Wenzel mette in fila gli azzurri

Wenzel mette in fila gli azzurri Uno sciatore del Liechtenstein nel parallelo di Bielmonte Wenzel mette in fila gli azzurri In finale ha battuto Burini - Forse stanchi i big della nostra nazionale - Gros e Thoeni si consoleranno gareggiando a Santo Stefano su una pista speciale "cittadina" allestita a Zurigo (Dal nostro inviato speciale) Bielmonte, 23 dicembre. / tifosi dello sci Italiano dovranno aspettare almeno un altro anno per ricevere il regalo di Natale dalla squadra azzurra. Il trofeo Alitalia, primo premio per l'ormai classico slalom parallelo, disputato da anni alla vigilia della festa più bella, è infatti volato nel Liechtenstein. A portarselo via, a dispetto della presenza dei sedici migliori sciatori di Mario Cotelli. è stato il piccolo Andreas Wenzel, faccia da furetto e gambe d'acciaio, vincitore appunto della sfida effettuata per la seconda volta consecutiva sulla pista di Bielmonte, piena di neve e di gente in attesa di un successo di un atleta della nazionale tricolore. Uno alla volta gli azzurri sono usciti di scena ed alla fine a contrastare la marcia di uno dei tre campioni del piccolo « principatoè rimasto il povero Roberto Burini, ex « cittadino », ex universitario, bravo ed armato di buona volontà ma troppo poco esperto in fatto di « paralleli » per avere qualche possibilità di successo. E pensare che tutto era stato preparato a puntino per organizzare una bella lesta per lo sci az¬ zurro. Mario Cotelli per dare più « pepe » alla consueta esibizione natalizia aveva avuto la brillante idea di rendere « open • la competizione chiedendo la presenza di qualche straniero. Dovevano arrivare gli Hemmi, « nani - terribili dello slalom gigante, i due Frommelt e Wenzel, più Jean Lue Fournier. Sono giunti Schwendener, Luescher. un Frommelt e Wenzel. E quest'ultimo è bastato per mettere tutti d'accordo. Il suddito del principe Francesco Giuseppe II non si è lasciato incantare dallo splendido scenario della « panoramica legna » che aveva proprio davanti agli occhi mentre scendeva nelle diverse manches ed ha vinto sempre fino alla finale. La gara si è sviluppata con il solito copione. Atleti che davano l'impressione di non dare troppo peso al risultato e che poi, una volta eliminati, sbattevano i bastoncini a terra, cantando litanie non proprio adatte a questo periodo. Nella qualificazione iniziale sparivano subito i discesisti, Kerschbaumer battuto da Schwen dener. Malie! da Luescher, Compio] da De Chiesa, Antonioli da David, mentre Burini mandava a casa Bonvin. Si procedeva con ordine e al turno successivo venivano tolti di scena Gros, Stricker, Luescher, Frommelt, Plank, Bernardi, Bieler e Thoeni, che lasciavano il passo rispettivamente a Schwendener, Wenzel, Radici, De Chiesa, David, Noeckler, Mally e Burini. Thoeni era il più sfortunato, battuto in una manche da Burini per 5 millesimi di secondo. Si arrivava alla stretta finale. Wenzel faceva fuori Schwendener (meno mate che la sorte aveva messo di fronte due stranieri). Radici superava De Chiesa, Noeckler, che si allena in parallelo su una pista dietro a casa sua batteva il giovane Leonardo David e Burini chiudeva la strada a Mally. In semifinale, Wenzel e Burini costringevano Radici e Noeckler a battersi per il terzo posto, conquistando il diritto per la finalissima. Mentre Fausto Radici aveva la sua piccola soddisfazione battendo il rivale, per Burini già alla prima manche era tutto finito. L'azzurro saltava una porta e prendeva — come da regolamento — uno svantaggio di 1 secondo e mezzo. Un distacco difficile da recuperare. Wenzel nella discesa conclusiva andava a spasso e si faceva precedere di troppo poco per essere battuto. C'è da chiedersi come prendere questa sconfitta. E' vero che la gara non ha una soverchia importanza se non spettacolare (una sintesi del « parallelo » verrà trasmessa oggi pomeriggio alle 16,30 dalla televisione sulla Rete Uno) ma è altrettanto vero che quando si va forte si vince sempre. L'unica valida solegazione può essere quella che tutti gli uzzuirl ! erano stanchi: tiielcr perche er ■ \ reduce dalla durissima prova de: , « Supprstar ». i discesisti perché erano arrivati nella notte don-? h. I lunga trasferta da Cortina, gli slalomisti perché avevano garegg.ato il giorno prima un po' dappertutto. Speriamo che le vacanze ai Natale servano a riprendere fiato prima di ricominciare gli allenamenti In programma dal 1" gennaio. Tutti passeranno la domenica a casa. Fatta eccezione per Gros e Thoeni i quali sono stati invitati per una singolare competizione, uno slalom parallelo, che si svolgerà il 26 dicembre a Zurino, su una collinetta posta in piena città. La pista sarà preparata usando s ledali cannoni che « snarano' neve in nuantità enorme in pochi minuti. Lo sci, dunque, arriva anche in città, come H circo. E' un altro passo avanti. Ma poi dove andrà a finire? Citi Chii B:elmonte. Wenzel (poi vincitore) e l'azzurro Burini impegnati nella finale dello slalom parallelo (Foto Claudio Papi)

Luoghi citati: Cortina, Zurigo