Dà fuoco all'auto cosparsa di beniina poi si siede al volante o muore bruciato

Dà fuoco all'auto cosparsa di beniina poi si siede al volante o muore bruciato Allucinante suicidio in una stradina di La Cassa Dà fuoco all'auto cosparsa di beniina poi si siede al volante o muore bruciato La vittima è un metalmeccanico di 50 anni, sofferente di esaurimento nervoso ■ Altro fatto: rappresentante picchiato in testa dai banditi e rapinato di gioielli per 400 milioni Un metalmeccanico di 50 anni, Remigio Mafflodo, abitante in via Zara 13 a Collegno, si è ucciso appiccandosi il fuoco nella sua auto. Soffriva di esaurimento nervoso. Ieri verso le 9,30 si è allontanato da casa mentre la moglie, Giuseppa Mordini, 48 anni, era andata a fare spesa. Sulla sua « A 112 » ha raggiunto una stradina della tenuta Pralungo nel comune di La Cassa. Dopo aver bevuto tre quarti di marsala e mezza bottiglia di cognac, ha cosparso l'auto e 1 suol vestiti di alcol e benzina. Poi si è seduto al volante e ha gettato un cerino acceso nell'interno della vettura. In breve le fiamme hanno invaso l'abitacolo e incendiato gli indumenti dell'operaio. Nello spasimo dell'agonia il Mafflodo ha cercato di mettersi In salvo, è uscito dall'auto ma, fatti pochi passi, è caduto bocconi sul terreno. Alla raccapricciante scena hanno assistito due cacciatori di Susa: Giovanni Casalegno, 56 anni, via Monte Grappa 11 e Domenico Lioy, 34 anni, via Fratelli Rolando 31. « Eravamo a cento metri — raccontano —. Vista l'auto in fiamme, abbiamo pensato ai soliti vandali. Ci siamo avvicinati e con sgomento abbiamo scorto una torcia umana uscire brancolando dalla vettura. Fatto un mezzo giro intorno all'auto, l'uomo è caduto in terra e non st è più mosso. Lo abbiamo raggiunto di corsa tentando di spegnere il fuoco, ma purtroppo, dopo pochi istanti, e un lamento, il poveretto è morto ». Sul luogo è accorso il maresciallo Di Matteo, dei carabinieri di Pianezza, che dopo i rilievi di legge e l'autorizzazione del giudice di turno, dott. Miletto, ha disposto la rimozione del cadavere facendolo trasportare nella camera mortuaria del cimitero della città. * Rapina da 400 milioni al rappresentante di gioielli Giovanni Cantoni, 56 anni, via Grivola 4. Ieri alle 14,30 percorreva sulla sua « 124 » strada Abbadia di Stura per far visita ad alcuni clien¬ ti a San Ilauro. Non si è accorto di essere seguito da un'Alfetta con quattro giovani il cui guidatore giunto in aperta campagna, ha accelerato bruscamente sorpassandolo, poi gli ha tagliato la strada. Giovanni Cantoni è stato costretto a fermarsi. I banditi gli hanno spianato contro le pistole intimandogli di scendere. Il rappresentante ha dovuto obbedire ma, prima di eseguire l'ordine, ha staccato la chiave dell'allarme e si è allontanato di corsa, fingendosi terrorizzato. Quando uno della banda si è seduto al volante della « 124 » (sul sedile posteriore c'erano le tre valige con il campionario di preziosi) ed ha innestato il contatto, il clacson sì è messo a suonare. Un complice ha capito il trucco e si è lanciato all'inseguimento del rapinato. Lo ha raggiunto e bloccato dopo un centinaio di metri. L'altro ha negato di avere ccn sé la chiave dell'antifurto ma il bandito lo ha percosso al capo con un manganello. Il Cantoni è crollato a terra, ha ancora tentato un gesto di resistenza, ma l'altro lo ha immobilizzato e perquisito. Trovata la chiave ha raggiunto i complici. Sono fuggiti con le due auto. Poco più tardi Giovanni Cantoni ha fermato una macchina che lo ha accompagnato all'Astanteria Martini. E' ricoverato con prognosi di 10 giorni per contusione cranica. * Un bandito solitario ha rapinato ieri sera il negozio d'abbigliamento « Confezioni Stella » In corso Francia 391. Bottino: 2 milioni e mezzo. E' avvenuto alle 20. Il proprietario, Sante Rossini, 45 anni, aveva abbassato poco prima la serranda e con una commessa stava facendo 1 conti. All'improvviso la saracinesca è stata sollevata: è entrato un giovane, mascherato con passamontagna e armato di pistola. Si è avvicinato al titolare intimandogli di consegnare l'incasso. « Gli tremavano le mani » ha detto Sante Rossini. Il rapinator? ha arraffato il denaro, l'ha infilato in una busta di plastica ed è uscito di corsa.

Luoghi citati: Collegno, Pianezza, Pralungo