Regione, col nuovo anno arrivano compiti nuovi

Regione, col nuovo anno arrivano compiti nuovi La legge 382 parte dal 1° gennaio Regione, col nuovo anno arrivano compiti nuovi Le linee programmatiche emerse dalla "verifica" di giunta - Il presidente del Consiglio, Sanlorenzo, fa il bilancio dell'attività Dal 1" gennaio la Regione avri. con Comuni, Province, Comunità montane, nuovi compiti e nuovi poteri attribuiti con la legge 382 e il decreto delegato 616. Assumerà rilievo fondamentale la sua attività programmatoria e d'indirizzo e l'impegno dell'attuale maggioranza è quello di « garantire la tenuta delle Istituzioni democru fiche accrescendo la governabilità dei processi economici e sociali >. Per conseguire questo risultato, ■ / partiti che sostengono la giunta regionale si Impegnano j a rendere ancora più costruttivo il confronto tra le forze politiche \ e sociali sui grandi problemi aperti nella regione e sulle priorità che devono orientare l'azione di governo nella seconda parte della legislatura che sarà caratterizzata dall'attuazione del piano di sviluppo ». Il confronto sereno e costruttivo in realtà c'è sempre stato sia nel lavoro di Consiglio (il più vistoso, 166 sedute dall'inizio della legislatura, 78 nell'ultimo anno, 180 leggi approvate, di cui solo 24 respinte dal governo) sia quello meno evidente ma assai più faticoso delle cinque commissioni (659 riunioni di cui 368 dal 20 ottobre 76 quando furono ridotte da otto a cinque). Il riconoscimento unanime della positività di questo lavoro è stato confermato ancora ieri dal presidente Sanlorenzo che, con i rappresentanti delle commissioni Ferrerò (presidente della V), Aurelia Vaccarino, Benzi, Colombino, hanno riepilogato un anno di storia dell'assemblea regionale. L'impegno a rendere ancora più concreto e costruttivo questo confronto era stato offerto e richiesto dal capogruppo de Bianchi nell'ultima seduta del Consiglio: la risposta positiva che abbiamo citato apre le ■ Linee programmatiche prioritarie per la seconda parte della legislatura regionale > emerse dalla « verifica ■ di maggioranza. Un documento di 16 pagine, che sarà discusso entro la metà di gennaio; si fonda sulle > prioritàscelte dal piano di sviluppo e che sono cosi indicate: • Politica del le aree industriali attrezzate (per cui è necessaria una nuova legge), piani di trasporto e relativi programmi di esercizio (che dovranno articolare le linee del piano regionale di urgente emanazione), plani agricoli zonali (cui è improrogabile dare II necessario supporto legislativo approvandone la legge di procedura) -, Impegni nel settore dell'energia (già li abbiamo elencati martedì), per « un'efficace e corretta planllicazione territoriale e urbanistica • ; una • corretta politica economica e territoriale in campo turistico un'efficace - riorganizzazione socio-sanitaria > da svolgersi mediante i comprensori ■ includendo adeguati programmi di riquali licazione e di riutilizzo del personale Tutto ciò con una qualificazione delia spesa che preveda uno • sviluppo degli investimenti sociali e. per i settori produttivi, la rigorosa selezione degli interventi anche mediante l'introduzione di opportuni correttivi alla legislazione di spesa già In vigore •. Lo studio di questi correttivi, di competenza consiliare, sarà uno dei compiti principali delle commissioni, non soltanto nel senso di eliminare o modificare leggi vecchie, ma anche In quello di adeguarle al piano di sviluppo • Dalla programmazione finanzia ria delle Regioni può scaturire — dice ancora il documento pei, psi, uld — un contributo importante alla politica di risanamento della finanza pubblica e dello stesso governo della congiuntura ». E', in sostanza, un'opera di rinnovamento che la Regione deve compiere a partire dal 1" gennaio: in tal senso sono da interpretare le richieste del capogruppo de e le dichiarazioni della maggioranza. Questo rinnovamento » si fonda sulla concezione di una autonomia non più ripiegata su se stessa in posizione difensiva e quasi antitetica allo Stato, bensì i aperta ai problemi dell'intera so| cietà nazionale e resa soggetto at1 t'ivo del processo generale di pròI grammazlone ». Ma un'altra cosa occorre per quest'opera di rinnovamento: dare piena attuazione allo Statuto regionale. Per esempio regolamentare l'istituto delle petizioni e delle interrogazioni da parte di enti locali e gruppi di cittadini, stabilire i termini del rapporto con gli organismi di fabbrica e con le scuole. E' un compito cui si accinge l'apposita commissione del Consiglio: ma nelle grandi questioni la Regione già è punto di riferimento per tutta la comunità. Anche se non perfettamente disciplinati i rapporti ci sono: lo dimostra, ultima in ordine di tempo, l'attività capillare che proprio in questi giorni è in corso, promossa dalla Regione, contro il terrorismo. Domenico Garbarino

Persone citate: Aurelia Vaccarino, Benzi, Bianchi, Colombino, Domenico Garbarino, Sanlorenzo