Nel sotterraneo di una villetta a Cantalupa la cella di liore e del nipotino di Pianelli?

Nel sotterraneo di una villetta a Cantalupa la cella di liore e del nipotino di Pianelli? Alla vigilia di Natale, irruzione della polizia e Criminalpol Nel sotterraneo di una villetta a Cantalupa la cella di liore e del nipotino di Pianelli? Arrestati i coniugi che l'avevano in affìtto: l'uomo è un evaso, condannato per rapina - La stanza era insonorizzata con pannelli di polistirolo - Il piccolo Giorgio Garberò non avrebbe però riconosciuto il colore del lettino né i giocattoli - Oggi sopralluogo del titolare dei supermercati Conti, rapito nell'ottobre scorso A Cantalupa tutti consideravano la famiglia Rovina brava gente. Il marito Sergio, di 41 anni, diceva di essere socio del fratello In una piccola azienda di carpenteria metallica a Lelnl e di curarne la parte amministrativa. Nessuno immaginava invece che era un pericoloso bandito, condannato a 13 anni e 3 mesi di carcere per rapina e che era evaso con un complice dal carcere di Forlì nel '74. Da allora, fino a sabato, era stato inutilmente ricercato dalla polizia. Nel 1974 Franco Magnettl, 31 anni, di Pinerolo, piazza S. Donato 25, gli aveva affittato la sua villetta di Cantalupa (una casetta ad un plano rialzato, tre camere sopra un garage, una cantina con pozzo) ed un piccolo appezzamento di terreno che l'inquilino aveva attrezzato per l'allevamento dei polli. E' questa la villetta, alla periferia di Cantalupa, che gli uomini della Criminalpol e della squadra mobile di Torino agli ordini del commissari Ferrini, Montesano, Vinci e Sassi tenevano sotto sorveglianza da un paio di giorni e nella quale Sergio Rovina è stato sorpreso e tratto In arresto. Anche la moglie, Liliana Desanti, 33 anni, proprietaria di una latteria data in gestione in corso Trapani angolo via Monginevro a Torino, ha seguito in carcere il marito mentre 1 due figli, di 15 anni e di 7, che frequentano le scuole di Cantalupa, sono stati affidati ai familiari della donna. La villetta, al momento dell'Irruzione della polizia, era custodita da due cani, un lupo ed uno snauzer, che sono stati messi in fuga con alcune rafflche di mitra sparate in aria dagli agentl. I sospetti della Criminalpol e della Mobile si sono dlmosfcrati esatti non appena gli agenti sono entratl nella villetta. Al fondo del garage, nel quale erano parchegglate una A 112 lntestata alia mo glie ed una Audi GLS nuova, di grossa cilindrata, una porticina si apriva nella cantina. Foraata la serratura, agli occhi della polizia si è presentata una cella perfettamente attrezzatura per ospitare vittime di rapimenti. L'ambiente, di tre metri per tre, press'a poco alto tre metri, era stato completamente insonorizzato con pannelli di polistirolo espanso ed il pavimento era coperto con un tappeto di lana di vetro per renderlo afono. L'arredamento: una brandirci metallica verniciata di rosso con un materassino e coperte ed alla parete una catena di ferro per immobillzzare i prigionieri. In un angolo, davanti ai gradini d'ingresso, si apriva un pozzo di circa un metro di diametro profondo circa sei metri, con un bordo rivestito di legno, coperto da una plancia ed II tutto rivestito di polistirolo, che avrebbe potuto servire da tavolo. La cella era già servita per ospitare qualche rapito oppure era pronta per ricevere la vittima di un prossimo rapimento? A questa domanda la polizia ha cercato di dare una risposta convocando Guglielmo Liore il titolare dei supermercati Conti rapito pochi mesi fa ed 11 piccolo Giorgio Garberò, 4 anni, nipote di Orfeo Pianelli, sequestrato In autunno. Guglielmo Liore sabato era assente da Torino, per cui non è stato possibile farlo Intervenire per l'eventuale riconoscimento della prigione. Il piccolo Giorgio è invece arrivato con la mamma ed il nonno. E' sceso nella cella con 1 funzionari di polizia, ha risposto con sicurezza alle loro domande, ma ha dato l'impressione di non aver riconosciuto il luogo In cui era stato tenuto prigioniero e non ha riconosciuto neppure i giocattoli che erano nel garage, probabilmente appartenenti ai bambini del Rovina. Il sopralluogo di Guglielmo Liore è fissato per oggi pomeriggio alle 16. Forse l'Industriale potrebbe riconoscere nella cella di Cantalupa una delle sette prigioni in cui è vissuto dal 16 ottobre fino a metà novembre In mano ad una banda che ha preteso dalla famiglia 550 milioni per restituirgli la libertà. Nella cella sono state trovate banconote italiane e valuta estera per una quarantina di milioni (per 11 momento non si sa se si tratti di denaro « pulito » o frutto di riscatti) ed in un ripostiglio nel pollaio un mitra, tre bombe a mano (due tipo « balilla » ed una « ananas » tedesca ad alto potenziale esplosivo) oltre ad alcune migliala di proiettili di diverso calibro. Daria Dezzutto Sergio Rovina e finite in carcere con la moglie Liliana