t soldi» . Per tutta risposta Eugenio Avalle, con eccezionale sangue freddo, ha afferrato una sbarra di ferro e l'ha scagliata contro i rapinatori colpendone uno al capo. Dall'arma impugnata dal malvivente, una Cobra col.. 38, è partito un colpo, fortunatamente andato a vuoto. Il bandito è scivolato semisvenuto a terra, quindi, alutato dal compagno che a sua volta veniva colpito da due randellate, fuggiva abbandonante la pistola a terra. L'orefice Ezio Coda