Ivrea: un'inchiesta della Procura per la lite tra il primario e l'aiuto

Ivrea: un'inchiesta della Procura per la lite tra il primario e l'aiuto Dopo la denuncia presentata dai sindacati Ivrea: un'inchiesta della Procura per la lite tra il primario e l'aiuto Venerdì scorso il responsabile del reparto di urologia prof. Avetta ha impedito al dott. Ansaldi di entrare in camera operatoria . La procura della Repubblica di Ivrea è stata chiamata a occuparsi del nuovo caso di Intolleranza •verificatosi all'ospedale venerdì scorso tra 11 primario di urologia, prof. Giovanni Aveta, e il suo aluto dott. Nicola Ansaldi. Gli inviti ad Intervenne sono due: uno delle organizzazioni sindacali, l'altro dell'Associazione nazionale assistenti aiuti ospedalieri. 'Come si ricorderà, venerdì scorso Il prof. Aveta, In occasione di un intervento di circoncisione di fimosi su un-ragazzo di 12 anni, ha impedito al dott. Ansaldi di entrare In sala operatoria e davanti all'insistenza dell'aiuto per essere presente — come prevede 11 suo incarico — ha deciso di sospendere l'Intervento nonostante il paziente fosse già in stato di preanestesia. Un episodio gravissimo, sia sul plano morale sia su quello sanitario. «Dt fronte al grave rischio di mancata assistenza che in questa situazione corrono i pazienti e di fonte all'abuso ant'-lemoerotico nei confronti di un lavoratore — dicono Cgll e Osi in un volantino che verrà distribuito stemane — abbiamo deciso di denunciare l'episodio alla procura della Repubblica, di richièdere all'amministrazione dell'ospedale un immediato atto disciplinare e di convocare al più presto una assemblea del lavoratori di tutte le categorie per discutere la situazione dell'ospedale e, più in generale, del settore sanitario ». Assai più circostanziato l'intervento deU'Anàao, die porta le firme del dottori Attillo D'Arrigo, Gianni Pomari e Salvatore Morgana. Nell'esposto, inviato alla procura della Repubblica, hanno sunteggiato tutta la vicenda fin da quando, nel dicembre 1972, 11 dott. Ansaldi, già In servizio al reparto di urologia e già in contrasto con 11 primario, venne trasferito « per esigenze di servizio » In pronto soccorso dove era va¬ canto un posto « aluto, chirurgo. Poco dopo, però, la direzione dell'ospedale bandi un concorso por la copertura del posto di aiuto in urologia. Il dott. Ansaldi lo vinse e rientrò nel reparto, con evidente smacco del prof. Aveta, il quale aveva richiesto in precedenza 11 suo trasferimento: Sembrava, tuttavia, che la situazione di tensione si fosse allentata.. Invece, nel, marzo 1976, in assenza del primario, 11 dott. Ansaldi esegui un Intervento d'urgenza che si concluse con buon esito. Nonostante dò, al suo rientro, 11 Jprof." Aveta andò su tutte Iè furie e, sostenendo una presunta « imperizia » dell'aiuto, lo denunciò alla direzione sanitaria che a sua volta informò la procura. L'autorità giudiziaria, tuttavia, archiviò 11 caso In quanto la presunta parto lesa aveva fatto sapere ohe in realtà le sue condizioni di salute erano ottime. Contemporaneamente, il prof. Aveta, di sua iniziativa, aveva so speso dal servizio 11 dott. Ansaldi il quale — come dicono 1 medici dell'Amar» — ir si vedeva cosi privato del diritto di esercitare la propria funzione in ospedale sema alcun provvedimento da parte dell'amministrazione la quale, d'altronde, a più riprese sottolineava che non esistevano estremi per la sospensione dal servizio ». « In pratica, il dott. insaldi, però, fino a pochi giorni prima trascorreva le sue giornate all'ospedale senza poter far 'nulla, mentre il prof. Aveta — prosegue l'esposto del medici — pur di non avvalersi della sua collabo razione in assenza dell'altro collaboratore in congèdo ordinario, nell'agosto 1976 preferiva effettuare due interventi facendosi aiutare come assistente dal primario anestesista sottoponendo in tal modo due pazienti all'alea di rischi ingiustificati e immotinoti ». La questione sembrava definitivamente risolversi a favore del dott. Ansaldi quando, al primi di novembre di quest'anno la speciale commissione tecnica nominata daU'amministraBlone per dirimere la questione chiariva che 11 comportamento dall'aiuto, in occasione del discusso Intervento, era statò Ineccepibile. Il 6 dicembre il prestdonte dell'ospedale, con una lettera Inviate al due interessanti, confermava il dott. Ansaldi aiuto di ruolo della divisione di urologia «con tutte le attribuzioni di legge proprie di detta qualifica» e auspicava 11 ripristino dello stato di collaborazione professionale. Un invito che restava però lettera morta e che sfociava nel clamoroso caso di venerdì per il quale 1 medici hanno imitato la procura a Intervenire urgentemente «per esami' nare :i in-tutta la vicenda sono state commesse violazioni attive o omissive ». Rolando Argenterò

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