Polemica sindacale su "Via col vento"
Polemica sindacale su "Via col vento" Polemica sindacale su "Via col vento" il vecchio film è entrato nella discussione sul contratto integrativo dei dipendenti delle sale cinematografiche: perché il pubblico le diserta Si apre oggi nel settore del cinema la trattativa per il contratto integrativo. I segretari dei sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil si incontreranno con i dirigenti dell'Agis — l'associazione che rappresenta i datori di lavoro — per discutere richieste che riguardano: organici, orario, compensi retributivi. Le proposte dei lavoratori tengono conto anche di esigenze generali che riguardano lo sviluppo dell'attività con nuove prospettive per l'occupazione. E' un impegno che si collega a quanto stabilito nel contratto nazionale e prevede una partecipazione dei delegati sindacali alle scelte dei produttori e dei titolari delle sale di spettacolo. « I due terzi dei cinematografi italiani vanno male — dicono 1 sindacati — per varie cause. CI sono dei film che valgono zero. Orari non adatti alla massa degli spettatori. Locali non utilizzati secondo le esigenze delle diverse zone». A Torino c'è un esempio. Da alcune settimane si proietta all'Astor il vecchio film « Via col vento ». Nei giorni prefestivi e festivi si fatica ad entrare; spesso bisogna fare la coda. Dice un sindacalista: « E' un film da famiglia ed il successo si spiega ». Per i dipendenti dei cinema, la favorevole accoglienza che i torinesi e non solo i torinesi (« va forte anche in altre città italiane ») hanno riservato e continuano a riservare a « Via col vento » dovrebbe far riflettere i produttori. E' una controprova del perche « certi spettacoli non reggono ». Il riferimento riguarda ì brutti film e quelli infarciti di « parolacce e scene oscene. Reggono in uno o due locali. Il terzo ne patisce ». Il pubblico cala in modo sensibile. A proposito degli orari di apertura delle sale, i sindacalisti chiedono che si adeguino al clima ed alle abitudini del Piemonte e sostengono che non può esserci un orario unico nazionale. Infine i lavoratori sottolineano l'esigenza di fare un'indagine sulla situazione dei cinema in difficoltà per rendersi conto del perché sono in crisi e predisporre iniziative « per riportare i clienti nella zona ». WIDERMANN — Continua l'interessamento dell'assessorato alla Regione per trovare possibili acquirenti del cotonificio di S. Germano Chisone. Occorrono nuovi finanziamenti per difendere i posti di lavoro.
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