Occorre un maggiore collegamento fra mondo della scuola e industria

Occorre un maggiore collegamento fra mondo della scuola e industria "Lezione" di Benadì a 55 studentesse di Carmagnola Occorre un maggiore collegamento fra mondo della scuola e industria Secondo il presidente degli imprenditori è una delle strade per uscire dalla crisi - I guai dell'economia e la disoccupazione «C'è posto per noi nell'Industria?», hanno chiesto 35 ragazze che stanno per diventare segreterie d'azienda. Ha risposto li presidente degli Imprenditori torinesi andandole a trovare e scuole, la sezione staccata dell'Istituto professionale 'Giulio' di Carmagnola (SS mila abitanti circa, 60 Iscritti nelle liste del lavoro, un'economia prevalentemente agricola e un pugno di piccole aziende attive). Me è venute fuori una lunga chiacchierata sulle ansie e sulle attese del rìovanl, sul problemi del mondo def lavoro, sul mail gravi dell'economie italiana, «che al possono affrontare In due forme: u accettando passivi e rassegnati la miseria o accumulando energie per promuovere II decollo e la ripresa produttiva». All'origine dell'Incontro c'è una lettera che lo allieve di due terze hanno scrìtto con la collaborazione delle Insegnanti Adele VI-' scontro Adriana Faséno. L'Ing. Benadì ha accettalo l'Invito, «Il primo venuto dalla scuola e per questo particolarmente gradito». Me non ha potuto dire «cose piacevoli e rassicuranti». E' stata le aua una lezione che ha forse ridimensionato I sogni e le Illusioni di ragazze di 16-17 anni pronte a sbandierare li diploma come un passaporto verso il mondo del lavoro. Un diritto sancito dalla Costituzione che purtroppo milioni di persone non, vedono rispettato. Perché? li risposte di Benadì è stara realistica: veniamo da ui passato di squilìbri e di errori, ci aspetta un futuro estremamente Incerto. Ha difeso gli Imprenditori, ha esaltato l'Impegno o la Ile- rezza del Piemontesi f«vol siete flgil, nipoti, pronipoti di gente che ha lavorato serianient» creando la struttura portan ' \.dlia nostra economia»), ma non ha taciuto le conseguenze dì Intervènti errati, «la cattedrali nel deserto», le Industrie create lo luoghi decentrati, dove si lavorano a prezzo altissimo • la materie prime, per dare un'occupazione Incerte a lavoratori che avrebbero potuto meglio Impiegarsi con lo sviluppo del servizi, con la razionalizzazione dell'agricoltura. C'è una via d'uscita? Benadì è parso cautamente ottimista. Un primo obiettivo da raggiungere — ha detto — è un maggiore collegamento Ire scuole e lavoro, due mondi che finora si sono Ignorati a vicenda e che Invece dovrebbero Integrerei perché la scuola dia all'Industria e alle attività commerciali e Imprenditoriali In generale gente preparata e non Ignara di determinali problemi. Insomma dalle aule devono uscire giovani preparati, con una mentalità di tipo competitivo, pronti ad aggiornare le proprie conoscenze: dal canto suo II mondo del lavoro deve andare Incontro ella scuoio, promuovere corsi professionali In risposta alle richieste dì marcato. Me accanto all'Impegno della scuola e del mondo del lavoro occorre II sacrificio personale. Bensdl ha citalo l'esempio di Giappone e Israele 1 cui prodótti (Industriali t primi agricoli ì secondi) sono venduti In tutto II mondo. SI è parlato- anche del ricambi di generazione (turn over), di mobilità, pendolarismo, competitività e anche di femminismo con un riconoscimento applaudito ella capacità delle donne di affrontare con succèsso ogni Impegno di massima'responsabilità. re. .rov

Persone citate: Adriana Faséno

Luoghi citati: Carmagnola, Giappone, Israele